Benvenuti in questo blog, in cui cercherò di analizzare la situazione attuale delle federazione indipendenti americane, focalizzandomi su quelle principali e più note al grande pubblico. Avviso che questo articolo conterrà spoiler riguardanti gli ultimi show delle varie promotion, quindi se non li desiderate è meglio per voi che non continuiate la lettura.
Questo 2014 è iniziato sicuramente bene per il wrestling indipendente con tutte le principali federazione che hanno fin da subito proposto show di livello, superando anche i loro standard. E’ il caso soprattutto della EVOLVE, che dopo un’annata totalmente transitoria, ad eccezione dell’introduzione dell’EVOLVE Championship, ha saputo riscattarsi in questo inizio dell’anno con tre show molto buoni, caratterizzati da card ben gestite con match interessanti. Infatti EVOLVE 25 è attualmente a detta di molti, ed anche mia, lo show dell’anno: 5 incontri, ma ognuno qualitativamente bello e finalizzato a qualcosa. Il campione attuale della federazione è AR Fox, primo ed unico campione EVOLVE, che sta portando avanti un regno a mio parere buono, soprattutto perché ritengo che più di così non possa fare, visto il poco interesse che, prima degli ultimi tre eventi, c’era attorno alla EVOLVE. Se l’EVOLVE riuscirà a mantenere gli standard degli ultimi tre eventi, allora questa potrebbe rivelarsi una, se non la, promotion rivelazione dell’anno. Le potenzialità per fare questo ci sono e spero che già dal prossimo evento non torni la solita EVOLVE, con card colme di match riempitivi o discreti. Se si parla di EVOLVE è impossibile non parlare della DGUSA, che produrrà i suoi primi show 2014 tra qualche settimana, il 22 ed il 23 febbraio. Le card per ora promettono bene e tutto fa presagire anche ad un ulteriore mantenimento del titolo da parte di Johnny Gargano, che riuscirà senza troppe difficoltà a sconfiggere sia CIMA che Roderick Strong. Molto probabilmente, seguendo anche diverse voci di corridoio, Gargano perderà la sua cintura quest’estate a favore di Ricochet. I campioni di coppia sono diventati da qualche mese i Bravado Brothers, due wrestler assolutamente mediocri e non adatti a portare questi titoli. Va bene che gli Young Bucks, forse, avevano stancato, ma chiunque sarebbe stato meglio dei Bravado. Vero motivo però per cui la DGUSA ha perso molto del suo fascino, è la poca presenza di giapponesi importanti nei suoi show. La gente non vuole vedere EITA, Tomahawk o Susumu, lottatori validissimi ma poco blasonati, ma Shingo, Yoshino e Naruki Doi, tre wrestler che da parecchio tempo non si vedono più in questa compagnia. Anche la DGUSA, comunque, ha dimostrato negli ultimi tempi di inserire nelle proprie card troppi incontri privi di senso e non appetibili, che rischiano di abbassare la qualità degli show, nel complesso sempre e comunque godibili. Lasciando da parte la DGUSA, è tempo di parlare di una federazione partita con il piede giusto, ovvero la AAW, che già lo scorso si era consolidata come una delle realtà migliori del wrestling USA e che ora sta cercando di aumentare la sua visibilità, stringendo un accordo con il network MaddyGTV, canale su cui inizierà ad essere trasmesso uno show televisivo targato AAW, probabilmente con lo stesso stile di quello ROH, a partire da Marzo. Ottima mossa sicuramente per la federazione ed ottimo trampolino di lancio anche per diversi wrestler, che potranno indiscutibilmente aumentare la loro popolarità. L’ultimo show, Chaos Theory, ha trasmesso sensazioni positive; la AAW ha tra le sue file un’ottima categoria di coppia ed il fatto che il match valevole per i titoli di coppia tra i campioni Michael Elgin & Ethan Page e Ricochet & Uhaa Nation ha fatto capire quanto questa federazione dia importanza a questa divisione. Match che tra l’altro è risultato molto buono, ma comunque sotto le mie aspettative, sperando di rivedere in futuro un rematch tra questi due team. Il titolo Heritage nelle mani di Matt Cage non mi convince a pieno, dato che il ragazzo ha dimostrato di cavarsela bene sul ring ma contemporaneamente di essere anonimo agli occhi dei tifosi. Probabilmente non ha ancora compiuto l’effettivo salto di qualità, ma per giudicarlo a pieno aspetterei di vedere le sue prossime difese titolate, perché