Eccoci qui con un articolo un po’ diverso dal solito, dato che recensirò un libro molto interessante circa la nascita e lo sviluppo del wrestling italiano scritto dal punto di vista di uno dei suoi protagonisti, Nino Baldan.

Il libro inizia con un introduzione, in cui Nino dice che il libro parlerà della sua esperienza nel mondo del wrestling, così da poter raccontare a tutte le persone un periodo magico, come quello che caratterizzò gli anni della nascita del wrestling italiano. L’introduzione a questa fantastica storia continua però anche nei due capitoli successivi, dato che lo scrittore parla di come lui personalmente si è avvicinato alla disciplina. Come sicuramente moltissimi altri bambini, Nino era affascinato dalle bellissime action figure dei suoi eroi del ring, dato che poteva farle combattere a suo piacimento, con un’unica regola: Hulk Hogan, il suo preferito, vinceva sempre. Con il passare degli anni si è passati dai personaggini giocattolo ai videogiochi, che nonostante non fossero proprio dei capolavori, per i fan di quei tempi erano oro colato. Ci sono stati momenti più bui per la sua passione nei confronti del wrestling, causati anche da una visibilità limitata nelle TV italiane, e momenti invece più fiorenti, ed è proprio in quest’ultimi che Nino è diventato più che un normale appassionato. E’ passato dal fondare federazioni di wrestling da giardino ad una federazione che tutt’ora è la più attiva e rinomata di Italia: la Italian Championship Wrestling. Come ha fatto? Beh, leggete il libro e lo scoprirete. Nella nascita e nei primi passi della ICW troviamo anche wrestler che tutt’ora si esibiscono qui in Italia, come Red Devil, Queen Maya, Mr. Excellent, Manuel Majoli, Psycho Mike e Axel Fury. Non tutte le cose vanno però come Nino sperava e dopo diverso tempo avviene il primo scisma nella storia del wrestling italiano, con a seguito un’azione abbastanza clamorosa ed incosciente da parte di Nino, frutto del fatto che aveva solamente diciannove anni. Dopo questo scisma inizia pian piano a decollare la carriera di Nino nel mondo del wrestling. Nel libro leggerete molte storie di cui probabilmente avete solamente origliato nel wrestling web, come il Wrestling Gala di Monza con ospite Bret Hart, caratterizzato da un main event che vide per la prima volta sullo stesso ring i campioni di due federazioni differenti, con un clima tesissimo attorno ad esso. Si parla poi della nascita e della crescita della XIW, con l’ancora attuale presidente Marcello Crescenti. Tra i tanti, i suoi protagonisti furono Frost, Nino, Italian Warrior e Bulldzoer, con quest’ultimo che creò parecchio scompiglio in vista di un appuntamento anch’esso storico per il wrestling italiano: “Il match del Cuore”. Per questo evento arrivò in Italia addirittura una star della WWE, ovvero Rikishi. Per Nino però non fu tutto rose e fiori e la sua passione per questa disciplina stava pian piano cambiando, nonostante stesse vivendo cose che anni prima si sognava solamente. Gli ultimi capitoli parlano del suo ultimo tour wrestlinghiano e dell’ospitata a Buona Domenica, quest’ultima molto discussa dall’intero wrestling web, probabilmente perché nessuno sa come andarono davvero le cose.

Ho cercato di parlare del libro evitando di raccontarvi tutti gli aneddoti e i retroscena che potete leggere al suo intero, perché voglio e spero che tutti voi lo compriate e lo leggiate. Il tutto è scritto tra l’altro in modo molto scorrevole e semplice, così da essere comprensibile anche a chi non è proprio un intenditore della disciplina. Vi dico solamente che in un pomeriggio ho letto tutte le 170 pagine senza mai fare una pausa. Una volta che lo si inizia la voglia di vedere cosa accade dopo è davvero tanta e non si riesce a fermarsi. Inoltre nonostante sia solamente il punto di vista di Nino Baldan, la storia non è assolutamente intaccata dai suoi pensieri e le sue opinioni. Ognuno leggendo può farsi l’idea che vuole, secondo la propria testa e il proprio modo di vedere il wrestling. Personalmente non ho la stessa visione del wrestling che ha Nino, ma posso dire con certezza che lui ha avuto ragione; quello che lui voleva fare in determinate realtà italiane più di 10 anni fa è quello che le stesse realtà fanno ora, quando invece ai tempi pochi la pensavano come lui.

Ho trovato molto tristi le parti in cui parla di come si stia disaffezionando al wrestling, anche se dietro a questo fatto ci sono diversi motivi, tutti spiegati nel libro. E’ sempre malinconico vedere persone che abbandonano la grande barca del wrestling, perché nonostante le diatribe e le opinioni differenti siamo tutti accomunati da una passione tutt’altro che comune.

Concludo consigliandovi nuovamente l'acquisto del libro: è un libro storico tramite il quali potrete scoprire davvero com'è nato il wrestling qui nel nostro paese ed è anche un modo per ripagare l'impegno di un ragazzo come Nino Baldan, che ha scritto questo libro solamente per passione, dato che se avesse voluto fare soldi avrebbe parlato di qualsiasi cosa, ma sicuramente non della nascita del wrestling italiano. 

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