Immaginate di essere un wrestler di talento. Talento puro, sia fisicamente che tecnicamente. Immaginate che sia il 2014 e voi siate sulla cresta dell’onda, tutti hanno gli occhi su di voi, pensano che farete carriera, che tra qualche anno i dopo Ospreay, Havoc, Brown, Ligero, Cruz sarete voi. Dovete fare solo una cosa: continuare così, migliorare, prendere a piene mani quello che arriva. Poi spostatevi al 2019, guardatevi indietro. Guardate soprattutto dove è arrivato il wrestling britannico (in NXT UK, NJPW, AEW) e dove siete voi ora. Come dite? Siete ancora fermi al palo? Chissà perché…

Non stupisce affatto l’atteggiamento tenuto da Josh Bodom la scorsa settimana. Non stupisce l’aggressione reale ad un arbitro, mandato all’ospedale con una furia mai vista e costretto a ritirarsi dal wrestling. Così come non stupivano i pacchi forniti ad una marea di promotion, l’atteggiamento poco professionale nei backstage e sui social, gli sputi ai fan, gli insulti sessisti. Non è nuovo a queste oscenità, e non è un caso che via via il giro che conta lo abbia escluso del tutto. Non è un caso che la WWE non gli abbia mai proposto un tryout o la NJPW non lo abbia convocato almeno per un torneo. Le teste calde difficilmente fanno carriera, a meno che non abbiano uno sponsor potente alle spalle. E lui, fortuna nostra, non ce l’ha.

L’aggressione è stata inqualificabile e venuta per un motivo futile. Bene ha fatto la RevPro a licenziarlo, dopo averlo a più riprese difeso come il pargoletto di casa. Quando si sorpassa abbondantemente un limite, anche il padre più tenace perde ogni forza. L’unica soluzione è la punizione. Pensate che capirà? Probabilmente no, se contiamo che appena conosciuta l’entità dell’infortunio dell’arbitro (che ha perso i sensi mentre veniva colpito e ora non ricorda nulla di quanto accaduto) ha bellamente scritto su Twitter che la promotion avrebbe dovuto scegliere meglio gli arbitri da utilizzare nei propri show. Dopo di che ha cancellato sia il tweet che il profilo mentre il suo compagno di tag, Sha Samuels, si scusava per quanto accaduto.

Sui social si è scatenata l’indignazione. E l’immagine di Bodom colpito da Walter durante un loro match di qualche tempo fa sta facendo il giro del web con una forza impressionante. Tutti coloro che la stanno ripostando sono sicuri: l’austriaco non ti ha colpito abbastanza forte. Il senso della frase va ad indicare che passano gli anni ma non passa il vizio di fare stupidaggini, e allora Walter non lo aveva colpito abbastanza da fargli capire la lezione. E nemmeno Rampage Brown qualche match addietro. Intanto si è fatto terra bruciata: molti fan non intendono partecipare ad uno show che lo veda impegnato. Questo significa che ogni biglietto rimasto invenduto costringerà le compagnie ad evitarlo. Non male per uno che sarebbe dovuto essere tra le stelle più grandi del wrestling britannico. Davvero non male…

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.