Sesta edizione per l’Indy City Beatdown che oggi parlerà di un nuovo wrestler ma soprattutto di ben tre promotion che lo scorso weekend hanno dato fuoco alle polveri del panorama indy americano. Siete pronti? Eccovi l’edizione settimanale di questa rubrica!

HOUSE OF HARDCORE
La creatura di Tommy Dreamer è tornata a produrre un suo show dopo diverso tempo, un iPPV che ha visto impegnate diverse stelle sia ex WWE che del firmamento indipendente. Wrestler come MVP. Nick Aldis (Magnus), Super Crazy e Austin Aries hanno ottenuto vittorie di tutto rispetto contro avversari discretamente quotati. Ottima affermazione anche per Matt Cross che ha superato Petey Willimas. Il clou è stato il main event dove Tommy Dreamer e Joey Mercury se le son date di santa ragione con il sangue che è sgorgato dalla fronte dell’ex campione ECW. Il finale è stato caotico ma utile ad un pubblico di nostalgici: Nick Aldis è intervenuto a favore di Mercury, Shane Douglas ha prima salvato Dreamer e poi lo ha attaccato, The Sandman è intervenuto a dare manforte al suo ex compagno di coppia prima che i Briscoes li attaccassero e permettessero a Mercury di ottenere il pin finale.

CHIKARA
Tre eventi consecutivi per la promotion di Mike Quakenbush, intenta a portare avanti le sue storyline. In “Silence in the Library” spicca la vittoria di Rory Gulak su Icarus mentre i The Rumblebees si sono visti scippare la vittoria nel loro match contro i Dez Peloton a causa di un interferenza dei Los Ice Creams. Questo feud è proseguito inserendo nel mezzo anche Sonny Defarge & Cornelius, sconfitti sia dai primi che dai secondi. Due vittorie per Hallowicked tra “Dark Water” e “Kill The Moon”, Mike Quakenbush ha fatto cedere Max Smashmaster, e i titoli non sono passati di mano: difesa felice per Ophidian del Young Lion Cup (su Officer Warren Barksdale) e per Juan Francisco de Coronado che ha conservato il suo Grand Title battendo il buon The Proletariat Boar of Moldova. Da segnalare l’affermazione straordinaria di Dasher Hartfield che ha sconfitto nientemeno che Keith Lee dopo quasi venti minuti di match.

GRAND CHAMPION: Juan Francisco de Coronado
CHIKARA TAG TEAM CHAMPIONS: Los Ice Creams
YOUNG LION CUP CHAMPION: Ophidian

RING OF HONOR
Tre serate di Survival of The Fittest per la compagnia di Philadelphia che va a consegnare agli onori della cronaca un main event assolutamente infuocato: infatti Cody Rhodes ha mantenuto il titolo mondiale sconfiggendo Christopher Daniels nella seconda serata in un Texas Death Match. Il finale ha visto Cody schiantare il suo avversario su un tavolo ricoperto di fuoco e portarsi a casa la vittoria. Una occasione sconvolgente che fa il paio con due show veramente pregevoli: nel primo l’attore Stephen Amell è stato un fattore determinante per il Bullet Club per la vittoria nel main event, Dalton Castle ha implementato la sua corsa al titolo battendo Marty Scurll, Kenny King ha mantenuto il titolo televisivo ai danni di Joey Rya. Per King altra vittoria il giorno dopo contro Scorpio Sky, con un regno che prosegue; come prosegue quello dei Motor City Machine Guns, vittoriosi ai danni di ben 3 coppie (Rhett Titus & Will Ferrara, Silas Young & Beer City Bruiser, e Rey Cometa & Esfringe) in un Four Corners Survival. Silas Young, Punishment Martinez, Shane Taylor, Matt Taven e Flip Gordon sono stati  invece i qualificati per il Survival of The Fittest Match: la vittoria è andata a Martinez che ha fatto valere la sua stazza e la sua potenza, e si è guadagnato una title shot al titolo massimo della federazione.

WORLD CHAMPION: Cody Rhodes
TV CHAMPION: Kenny King
TAG TEAM CHAMPIONS: Motor City Machine Guns
6 MEN TAG TEAM CHAMPIONS: Bullet Club

** Indy Focus **

THE BEST EVER!

Sammy Guevara è un ragazzo di 23 anni che di recente ha preso piede in maniera tenace e corposa nel mondo del wrestling dopo un primo periodo di gavetta. Divenuto molto popolare in Texas grazie alla sua affiliazione alla scuola di Booker T, ha iniziato a volare in giro per gli Stati Uniti e per il Messico, fino a diventare un vero e proprio idolo per i tifosi messicani.  Un atleta molto tecnico e dedito all’high flying con un insano carisma nel portarsi contro il pubblico.

Egoista fino al midollo, ha saputo portare sul ring questo valore da cattivo assieme a mosse spettacolari che ne hanno accresciuto l’odio. Decisiva una storyline messa in scena nella Ispire Pro Wrestling: al termine di una ennesima sconfitta, ha attaccato brutalmente un arbitro. Bannato dagli show, vi è tornato nel giugno del 2015 attaccando il campione assoluto e distruggendo la coppa della J Cup. Difficile spiegare l’heat che si è guadagnato in un solo istante, visto che dal quel momento la sua marcia è stata inarrestabile. Secondo quanto riportano i media americani, l’odio dovuto nei suoi confronti poteva essere assimilabile all’odio degli americani nei confronti del presidente Donald Trump. La cosa particolare è che i fan della Ispire Pro hanno cominciato ad amare il fatto di odiarlo, per il semplice motivo che la sua arroganza era odiabile ma i suoi match stavano via via diventando troppo belli per non amarli. Più cresceva l’odio nei suoi confronti, più cresceva la sua qualità e tutti non potevano che esserne felici.

Col tempo è stato notato da tutti ed ha guadagnato match di assoluto rispetto con Rey Misterio, Matt Hardy in versione Broken, Davey Richards, Zack Sabre Jr, AR Fox, Ricochet, Keith Lee, Shane Strickland, John Morrison, Matt Sydal e tanti altri. Lo abbiamo visto ad Impact contro Drago e poi in PWG contro Joey Janela prima e Jeff Cobb poi. Ha già vinto sei titoli in tre anni ed attualmente detiene due cinture. Ha anche effettuato un tryout con la WWE che pare vedere in lui il prossimo Seth Rollins, e ottenuto maggiori recensioni rispetto a Will Ospreay, suo emulo face in fatto di mosse aeree. La differenza però sta nella presenza, nei promo e nella opinione del pubblico che in così poco tempo lo ha definito come “il miglior wrestler di sempre”. La sua giovane età autorizza grandi cose da qui in avanti.

 

 

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.