Nuovo appuntamento con l’editoriale dedicato alla scena italiana, in queste festività pasquali diamo spazio nuovamente al nostro Violli, che ci racconta l’ultimo Show della Rising Sun, andato in scena lo scorso 30 Marzo a Pero (MI)

Amici di Zona Wrestling, bentornati sulle colonne dell’Italian Uppercut!

È il 30 marzo e siamo a Pero, in provincia di Milano, per raccontarvi Open The Italian Gate, l’evento che inaugura la partnership tra la Rising Sun e la Wrestle Gate Pro!

La neonata promotion inglese aprirà la lunga serata di wrestling con una sfida tra due dei suoi talenti migliori, Chris Ridgeway e Robbie X, che prenderanno parte in seguito anche all’inedito Thunderbastard Match per i Titoli di Coppia attualmente in mano ai BBB.

Altri piatti forti saranno la sfida per il Rising Title, che vedrà contrapposti Andy Manero e Steve McKee, e il Deathmatch tra Miso Mijatovic e il britannico Spike Trivet, ma la card è molto ricca (quasi quindici incontri in programma, tra Stage 1 e 2) e direi quindi di procedere senza dilungarci oltre!

 

Stage 1

Ad accoglierci è il presidente Sun Fabio Tornaghi, che ringrazia tutti i presenti, presenta brevemente il doppio show di oggi e purtroppo ci dà anche una brutta notizia: contrariamente a quanto annunciato in precedenza, Zack Sabre Jr. non potrà essere presente all’evento del 22 giugno; in compenso sarà sostituito da un altro grande nome internazionale, di cui per ora ci viene svelata solo la nazionalità giapponese.

Detto ciò, Tornaghi passa la parola al ring announcer Francesco Zerini e possiamo partire col primo match.

Match #1 –Wrestle Gate Pro Exhibition Match

Chris Ridgeway vs Robbie X

Dopo un breve cappello introduttivo sulla Wrestle Gate,  Zerini ci presenta i due contendenti, il giovane veterano Robbie X (23 anni d’età e più di dieci d’esperienza) e Chris Ridgeway, tra i lottatori più apprezzati d’Europa.

La contesa non delude le elevate aspettative della vigilia e manda subito in visibilio i numerosi fan (per la seconda volta consecutiva la Sun registra oggi un sold out) accorsi al Nuovo SUNtuario, che in un paio di occasioni si catapultano a battere le mani sul ring, segno inconfutabile dell’apprezzamento verso la straordinaria dimostrazione di tecnica, velocità e striking micidiale (davvero impressionante è soprattutto il rumore sordo prodotto dai calci di Ridgeway) regalata dai due inglesi.

A trionfare è alla fine Robbie X, che, evaso dalla letale Sleeper Hold dell’avversario, lo tramortisce con un Jumping Corkscrew Roundhouse Kick e chiude l’incontro con una Handspring Cutter, tra il tripudio dei tifosi tornati a battere le mani sul ring.

Vincitore: Robbie X

(Sul canale Youtube della Rising Sun è già stato pubblicato l’incontro completo; consiglio a tutti di darci un’occhiata a questo link)

Match #2

Red Scorpion vs Larry Demon

Importante prova di maturità per il giovane Larry Demon, impegnato oggi in un match individuale contro il veterano Red Scorpion.

Purtroppo per l’ex FCW Hardcore Champion, la contesa si rivela poco più che uno squash prolungato, con Demon che riesce a mettere insieme qualche mossa solo dopo aver spinto contro l’avversario il direttore di gara Francesco Vuocolo (che compone oggi la terna arbitrale insieme ad Andrea Malalana e Andrea Cesana), ma dopo aver mancato il suo Roundhouse Kick viene schiacciato dalla Somersault Senton dello Scorpione e finito con la Falcon Arrow.

Vincitore: Red Scorpion

Match #3

Ashley Dunn vs Nico Narciso

Si prosegue con un match “Streak vs Streak”, inizialmente sancito per Rise with Heart tramite voto dei fan e poi saltato e non più recuperato a causa degli impegni internazionali dei due protagonisti. Le streak in questione sono però perdenti: l’ex Rising Champion Ashley Dunn non vince infatti un match alla corte di Fabio Tornaghi dal giugno 2017, mentre Nico Narciso non ha addirittura mai portato a casa alcun successo in un evento maggiore della Sun.

