Nuovo appuntamento (dopo una lunga pausa a causa della Pandemia) dell’editoriale dedicato alla scena italiana.

Oggi ho ospite un veterano della scena italiana, fra quelli che hanno calcato diversi Ring della scena italiana, “The Greatest” Giacomo Giglio, fondatore ed Head Trainer della Frontier Championship Wrestling, che ha voluto rilasciarci un’intervista per raccontare la situazione della FCW, la sua carriera e un giudizio su come la Pandemia ha colpito la scena italiana e sul futuro della stessa.

Enrico: Intanto grazie per aver concesso a Zona Wrestling questa intervista.

Lo scorso anno la Frontier Championship Wrestling non ha svolto nessuno show,  tanto che molti addetti ai lavori pensavano fosse conclusa del tutto l’attività… è così?

Giacomo: Gli addetti ai lavori dovrebbero sapere oramai dal maggio 2005 che la FCW è una società sportiva o meglio polisportiva senza fine di lucro….

L’attività principale della società sportiva è  l’allenamento, che da qualche anno a questa parte si svolge bisettimanale e non più settimanale. 

“Quando vanno bene gli allenamenti, poi si pensa agli show” è una frase che ho sempre detto; oltre al fatto che, quando dovevo rilanciare la FCW dal 2014 in poi non solo ho investito su ring e manutenzione, ma abbiamo trovato prima a Cesano Boscone e poi a Pero, una sede per svolgere attività continuativa su ring.

Enrico: Il 2018 vi aveva visto fra le federazioni protagoniste della scena italiana, poi a fine 2018 e inizio 2019 è avvenuto la “scissione” di molti atleti della FCW che hanno fondato la MWF ….

Giacomo: Come è sempre stato e sempre sarà,  nel mondo quando ci sono incompatibilità, le strade si separano… e scendere a compromessi quando questi son distanti dal far bene assieme fa male ad ambo le parti.

Da un lato sono molto dispiaciuto ovviamente perché sono stato il primo a credere in ognuno dei ragazzi ai quali ho cercato di dare una buona base a mio avviso, venendo spesso criticato per aver messo sul ring gente troppo presto ( ma son scelte che allora feci, quindi ne prendo oneri e onori)

(The Greatest contro AKIRA in ASCA)

Ho un carattere che non è facile, ma per la passione del wrestling e dei ragazzi che mi han dato fiducia ho fatto delle rinunce importanti: ho comprato un ring rinunciando ad andare a vedere Wrestlemania live,  ho sempre messo toppe economiche di mio sia a chi non poteva permettersi di allenarsi sia per avere lottatori agli show  “sconvenienti per le spese  di viaggio”, alle quali ho sopperito con le mie finanze e non gravando sul budget degli eventi…e tante altre cose che con quel gruppo unito si sono potute fare.

Macinavamo un evento al mese o quasi e con principalmente atleti FCW, con l’aggiunta di inglesi o stranieri.

Quando questa fiducia è stata tradotta nel “ Tg non ci sa allenare” , beh ho scelto di allenare chi crede che sono in grado di farlo piuttosto che mettermi la calzamaglia ogni mese e, dopo ogni show dove io e principalmente il padre di Disaster (Gaetano) avevamo una mole di lavoro importante ovviamente con l aiuto degli altri, alla fine non trovarci sereni del lavoro svolto.

(In azione in FCW contro Larry Demon)

A pochi forse è importato (ma forse è colpa mia, che ho cercato di tenermi tutto per me) che in quel periodo di forte stress io stavo chiudendo il mio negozio (quindi le mie finanze non erano al top e dovevo trovar un altro lavoro), la prima moglie di mio padre e madre di mia sorella era in stadio vegetativo causa ictus (ed è scomparsa un paio di settimane fa) e che comunque stavo recuperando, apparentemente bene ma in realtà, no, da una tripla operazione  al setto dei turbinati e poliposi al naso…cosa che ha minato molto la mia confidenza sul ring.