finché combatti contro ACH, come successo due volte negli ultimi tre show, risulta facile offrire buone prestazioni. Una vera pecca della AAW è quella di avere nomi di livello troppo basso nell’undercard e capita quindi spesso di trovarsi di fronte ad uno show composto da quattro match meritevoli ed altrettanti “skippabili”. La zona main event è invece occupata da tempo a questa parte da Shane Hollister, volto indiscusso della compagnia, che dopo essere diventato campione questa estate sconfiggendo Michael Elgin ha perso il titolo a dicembre contro Kevin Steen, per poi riconquistarlo nello show seguente. Booking che potrebbe sembrare scellerato, è vero, ma anche dietro a questa scelta di dare il titolo a Steen anche solo per un mese c’è una logica. Infatti molto probabilmente l’obiettivo della dirigenza AAW era quello di convincere Mr. Wrestling a diventare, praticamente, un “regular” della federazione. Nonostante questo incidente di percorso, Hollister è sicuramente il campione più adatto per la compagnia. Sul ring è molto bravo, riuscendo sempre a tirar fuori match godibili da qualunque avversario ed inoltre è anche molto carismatico, il che non fa sicuramente male. In più è accompagnato sempre dalla bellissima Scarlett, meglio di così è impossibile! Durante il prossimo show dovrà difendere il suo titolo dall’assalto di Colt Cabana, con quest’ultimo che ha qualcosa come lo 0% di possibilità di diventare campione. Non so sinceramente chi possa strappare il titolo a Shane, perché tra i regular della promotion ha sconfitto tutti i più accreditati. Vedremo…ma non escludo la possibilità di vedere Elgin tornare con il titolo in vita. Parliamo ora della ROH, dove lo stesso Michael Elgin continua a dare la caccia al titolo e durante i prossimi taping TV affronterà AJ Styles, in un match con in palio il titolo di primo contendente alla cintura massima. Oltre al vincitore di questa attesissima contesa tra coloro che possiedono una title shot troviamo anche Jay Briscoe, Kevin Steen e Chris Hero, con quest’ultimo che sfrutterà la sua chance al dodicesimo anniversario della Ring of Honor. Se la situazione nel main event è molto viva, quella che riguarda i titoli di coppia lo è di meno. I reDRagon iniziano a stancare, dato che sono nel giro titolato da un anno o poco più. I prossimi avversari saranno ACH & Tadarius Thomas e chissà che non possano diventare davvero loro i nuovi campioni. Mi sento comununque di escludere una vittoria da parte dei due ragazzi di colore, dato che per marzo sono già stati annunciati gli Young Bucks come sfidanti al titolo. Dubito quindi che la ROH voglia proporre un ACH & Tadarius Thomas vs The Young Bucks già visto a Final Battle, a discapito di un invece interessantissima sfida tra i fratelli Jackson e i reDRagon. Gli Adrenaline RUSH potrebbero però vincere i titoli, per poi perderli dopo poco tempo contro Jimmy Jacobs & BJ Whitmer, che come membri della Decade dovranno pur combinare qualcosa di concreto.
Molto buona invece la gestione del TV Title; con Tommaso Ciampa nuovo campione il prestigio di questo titolo è aumentato notevolmente, grazie anche alle difese Europee che il Sycilian Psycopath dovrà sostenere tra non molto. Ottimi i ritorni di Styles ed Hero, soprattutto del primo, che ha regalato un’ottima prestazione nel suo match di ritorno contro Roderick Strong. Felice anche per l’arrivo di Andrew Everett, high flyer dalle ottime capacità e che avrebbe dovuto,a mio parere, vincere il Top Prospect Tournament, vinto invece da Raymond Rowe, che non apprezzo più di tanto. C’è sicuramente da lavorare, sfruttando i wrestler meno utilizzati ed ingaggiando nuove star, ma sono sicuro che la ROH saprà fare le scelte giuste, o almeno spero. A differenza di queste federazioni, la CZW non ha iniziato l’anno nel migliore dei modi. I suoi primi due show sono stati di una mediocrità assoluta. Per Answering the Challenge posso anche capire: le rivalità a Cage of Death sono finite e quello era il momento per farne iniziare altre nuove, ma per il quindicesimo anniversario non ci sono scuse che tengano. Come per Answering the Challenge, anche a 15th Anniversary gli incontri sono stati tutti, o quasi guardabili, ma non c’è stato neanche uno, e sottolineo UNO, che abbia superato