La sfida è dominata in larghissima parte dall’inglese (fresco Tag Team Champion in Defiant), il quale prende di mira la gamba sinistra di Narciso e procede metodicamente alla demolizione dell’avversario, che però tiene duro e arriva anche a sfiorare la vittoria con una Tornado DDT. Tutto inutile per “La Bellezza Ribelle”, colpito di nuovo alla gamba malandata e poi messo KO dalla “Swiper, No Swiping!” dell’ex Rising Champion, che ritrova così la via della vittoria.

Vincitore: Ashley Dunn

Match #4

Alessandro Corleone vs Eron Sky

Subito una sfida assai ostica per Eron Sky, di ritorno in Rising Sun dopo circa un anno e mezzo e impegnato contro un Alessandro Corleone incattivito dalle sconfitte rimediate a gennaio per mano di Joel Redman e, soprattutto, Steve McKee.

La notevole agilità del “Dominatore dell’Aria” mette inizialmente a mal partito “Il Padrino”, che però afferra al volo e proietta via il giovane avversario, prendendo così il controllo del match grazie alla sua forza bruta e a numerose scorrettezze.

Nemmeno una devastante Supernova che fa finire il collo di Corleone contro una sedia posizionata a bordo ring riesce a ribaltare le sorti dell’incontro per Eron Sky, le cui speranze vengono meno definitivamente quando, cercando di sfuggire alla Cupola (la Chokeslam dell’ex Campione Italiano ICW), cade malamente su collo e spalle: lo spavento è tanto (e non del tutto ingiustificato, dato che, abbiamo saputo in seguito, “Il Dominatore dell’Aria” ha effettivamente riportato un infortunio alla spalla, per fortuna di lieve entità; la redazione intera gli augura naturalmente un pronto e pieno recupero) e “Il Padrino” ne approfitta ponendo fine alla contesa, nonostante la strenua resistenza opposta dal fu Gravity, con una Powerbomb e la F5 da lui ribattezzata “Bacio della Morte”.

Vincitore: Alessandro Corleone

Match #5 – Tables Match

Hardcore Cassi vs Mary

Rientriamo da una breve pausa con la resa dei conti tra Cassi e Mary, attualmente sull’1-1 in Sun, che si svolgerà in un Tables Match, stipulazione preferita dai fan a un “Plata en La Caja” Match, che avrà comunque luogo più tardi e a cui, apprendiamo dalle parole di Zerini, accederà chi riuscirà a vincere quest’incontro.

Come loro solito, i due bergamaschi non si risparmiano e si scambiano colpi parecchio duri, e alla lunga sembra che ad avere la meglio sia Mary.

Proprio quando “La Dominatrice delle Due Ruote” si appresta a scaraventare l’ex God of Suns attraverso un tavolo appoggiato all’angolo, l’attacca alle spalle un uomo mascherato, che la tramortisce con una DDT e, insieme a Cassi, apre il tavolo e ve la posiziona sopra; “La Rabbia Repressa” recupera anche una scala, su cui si arrampica per lanciarsi su Mary con uno Splash, rompendo il tavolo e vincendo il match.

Vincitore: Hardcore Cassi

Il tizio mascherato alza il braccio di Hardcore Cassi, e rivela quindi la sua identità: si tratta del ring announcer Francesco Zerini, già 24/7 Champion più longevo della storia Sun, che spiega di aver atteso per ben 490 giorni il momento ideale per vendicarsi di Mary, colpevole di avergli strappato il titolo a Die & Rise.

Intanto Cassi sale di nuovo sulla scala, stavolta con l’intento di riappropriarsi della “sua” valigetta, ma accorrono immediatamente gli altri partecipanti al “Plata en La Caja”, che inizia subito!

Match #6 – “Plata en La Caja” Ladder Match

Hardcore Cassi vs Horus L’Assoluto vs AB Knight vs Pasquale O’Malamente vs Matt Mahoney vs Jason Cain vs Fabio Romano

Come prevedibile il match risulta estremamente caotico (“Chaos is a ladder”, citava giustamente la presentazione della Rising Sun), con grandi costanti Cassi che non riesce mai a entrare nel match in quanto messo fuori causa a turno dagli avversari, la scala usata più volte come oggetto contundente (AB Knight in particolare se la mette attorno al collo e, ruotando, abbatte i rivali come birilli) e i numerosi tuffi in cui quasi tutti i partecipanti si esibiscono.