Detto ciò,  l’importante rimane solo che il tempo aiuterà e, specialmente ora post-Covid, spero ci sia un clima differente per risollevarci un po tutti, a prescindere dalla Sigla o dal Brand.

Enrico: Il 2020 è stato l’anno della Pandemia, che ha fermato tutte le attività (allenamenti e show), proprio quando eravate pronti a ripartire, come avete affrontato la situazione?

Giacomo: La pandemia ha colpito tutti, anche leggendo le vostre precedenti interviste.

Noi avevamo in programma un piccolo evento dopo quasi un anno di fermo, anche solo a livello dei ragazzi dell’Academy, con qualche ospite locale nel periodo di Maggio, ma a parte quello il grosso danno sono stati 3 mesi di stop senza 2 allenamenti a settimana.

Ho seguito ogni atleta che ha voluto con allenamenti di mantenimento in video conferenza e con alcuni appena si poteva uscire mi sono già visto di persona.

Enrico: Piano piano tutte le discipline sportive stanno ripartendo, quando ripartiranno anche le federazioni con allenamenti e show, che disposizioni vi aspettate possano essere messe in campo per ricominciare in sicurezza?

Penso che per gli show ci vorrà ancora tempo, sia per organizzarli che poi per rivedere magari la gente, che sicuramente verrebbe ma per paura ancora non se la sentirebbe a pieno.

Per gli allenamenti speriamo di non perdere del tutto la stagione 2019-2020,  ma dipende prima dai decreti ministeriali e poi. nel nostro caso dal Comune di Pero.

Enrico: Nel 2021 il Wrestling italiano compie 20 anni, tu sei un veterano della scena italiana, che ha visto e combattuto in diverse realtà italiane, cosa valuti sia cresciuto il movimento in tutto questo tempo?

Giacomo: è cresciuto il numero delle Fed Ahahah!!!

Ovviamente è una battuta: scherzi a parte ,rispetto a 20 anni fa è molto più semplice trovare un posto attrezzato dove fare wrestling e allenarsi in maniera continuativa.

Io dovetti iniziare nel 2000 con la lotta libera, per poi andare in UK ad allenarmi diverse volte, oltre a fare la spola fra Nord e Sud Italia, con tutte le difficoltà di viaggi e trasferte, in un’epoca, specie agli inizi della scena italiana, dove i ring di wrestling non sapevamo cosa fossero.

Enrico: Cosa dobbiamo aspettarci dal 2021 per il Wrestling Italiano?

Giacomo: Non lo so, spero il meglio per tutti perché la Pandemia del COVID-19 può aver messo un freno, ma anche spero ci faccia capire che alle volte una stretta di mano o un abbraccio sincero (finora vietati) sono una cosa molto forte…e sicuramene tutti ripartiranno con rinnovato entusiasmo.

Enrico: Diversi atleti italiani si stanno facendo notare con successo all’estero: credi che i tempi per vedere un’atleta italiano (nato e formato nelle fed italiane) al Top in una Major mondiale siano maturi?

Giacomo: Entrano in gioco tanti fattori…io credo che il potenziale lo abbiano in molti, anche tra noi veterani …ma possiamo permetterci tutti di mollare tutto (penso a una famiglia e un lavoro etc), per rischiare in Giappone o America, dove  l’asticella e’ altissima, se vuoi diventare un wrestler Professionista?

Chi può e se la sente spero lo faccia, ne saremo tutti orgogliosi.

Enrico: Cosa dobbiamo aspettarci dalla FCW nel prossimo futuro?

Sicuramente al più presto di allenarci e poi… never say never, vedremo sotto quale format far vedere agli addetti ai lavori che non siam mai andati via!

E tu e ZonaWrestling sarete tra i primi a saperlo ovviamente!

Grazie per lo spazio dedicato  – “THE ITALIAN IMMORTAL” TG

Enrico: Grazie & Buon Lavoro

(In una fase molto Hardcore contro Ashley Dunn in RISING SUN)

Foto © Enrico Bertelli “Taigermen”