La Southside Wrestling avrà il suo gran finale ma quanta fatica. Ed è la stessa che sta passando come una valanga addosso a tutta la scena britannica da un anno e mezzo, ovvero da quando la manona della WWE si è posata sull’intero ambiente, passandoci sopra come Attila: da tempo, non cresce più l’erba tra l’Inghilterra, la Scozia e il Galles. Con la mancanza di talenti conosciuti che possano far crescere le nuove leve, tutte le promotion stanno annaspando. E il pubblico ha reagito disertando quasi tutti gli show, persino quelli della WWE, passando da circa un migliaio di biglietti venduti a poco più di 400. Un disastro.

E allora dopo la Defiant anche la SWE decide di chiudere. E vorrebbe farlo con gli atleti che hanno fatto la storia, ma se i big name sono nell’orbita dei McMahon, che succede? Che El Ligero e Joseph Conners prima accettano e poi devono paccare. Da Stamford hanno gigioneggiato sul motivo: prima hanno palesato un presunto booking dei due per un presunto show di NXT (dove non sono mai stati chiamati); poi hanno spiegato che potessero magari infortunarsi con avversari non adatti alla loro qualità, anche se fare un Ligero vs Conners sarebbe stata la soluzione più semplice. Poi è uscita la vera motivazione, non vogliono che i propri ragazzi possano lottare contro i colleghi della RevPro (con la quale la Southside ha avuto una collaborazione di recente) e magari perdere. Come se fosse più importante del saluto finale di un progetto.

Bene ha fatto Cody Rhodes a salvare la situazione. Da un lato perché a questo punto la Southside ha addirittura quattro nomi più grossi (lo stesso Cody, la moglie Brandi, MJF e Shawn Spears), dall’altro perché la AEW si mette in buona luce davanti ad un pubblico che piano piano sta chiedendo una alternativa a mostro che ha distrutto il loro giocattolo. Ed è possibile che altre promotion possano trovare nella nuova federazione americana una sponda per poter sopravvivere e magari rilanciare la propria fama.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.