Nel finale l’unico rimasto sul ring è Pasquale O’Malamente, la cui scalata viene però interrotta da Matt Mahoney, che (dopo averlo già fermato all’inizio dell’incontro puntandogli una pistola) lo ammanetta alle corde e si avvia lui verso la valigetta; sale però sul ring il fotografo ufficiale Sun Giuseppe Cuozzo, che, con la scusa di immortalare il momento, acceca Mahoney con quello che sembra un laser e permette ad Hardcore Cassi di mettere al tappeto il poliziotto con la Ketaminaizer, per poi avviarsi a staccare la valigetta, grazie anche al supporto di King Monnezzico, che gli sorregge la scala, permettendogli così di far sua nuovamente la title shot già incassata con successo a gennaio.

Vincitore e nuovo Mr. Plata en La Caja: Hardcore Cassi

Main Event – Rising Championship

Andy Manero (c) vs Steve McKee

Siamo arrivati così al Main Event del primo Stage di Open The Italian Gate. Dopo le importantissime vittorie su Doblone e Alessandro Corleone, Steve McKee tenta l’assalto al Rising Title, in mano a un altro veterano della scena italiana, il primo atleta a detenere in contemporanea i titoli massimi Sun e ICW, Andy Manero.

Consapevole della difficoltà della sfida, “La Stella del Sabato Sera” attacca alle spalle McKee prima dell’inizio del match e lo travolge subito con la Shining Wizard; lo sfidante però non soltanto si salva, ma riesce a sua volta a connettere con la sua finisher, la Killswitch.

Anche Manero resta in partita e il match può proseguire a lungo, con entrambi i contendenti decisi a spingersi oltre i propri limiti per uscire dalla battaglia con il Rising Title alla vita. Così il campione sopravvive anche a un’altra Killswitch e alla Crossface del “Last Renegade”, che dal canto suo va avanti a lottare dopo aver subito il Manero Driver e la Stayin’ Alive. McKee si rimette quindi in piedi a fatica, ma solo per essere steso da un Running Knee Strike di Manero, che chiude, stavolta sì, con la Stayin’ Alive e conserva il titolo al termine di una battaglia all’ultimo colpo.

Vincitore e ancora Rising Champion: Andy Manero

 

Stage 2

 Match #1

Alessandro Corleone vs AB Knight

Se nello Stage 1 è stato Larry Demon ad affrontare una prova di maturità, nel primo incontro dello Stage 2 allo stesso esame si deve sottoporre AB Knight, che si trova faccia a faccia con Alessandro Corleone in un match che in pochi minuti scalda notevolmente i fan del SUNtuario, il cui supporto si divide in maniera più o meno equa tra i due lottatori.

Come accaduto nel match disputato prima contro Eron Sky, anche contro AB Knight “Il Padrino” patisce la maggior velocità dell’avversario, che sfiora una clamorosa vittoria grazie alla Swanton Bomb. Corleone si dimostra tuttavia un osso ancora troppo duro per il giovane atleta MWF, che, assaggiata per larghi tratti la potenza del recordman ICW, finisce per sventolare bandiera bianca dopo aver subito il Bacio della Morte. Non contento, prima di lasciare il ring da vincitore, “Il Padrino” si carica nuovamente in spalla AB Knight ed esegue nuovamente la sua finisher di fronte a un pubblico che, stavolta quasi tutto, sembra apprezzare.

Vincitore: Alessandro Corleone

Match #2 – Tanned or Burnt Match

Trevis vs Jesse Jones vs Riot

Il ring announcer Zerini ci spiega le regole di questo incontro inedito: quattro buste vengono distribuite a quattro diversi fan, che dovranno tenerle sigillate fino alla fine dell’incontro, quando saranno aperte e il loro contenuto, un premio o una punizione, verrà rivelato e scartato; il vincitore del match otterrà infatti il contenuto di una quinta busta, che resta in mano a Zerini e sarà aperta per ultima.

