Nuovo Appuntamento con l’editoriale dedicato alla scena italiana.

Prima di parlarvi dell’editoriale vero e proprio, voglio rispondere ad alcune domande che mi sono state rivolte via Mail e in privato in questi giorni:

Non scrivi più editoriali?

Certo che ne scrivo, ma non posso seguire assiduamente tutti gli appuntamenti sullo stivale; per fortuna ZonaWrestling ha uno staff ampio e capace che può seguire tutti gli eventi sui ring italiani.

Ma non segui più il Wrestling Italiano?

Certo che lo seguo: fino a qualche anno fa eravamo davvero in pochi a seguire e scrivere di wrestling italiano …. Ho accettato anni fa la proposta di scrivere e collaborare con ZW perché qui ho trovato una “squadra” che segue e si appassiona non solo al wrestling straniero, ma anche a quello tricolore.

Ne approfitto per ringraziare pubblicamente Luca, Alessio, Celeste, Andrea, Walter e Mirko che hanno saputo sostituirmi nelle occasioni in cui non ho potuto essere fisicamente intorno a molti ring italiani.

Detto questo, chiudo questa parentesi e cedo la mano al buon Miko Canesi, che ci racconta da un punto di vista molto privilegiato la tre giorni di “Ready To Start”, il primo super evento 2014 dell’ASCA.

 

 

Dicembre 2013 – Maggio 2014. Sono passati un pò di mesi dalla Super 8 Cup, ma quanto provato quella sera da fan lo provo adesso scendendo da un treno regionale, Milano Centrale.

Mi è stato detto di dirigermi verso il Binario 10 ed aspettare; nel frattempo indosso fieramente il mio pass staff che riporta in un cartellino semi-lucido il mio nome. Mirko. Mirko ne ha fatti tanti di sacrifici per organizzare questo weekend e vuole far sì che sia indimenticabile. E lo sarà.

Il primo che riconosco nella folla è Mr. Excellent, con cui ho il grandissimo piacere, direi anzi previlegio, di scambiare pareri e opinioni sulla location dell'evento e di come saranno strutturati i tre giorni offerti dall'ASCA.

Veniamo poi raggiunti da Mark Fit, classe '94 non mi stuferò mai di ripeterlo, talento cristallino che abbiamo volutamente mettere alla prova dandogli in pasto i migliori giovani talenti europei, gli altri membri dello staff e un fan speciale, Marco, venuto eccezzionalmente dalla Scozia per assistere ad Ultimate Challenge e Ready To Start.

 

ASCA The Ultimate Challenge – Venerdì 16 Maggio

Giunto a Pizzoli, piccolo paesino confinante con L'Aquila, faccio la conoscenza di Damian Dunne, l'unico straniero che sarà in competizione oggi.

Questo speciale show di venerdì che si svolge all'esterno del Centro Commerciale Cermone vede confrontarsi in un Round Robin all'italiana i tre talenti ASCA, Flavio Iceman Pantaleo, Great Requiem e Kyo Kazama, e appunto l'inglese.

Io prendo posto al fianco di Emanuele, fonico, dopo aver aiutato insieme ai nostri carissimi fan a montare il quadrato e insieme prepariamo la scaletta di The Ultimate Challenge per far si che musiche d'entrata e quant'altro siano parte integrante dello spettacolo; gli arbitri della serata sono due ragazzi dello staff, Bernadith Zamora e Matteo di Fina; con la sempre temuta pioggia all'orizzonte l'evento ha inizio.

 

 

I primi a fare il loro ingresso sono The Great Requiem e Flavio Iceman. L'incontro, come ci si poteva aspettare, è di stampo orientale. Mat wrestling e Strongstyle.

Dopo un intenso confronto, e vorrei ricordare che ogni atleta deve disputare tre matches!, è l'atleta mascherato a far sua la vittoria.

Dopo un buon opener, sono Damian Dunne e Kyo Kazama a dare spettacolo sul quadrato; La sfida fra i due dei migliori intrattenitori del weekend è molto equilibrato; equilibrio che sembra spezzarsi soltanto quando Damian riesce a bloccare l'atleta ASCA in una Octopus Hold; la campanella viene fatta suonare. Time Limit.

L'inglese è contrariato, ma non ha il tempo di lamentarsi perché prima viene colpito a tradimento da Kyo e poi subito messo alla prova da Flavio Pantaleo, ah la cattiveria di questo Round Robin, che lo fa vittima di un pesante Lariat conquistando i suoi primi due punti della serata.

