Lionheart, campione della Insane Championship Wrestling, non c’è più. La notizia è arrivata nella serata di ieri, ma pare fosse già nota in Scozia dal giorno prima. Non sappiamo ancora quale sia la causa, ma sul web i vari fan della compagnia stavano facendo intendere l’ipotesi di suicidio. Adam McCallum (questo il suo vero nome) soffriva di depressione da tempo e ci stava combattendo come un leone. Poi ha ceduto, così sembra. Aveva solo 36 anni.

Classe 1982, Lionheart aveva debuttato sul ring nel 2002 e in carriera ha lottato nelle principali realtà UK come Insane, PCW, PBW, World Of Sport, NGW, HOPE Wrestling e realtà europee e internazionali come CZW, wXw, GFW e molte altre. Fra i titoli conquistati troviamo oltre l’ICW World Title, l’NWA Scottish Title, l’UEWA Heavyweight Title, il PCW Title, i PCW Tag Team Title e il NGW Tag Team Title.

L’ho conosciuto nel 2015 in una situazione poco piacevole. Aveva appena lottato contro AJ Styles in PCW e subì male la Styles Clash, andando a “rompersi” il collo. Ci fu un gran parlare di questo fatto, con le schiere di fan divise a difendere o l’uno o l’altro. Vista la dinamica, io ritenni in errore Lionheart, incapace di curvare abbastanza la testa per ricevere il colpo. Altri lo giustificarono e attaccarono Styles, che poco tempo prima – con la stessa mossa – aveva costretto Yoshi Tatsu al ritiro. Le notizie non furono delle migliori per McCallum: i dottori gli dissero che probabilmente non sarebbe più tornato a combattere e avrebbe avuto seri problemi motori.

Fortunatamente si sbagliavano. Il wrestler è tornato in forma, lentamente. Aveva ripreso a girare tra le compagnie scozzesi, era ritornato ai piani alti della ICW fino a conquistare nuovamente il titolo mondiale. Doveva rappresentare la rinascita, ma al momento tutto si deve fermare. Il wrestling perde un buonissimo atleta, un uomo benvoluto da tanti e in grado di essere l’essenza di una compagnia. Sarà difficile ripartire senza versare tante lacrime. Mancherà, a tutti.

Vorrei chiudere col pensiero di colui che ci ha raccontato le gesta della ICW e di Lionheart in questi anni, Marco Piva. Eccolo:

Lionheart era il mio campione. Era uno dei motivi per cui ho cominciato ad andare a vedere la ICW, ed ha vinto il match di apertura del primo show cui ho assistito dal vivo. Un wrestler dalla tecnica raffinata, un maestro nel raccontare le storie sul ring. Ma quello che mi mancherà di più, a me e a tutti quelli che lo hanno incontrato, è Adrian. Un vero gentiluomo, che aveva sempre qualche istante da dedicare  chiunque volesse parlargli. Un gran motivatore , soprattutto dopo essersi spezzato il collo sul ring e avere poi recuperato, tornando più in forma di prima. E un uomo di gran cuore, gli si inumidivano gli occhi ogni volta che parlava del suo amico Kris Travis, che un tumore ci ha portato via più di tre anni fa. Thank you Adrian, I believe