A sorpresa, quella che doveva essere la resa dei conti fra Trevis e Jesse Jones vede inserirsi nel match all’ultimo minuto anche Riot, allenatore dei due rivali, che ha cercato in passato di riappacificare.

Riot ritenta l’impresa al suono della campanella, quando l’ex God of Suns e “Il Riflesso dell’Arroganza” vanno subito a muso duro, ma ottiene come responso un Doppio Superkick. Parte così un match rapido, intenso e ricco di spot e sequenze che vedono coinvolti tutti e tre gli atleti, tra loro estremamente familiari proprio in virtù degli allenamenti svolti insieme. A prevalere, aiutato forse dall’effetto sorpresa, è alla fine Riot, che, stordito con una Cannonball un Jesse Jones già in Tree of Woe, schiena Trevis dopo una Twisting Tombstone Piledriver.

Vincitore: Riot

Conquistata la vittoria, “L’Anima della Rivolta” scoprirà ora per cosa ha dovuto sudare.

Suo malgrado due delle buste escluse contenevano rispettivamente un match a scelta e una title shot, in compenso l’ex Campione di Coppia ICW non sarà bandito dal prossimo show Sun e non dovrà nemmeno vestirsi da donna. Cosa vince quindi? Nientemeno che un Chop party.

Coraggiosamente, Riot decide di sottoporsi subito alla prova e invita Trevis e Jones a colpirlo; nessuno dei due però sferra la Chop, ed anzi entrambi alzano le braccia al cielo, e alle loro si unisce anche il braccio dello stesso Riot, che esplicita poi quello che tutti avevamo già capito: una nuova stable è in città.

Primo atto? Chop party per l’appunto, direttamente dalle mani dei fan della prima fila, con Jones e Trevis che condividono la sorte del nuovo alleato.

Match #3

TG vs Ashley Dunn

Tornato alla vittoria nello Stage 1, Ashley Dunn si misura ora con TG, l’atleta che lui stesso ha sfidato e che in Sun non perde da quasi un anno e mezzo.

La sfida rivela una forte venatura comedy, con TG che deride l’inglese per il suo ben noto apprezzamento verso la pizza con l’ananas e Dunn che scimmiotta l’altrettanto nota passione dell’”Italian Immortal” per Hulk Hogan (con TG che peraltro si presta, “Hulking Up” dopo aver subito la classica combinazione Big Boot-Atomic Legdrop); “The Mindsweeper” inoltre choppa più volte il primo God of Suns (che delle Chop ha fatto uno dei suoi marchi di fabbrica) e scappa impaurito quando il pluricampione FCW tenta di restituirgliele.

I due comunque non si risparmiano, vari tentativi di finisher vengono abortiti, e la tensione sale alle stelle quando Dunn prova a schiantare TG con una Death Valley Driver sull’apron (la tecnica che qualche mese fa ha procurato un grosso spavento al lottatore e al pubblico FCW) e “The Italian Immortal” risponde caricando il Defiant Tag Team Champion per la Vertebreaker. Fortunatamente nessuna delle due manovre va a segno, e la sfida si sposta all’esterno del quadrato, dove gli animi s’infiammano, impedendo ai due ex Campioni Sun di far caso al conto dell’arbitro, che raggiunge rapidamente il dieci, sancendo un poco soddisfacente pareggio.

Pareggio per doppio Count Out

Lo scontro però non accenna a fermarsi e si trasforma in una vera e propria rissa, sedata a fatica dallo staff e dal roster. TG s’impossessa quindi del microfono e lancia una nuova sfida: a Make Your Dreams Come True, il prossimo evento Sun, lui e Dunn combatteranno ancora, e la stipulazione sarà scelta dai fan. L’inglese accetta (non senza mandare a quel paese “The Italian Immortal”) e l’appuntamento è quindi rimandato al 22 giugno.

Match #4 – Rising Championship Open Challenge

Andy Manero (c) vs Riot

Non contento della vittoria ottenuta nello Stage 1 contro Steve McKee, al rientro da un’ultima pausa Andy Manero mette di nuovo in palio il Rising Title in un match aperto a tutti. A rispondere “presente” è Riot.

