Jake Perry ha dei capelli lunghi ricci, quasi da selvaggio. Si fa chiamare Jungle Boy, ha appena 18 anni quando debutta su un ring di wrestling. Tra il pubblico, nei suoi primi show, c’è un signore che negli anni 90′ ha fatto impazzire le ragazzine di mezzo mondo. Si chiama Luke Perry, è un attore famoso ma soprattutto è suo padre. Lo segue ovunque, lo incoraggia, e in cuor suo è felice di vedere il suo ragazzino seguire un’altra strada.

Il ragazzo ha talento, è un flyer sopraffino, fin troppo maturo per la sua giovane età. La All Elite Wrestling ci mette subito le mani sopra e gli dà un contratto importante. Ha solo 21 anni e rischia già di essere laddove la disciplina conta per davvero. Nel frattempo le compagnie di spicco delle indy lo chiamano, che perda o che vinca diventa una attrazione per il suo stile e non per il cognome che si porta appresso. La prima che ci punta davvero è la GCW, poi la Bar Wrestling e quindi la PWG. Vola da un punto all’altro degli Stati Uniti per fare del wrestling una professione.

Suo padre è stato raggiunto da un violentissimo ictus lo scorso venerdì mentre lui era a Los Angeles per uno show. Avrebbe potuto rinunciare, dire “no, non ce la faccio“, andarsene. Sarebbe stato per una giusta causa, tutti lo avrebbero capito. E invece no: prima sera andata, vince in PWG; seconda sera andata, vince in GCW. A 21 anni fa il professionista, poi vola al capezzale del padre.

Lunedì Luke Perry ci ha lasciato. L’ictus è stato più forte del suo corpo e della sua anima. Tutti si sono stretti attorno a Jack e alla sua famiglia. Non sappiamo cosa succederà nella sua carriera da ora in avanti, ma è bene far sentire anche la nostra vicinanza: siamo tutti con te, Jungle Boy!

** Indy Results **

PRO WRESTLING GUERRILLA (PWG)

Duecentesimo show per la PWG, che da oltre quindici anni consente ai fan americani di vedere del bel wrestling dal vivo in California. Un evento che ha fatto registrare, oltre al solito sold out, anche alcuni match di ottima fattura. A partire dallo scontro che vedete in foto tra Darby Allin e Brody King, col secondo che ha vinto la resistenza sovraumana del primo in un incontro lungo e complesso. Molto bene anche Gresham e Starr, che l’hanno buttata sulla tecnica di cui sono due stimati interpreti. Niente da fare per gli avventori dei titoli: Jeff Cobb si è confermato su Bandido, bissando il successo ottenuto ai suoi danni alla BOLA; i Rascalz non hanno alcuna intenzione di mollare i titoli di coppia e infatti neanche stavolta è andata bene ai Lucha Bros e ai LAX.

PWG World Heavyweight Champion: Jeff Cobb
PWG World Tag Team Champions: Rascalz (Dezmond Xavier & Zachary Wentz)

COMBAT ZONE WRESTLING (CZW)

Evento di passaggio per la compagnia di Phila con questo “Trifecta Elimination” che non ha regalato molte emozioni. Il torneo in sé non ha entusiasmato, soprattutto per la presenza di giovani atleti poco seguiti. Ha vinto Matt Travis, ma non sembra ci sarà molto da raccontare in futuro. C’è un po’ da raccontare invece per la seconda parte di evento, visto che i titoli di coppia sono passati di mano: gli House of Gangone (Anthony Gangone e Amazing Red) hanno sconfitto i The REP e si sono presi i titoli. Una buona scelta per come sono (poco) seguiti gli ex campioni ma anche un regno, il loro, che è durato troppo poco per essere giudicato positivamente.

CZW World Heavyweight Champion: Mance Warner
CZW Tag Team Champions: House of Gangone (Anthony Gangone & Amazing Red)
CZW Wired Champion: Jordan Oliver
CZW Medal Of Valor Champion: Eran Ashe

GAME CHANGER WRESTLING (GCW)

Cosa possiamo dire di più di questi ragazzi? Può piacere o non piacere il loro stile, ma è indubbio che abbiano una attrattiva al momento che nessun’altra realtà indy americana. “To Live and DIE in LA” è stato un fiorire di talento, violenza, intelligenza artistica e tanti stili. Ecco perché nella stessa card si può trovare Tony Deppen battere Jake Atlas, Orange Cassidy superare con molta ironia Joey Ryan, G-Raver distruggere Drew Parker e SHLAK mettere a ferro e fuoco il ring con Markus Crane. Il gran finale non poteva che arrivare dalle mani e dalla follia di Nick Gage e Alex Colon: il campione rimane tale ma che mattanza!

GCW Heavyweight Champion: Nick Gage
GCW Tag Team Champions: Los Mazisos (Ciclope & Miedo Extremo)
GCW Extreme Champion: PCO

REVOLUTION PRO WRESTLING (RPW)

Show di transizione per la Rev Pro con questo “Live at The Cockpit 39” che è stata per lo più una semplice sequenza di single match passabili. Attrazione del main event Zack Sabre in un no title match vincente sul giovane A-Kid, così come David Starr non ha avuto difficoltà a liberarsi di Carlos Romo. El Phantasmo ha aggiunto una nuova vittoria su McKinnan, James Mason è tornato al wrestling che conta battendo Kurtis Chapman mentre Jamie Hayter non ha avuto problemi contro Bobbi Tyler.

RevPro Undisputed British Heavyweight Champion: Zack Sabre Jr.
RevPro Undisputed British Tag Team Champions: Suzuki-gun (Minoru Suzuki & Zack Sabre Jr.)
RevPro Undisputed British Cruiserweight Champion: David Starr
RevPro Undisputed British Women’s Champion: Zoe Lucas

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.