il 7. Era l’anniversario della federazione…non puoi proporre uno show del genere. E dire che per questa occasione nell’arena c’era l’atmosfera ed il pubblico giusto, cosa che in CZW è molto rara. Buono il ritorno di Drake Younger, che nel corso della serata ha combattuto ben due match; meno buono il ritorno di Styles, che ha combattuto un solo match e pure male, contro Drew Gulak. Match davvero brutto e con un finale ancora peggiore, tralasciando il fatto che il segmento post-match è stato portato avanti in modo atroce. Togliete il titolo a Gulak! Bravo quanto volete, ma da quando è diventato campione, in CZW commette troppi errori nei suoi match. Molto probabilmente nel breve periodo verrò accontentato, dato che a MASADA, quando recupererà completamente dall’infortunio e si rimetterà in forma, credo verrà fatto vincere il CZW World Heavyweight Championship, perso lo scorso anno ai danni proprio di Drew. Gli altri campioni della federazione mi piacciono abbastanza, a partire da Devon Moore. Infatti nonostante sia un buon deathmatcher, il ragazzo possiede anche notevoli abilità da flyer, rendendolo quindi capace di adattarsi a qualsiasi tipo di incontro. Il suo feud con Matt Tremont è appena iniziato e spero di vedere almeno un Ultraviolent match tra i due in futuro. Parlando invece della categoria tag team, devo dire che i Beaver Boys come campioni non mi convincono appieno, nonostante non li disprezzi affatto. I due sono molto bravi sul ring e i loro match sempre buoni, ma gli manca la stoffa del campione, soprattutto per via della loro mancanza di carisma. Preferirei vedere Jake Crist & Dave Crist con i titoli alla vita, ma mi accontento anche dei Beaver. Nonostante questo periodo poco spumeggiante per la compagnia estrema per eccellenza degli USA, ci sono stati due annunci mica da ridere da parte di DJ Hyde ( owner CZW): il primo riguarda l’ufficializzazione del primo match per lo show al WrestleCon, ovvero Kevin Steen vs Masato Tanaka, ed il secondo riguarda la partecipazione di Jun Kasai e Danny Havoc al Tournament of Death di quest’anno. Per chiudere credo sia doveroso trattare l’indy che sta vivendo attualmente il suo momento di maggior splendore: la PWG. Non un’eccessiva quantità di show, ma tutti da vedere e rivedere. Pubblico pazzesco, atleti pazzeschi e buon booking. Adam Cole come campione sta andando alla perfezione e il Mount Rushmore (Kevin Steen, Adam Cole e gli Young Bucks) è una stable interessantissima, il che è un peccato vederla solo in PWG. Anche i campioni di coppia, gli Young Bucks, sono il meglio che ogni federazione può avere al vertice della sua divisione tag team. Peccato che, presumibilmente, tra poco perderanno i titoli contro i Best Friends, Trent? (conosciuto come Trent Baretta) e Chuck Taylor, reduci dalla vittoria del DDT4, torneo tra tag team che assegna alla coppia vincitrice una chance titolata contro i campioni. Il PWG World Championship non è invece in pericolo nelle mani di Cole, dato che il suo prossimo avversario sarà Drake Younger, non l’uomo giusto per strappare il titolo dalle mani del campione. Se la federazione californiana vuole continuare ad offrire eventi di tale livello senza risultare troppo ripetitiva, deve certamente iniziare a bookare nuovi wrestler, evitando di stancare il pubblico con i soliti volti noti. Atleti come Caleb Konley, Uhaa Nation, Shane Strickland, Shane Hollister, Andrew Everett, gli Irish Airborne, ad esempio, sarebbero adattissimi per gli standard di questa promotion. Unica vera pecca, se proprio vogliamo trovare un difetto, è il troppo tempo che intercorre tra lo svolgimento di uno show e l’uscita del DVD riguardante esso. Capisco che ci voglia del tempo per produrlo, ma l’interesse verso un evento cala notevolmente quando lo si può vedere solo a distanza di quasi due mesi.
Scusate se magari non ho parlato di federazioni a voi più care, ma ho preferito fare il punto della situazione su quelle più importanti e maggiormente conosciute. Chiedo scusa anche per l’estrema lunghezza di questo blog e quindi vi ringrazio se siete arrivati fino in fondo. Se per caso vorreste seguire queste federazioni ma non sapete come fare, contattatemi in privato ( cliccate QUI per andare al mio profilo Facebook) ed io vi aiuterò.