Anche qui il comedy la fa da padrone per larga parte del match, dapprima con i due contendenti che giocano coi silenziosi e comunque chiarissimi rimandi alla Casta (la stable ICW di cui entrambi fanno parte), poi con le risate suscitate dal fiato corto di Riot (a tratti condiviso anche da Manero).

Ciononostante, “L’Anima della Rivolta” riesce a uscire intero sia dalla Shining Wizard che dalla Stayin’Alive del campione, sfiorando anche la vittoria con la Spear e la Twisting Tombstone Piledriver. Nel momento topico dell’incontro lo sfidante manca però la Cannonball, e questa volta la Stayin’ Alive e subito dopo la Shining Wizard regalano un nuovo trionfo alla “Stella del Sabato Sera”.

Vincitore e ancora Rising Champion: Andy Manero

“La Stella del Sabato Sera” sembra essersi montato un po’ troppo la testa: afferma infatti di aver battuto tutti gli sfidanti che la Sun può offrire e si dice pronto a lasciare la promotion portando con sé il Rising Title.

È il presidente Tornaghi a rimettere Manero al proprio posto, proclamando che a Make Your Dreams Come True il campione dovrà difendere il suo titolo dall’assalto della superstar giapponese annunciata prima, e di cui scopriamo ora anche l’identità: si tratta del veterano della DDT e ormai regular in varie promotion di primo piano europee, l’attuale Campione del Mondo dei Pesi Massimi della Southside Wrestling Entertainment, Shigehiro Irie!

Manero vs Irie, Rising Title in palio, l’appuntamento è sempre per il 22 giugno.

Match #5 – Rising Sun Tag Team Championship Thunderbastard Match

BBB (Mirko Mori & Nick Lenders) (c) vs Horus L’Assoluto & Matt Mahoney vs Trevis & Jesse Jones vs Steve McKee & Pasquale O’Malamente vs Larry Demon & Fabio Romano vs Headhunters Army (Matt Disaster & David Silas, w/ Kronos) vs Robbie X & Chris Ridgeway

A gennaio i BBB hanno approfittato di un cavillo all’interno del loro contratto per disertare Rise of A New Era; la risposta del presidente Sun Tornaghi è stata inserirli nel primo Thunderbastard Match mai disputato su suolo italiano, con i titoli in palio e con i bresciani sul ring per primi.

Con loro un’altra coppia, altre cinque si uniranno alla battaglia a intervalli di tre minuti, eliminazioni per schienamento, sottomissione e squalifica e ovviamente le cinture agli ultimi sopravvissuti.

Ai BBB era stato concesso, per la verità, di selezionare i loro primi avversari, ma la loro scelta Emanuel “El Gringo” non ha ricevuto il permesso dei medici per lottare, e il primo team di sfidanti è l’inedito duo composto da Horus L’Assoluto e Matt Mahoney. I fan sembrano non gradire la casualità dell’abbinamento (come dimostreranno anche per alcuni dei successivi ingressi), ma i primi poco convinti sono proprio Horus e Mahoney; per loro “fortuna” l’esperienza dura poco: L’Assoluto viene immediatamente scagliato fuori dal ring e Mahoney è vittima di un fuoco di fila di colpi che non gli lascia scampo.

I BBB si appropriano quindi del microfono e attaccano la Sun per lo scarso valore degli sfidanti raccolti, invitando quindi il terzo team a farsi avanti senza attendere lo scadere del conto alla rovescia. Trevis e Jesse Jones non si fanno attendere e danno vita con i campioni a tre minuti di azione non-stop, voli e manovre creative, seguiti dall’ingresso di Steve McKee e Pasquale O’Malamente. La quinta squadra partecipante non ha fortuna migliore della seconda: Larry Demon si cucca infatti un Doppio Superkick da Trevis e Jesse Jones, e la stessa sorte tocca subito dopo a Fabio Romano, che subisce il pin.

I neo-alleati però abbassano la guardia, e un Roll Up di Steve McKee sull’ex God of Suns li fa fuori, per il dispiacere dei fan.