 

 

Dopo la grande vittoria su Flavio, Great Requiem ha la grande possibilità di far sua perlomeno la finale, se non addirittura il torneo, ma nei due matches seguenti viene messo alle corde sia da Kyo Kazama (anche se quest’ultimo subirà i primi attacchi con il “Great Carrello” che poi verrà utilizzato anche domenica) che Damian Dunne.

Il main-event della serata vede amici di vecchia data al di fuori del quadrato, ma più che mai nemici sul ring, scontrarsi per la vittoria matematica del torneo.

Kyo Kazama vs. Flavio Pantaleo.

La mente va allo scontro della Super 8 Cup dove i due regalarono una grandiosa semifinale; i due riescono a superare la precedente prestazione e Kyo cerca in tutti i modi di non farsi mettere spalle al tappeto da Flavio, ma è costretto ad arrendersi ad una combinazione di Falcon Arrow e doppio Lariat.

Ancora una volta Iceman ha avuto la meglio su Kazama, che lascia il ring a dir poco contrariato.

Daniele Raco, guest del weekend e presentatore eccelso, dà appuntamento a tutti i curiosi e ai fans accorsi a domani dove vedremo in azione il campione wXw Tommy End e non solo.

Dopo una giornata simile una cena con coloro che hanno acquistato il pack, lo staff e i wrestlers, intanto sono sopraggiunti Robbie X, sconvolto dal volo, e Morgan Webster, è d'obbligo. Dopo essermi conquistato la possibilità di dormire con Robbie X, mi abbandono fra le braccia di Morfeo, prima di essere svegliato dalla vibrazione del mio cellulare.

 

ASCA Ready To Start Day 1 – Sabato 17 Maggio

 

Lascio la camera con Rob ancora dormiente (ah, e parla nel sonno) per fare colazione, con Charlie Kid, Red Devil e Doblone arrivati nella nottata, e partire alla volta di Roma con Silvio, con cui ormai condivido viaggi verso l'Aeroporto ogni singola volta, destinazione Fiumicino.

Decidiamo di partire con largo anticipo, ma tra navigatore e traffico l’arrivo è al minuto e ci accoglie il solito caos.

Un’ora dopo, maledetti bagagli, riusciamo ad individuare il nostro “uomo”. L’accoglienza da parte nostra è di timida reverenza, ma lui ci mette subito a nostro agio abbracciandoci e chiedendoci della location.

Già, la location. Usciamo all’esterno dell’Aeroporto e uno splendido calore ci colpisce. 30 gradi e nessuna nuvola, le condizioni ideale per un bel show all’aperto. Peccato che, giunti una volta a Pizzoli, le condizioni non siano decisamente le stesse, anzi… Lo staff al gran completo si riunisce con gli atleti, che ritengono non sicuro salire sul quadrato e ritengono sconveniente anche per noi fermare un evento in caso dovesse effettivamente piovere.

 

 

Per le pressioni del proprietario del centro commerciale e la voglia di vedere difesa la cintura wXw Unified in Italia, la belt più importante d’Europa, decidiamo di tentare il tutto per tutto; Capovolgiamo la scaletta per intero, Red Devil vs. Tommy End sarà l’opener.

Via con le musiche, via con i primi scambi.

 

 

Una sottile pioggia inizia a scendere, ma i due non si fanno ostacolare dalle avversità e continuano il loro incontro con una buona pace.

L’italiano non solo è all’altezza dell’olandese, ma in alcune fasi riesce anche a surclassarlo; un infortunio alla schiena lo blocca sul più bello e Tommy connette un Roundhouse kick, il cui impatto è inaudito e mantiene dopo il conteggio di tre la cintura più importante di Europa…che è fra le mie mani.

Emozionato come non mai, salgo sul ring mi inginocchio di fronte a lui, anch’esso inginocchiato, e gli porgo la belt. Tommy l’appoggia sulle ginocchia e ci abbracciamo.

 

 

Dopo una bellissima stretta e i miei dovuti ringraziamenti, mi indica l’avversario “He is injured”. Mi butto su Red Devil per sapere la situazione e l’accompagno a braccio negli spogliatoi; le sue condizioni fanno si che non potrà lottare la notte seguente, grande handicap.

La pioggia si fa sentire nuovamente e io e Andrea (ndr. Tagliabue, organizzatore principale) siamo confusi sul da farsi.

Decidiamo di rinviare la finale della WIT Cup all’indomani, lasciando per la giornata le due semifinali e il grandioso main-event, un 3vs3 ASCA vs. ICW.

 

 

Mark Fit e Damian Dunne sono i primi a presentarsi per contendersi un posto nella finale per il trofeo: l’equilibro fa da padrone e a romperlo è il giovane talento italiano con una scorrettezza che costa caro a Damian Dunne.