È poi il turno dell’Headhunters Army, ma c’è una sorpresa: Kronos ha un polso ingessato, e il suo ruolo come partner di Matt Disaster viene assunto da David Silas! La coppia ha però vita breve: Silas e Pasquale infatti si schienano a vicenda, lasciando i BBB soli sul ring. Kronos e Disaster raggiungono Silas sul ring e si proclamano una famiglia, ma poi lo attaccano a tradimento e a loro si unisce anche Steve McKee, accorso armato di sedia, in apparenza per aiutare l’ex 24/7 Champion, in realtà per colpirlo alle spalle: un secondo trio è nato stasera.

Intanto i BBB rifiatano e si gasano, dimentichi che gli ultimi due avversari sono anche i più pericolosi: Chris Ridgeway e Robbie X.

Tra gl’inglesi e i bresciani si sviluppa un vero e proprio match nel match, uno scontro a tal punto rapido e intenso da rendere difficile stargli dietro e da mandare ancora in brodo di giuggiole i fan del SUNtuario, che si riversano nuovamente a battere le mani sul ring.

A spuntarla sono alla fine i BBB, che riservano una devastante combinazione di Canadian Destroyer di Lenders + Diving Footstomp di Mori a Robbie X, schienato dal “Fuoriclasse” mentre l’ex Mark Fit blocca Ridgeway. A match concluso il pubblico riserva il meritato tributo a entrambe le squadre, che abbracciandosi suggellano un rispetto reciproco conquistato coi fatti sul ring; il duo Wrestle Gate Pro, tra i cori che chiedono un rematch, lascia quindi il ring ai campioni, che ricevono gli ultimi applausi dei fan, e forse, anche l’approvazione della dirigenza Sun.

Vincitori e ancora Rising Sun Tag Team Champions: BBB

Main Event Fans Bring The Weapons Bosnian Deathmatch

Miso Mijatovic vs Spike Trivet

Eccoci arrivati quindi al Main Event dello Stage 2 di Open The Italian Gate, un match la cui collocazione è stata quasi obbligata, non solo per la sua importanza (una top star della Sun, nonché suo campione più longevo, alle prese con una stella inglese in rapidissima ascesa, che lotta nel suo terreno d’elezione), ma anche e forse soprattutto per permettere agli elementi del pubblico più impressionabili, a partire dalle famiglie con bambini, di lasciare l’arena in anticipo se così desiderato.

L’incontro è in effetti violento, e i due lottatori non si risparmiano nell’utilizzo di armi varie, dai più classici tavoli, sedie e bastoni, passando per carrelli, puntine, cinghie e ombrelli, fino ad arrivare a tastiere da pc (una delle quali con delle puntine applicate ai tasti, come già visto due anni fa nel match tra Kobra e lo stesso Mijatovic) e ai temutissimi neon, il tutto senza naturalmente limitare il match all’interno delle corde e trasformando anzi l’intero palazzetto in un campo di battaglia di cui sfruttare ogni angolo. Nel finale Trivet sembra prevalere, e, dopo aver posizionato “La Lama dei Balcani” sulle corde e un tavolo aperto sotto di lui, raggiunge l’avversario per scaraventarlo giù con un Superplex: Mijatovic riesce però a strappargli di mano il tubo di neon con cui verosimilmente Trivet voleva colpirlo prima della proiezione, ed è lui a spezzarlo sulla testa dell’inglese, per poi scivolare giù e chiudere lo scontro con una Powerbomb attraverso il tavolo.

Vincitore: Miso Mijatovic

Il ring e ancora di più l’area circostante offriranno non poco lavoro allo staff questa notte, ma prima di salutarci Tornaghi riguadagna il microfono e ci ringrazia nuovamente per il supporto, non solo ricordandoci le date dei prossimi show Sun (22 giugno e 28 settembre, sempre nel Nuovo SUNtuario), ma anche raccomandandosi di sostenere l’intero movimento del wrestling italiano (a pochi passi da qui, per esempio, debutterà il 20 aprile una nuova promotion, la MWF).

L’appuntamento è quindi per il 22 giugno, quando, oltre a Shigehiro Irie e al solito Ashley Dunn, sbarcherà a Pero un contingente straniero assai consistente, composto dai canadesi Vaughn Vertigo e Brent Banks, dagli ungheresi della New Generation (Boldo Brown, Justin Wylde e Tihanyi Péter) e dallo staunitense Mike Verna!

Grazie per la lettura, e alla prossima!

 

“Violli” Emanuele F. Violante