Dopo essermi perso parte di questa semifinale, decido di mettermi in primafila per godermi Robbie X vs. Morgan Webster.

 

 

Mai scelta fu più azzeccata: i due mi regalano il match del weekend; Mat wrestling, counters, voli dal paletto, stiffate.

Vorrei davvero che andassero avanti per sempre, ma “Flash” Morgan mette fine alla contesa con un 450 Splash di rara bellezza.

Tutti, intorno al ring, battono le mani e il pubblico popolare che si è avvicinato curioso non può che applaudire allo stesso modo.

Il main-event della serata è stato il più difficile da bookare: gestire eliminazioni, dare il giusto spazio agli atleti e cercare il finale più adatto per “hyppare” la sfida della sera successiva, Il Triple Treath per il Titolo di Campione Italiano Wrestling ICW.

 

 

Dopo aver salutato nell’ordine Doblone, Requiem, Kazama e Mr.Excellent, tutti eliminati da Flavio e Charlie assistiamo al confronto finale. I due si spingono alle corde e connettono con un braccio teso, andando a terra insieme; gli occhi sono su di “noi”. Tutto lo staff si riunisce alle spalle del fonico, mentre sul quadrato Matteo Di Fina va al conteggio; al conto di 9 con perfetta coordinazione viene fatto suonare il gong. Time Limit. Ma Charlie assicura una bella fine a Flavio e all’ospite internazionale.

 

 

Dopo un cenone epico e uno scontrino da far girare la testa, contrariato dalle spese extra non calcolate perfettamente e che ci stanno uccidendo, preferisco andare nella villa dello staff piuttosto che trascorrere la serata con gli inglesi in qualche locale.

Francesca e Giacomo, i due cameraman, ci mostrano le stupende riprese della giornata. Questo è prodotto per download e sarà disponibile a breve, quindi non perdete le chance di vivere o rivivere queste tre giornate!

Vado a letto alle due di notte circa pensando che all’indomani dovrò svegliarmi di buon ora per montare il quadrato per lo stage di Mr. Excellent.

 

ASCA Ready To Start Day 2 – Domenica 18 Maggio

 

Alle otto e mezza circa sono già sul posto.

Fino alle nove e mezza non vedo traccia di nessun’altro pronto ad aiutarmi a mettere a posto il quadrato e lo stage è alle dieci.

Decido di rimboccarmi le maniche e portare fuori dal ripostiglio, all’interno del Centro, tutto il necessario.

Daniele, Requiem e Kyo intervengono in mio aiuto e in poco tempo il ring è pronto per gli insegnamenti di Mark Fit e Mr.Excellent; Sono l’unico dello staff sul posto, mentre tutti gli altri sono divisi nei vari aeroporti per ricevere gli atleti stranieri e ricevo una serie di allarmanti chiamate.

Il volo di Uhaa Nation non esiste, il volo è stato posticipato, il volo è stato cancellato, il volo non è mai esistito, il volo effettivamente era per la sera….insomma, arrivando al punto: Uhaa non ci sarà a Ready To Start Day 2.

Andrea mi dice chiaramente di prendere in mano la situazione; l’adrenalina si impossessa del mio corpo e subito mi metto all’opera per creare quasi da zero una card pronta: mi confronto con Mr.Excellent, che di esperienza ne ha certamente più di me, e in poco più di mezz’ora è bella che pronta.

Mi sento sollevato; ma i problemi non sono finiti: Doblone e Red Devil non possono combattere, Morgan Webster non vuole lottare due matches.

Insomma il Ready To Fly si riduce così a un confronto fra Mark Fit e Damian Dunne e non ha senso; la proposta migliore viene proprio dall’inglese e Morgan: “Three-Way for the WIT Cup, no Ready To Fly Match”.

Ci stiamo; accolgo anche Trent Seven, Dave Mastiff e Jack Gallagher e mostro loro i cambiamenti di card.

Gallagher se la dovrà vedere sia con Mr.Excellent che con Flavio e Charlie Kid per il titolo italiano ICW, mentre Mastiff è tirato dentro nell’Ironman di 30 minuti che Trent già doveva combattere.

Passo tutto ad Emanuele, che prepara pazientemente le cartelle delle musiche di entrata. Intanto il ring viene smontato e rimontato all’interno della discoteca “Small City”, uno spettacolo per gli occhi pari alla location della Preston City Wrestling e le prime famiglie e una fan speciale, Rossella, “La Signora” è tra le prime a comprare un biglietto per la serata che si rivelerà sconvolgente.

Ultimi controlli e che Ready To Start 2 abbia inizio!

 

 

Alessandro Magazzù e Michele Meardi, di WrestlingItalia, presentano la coppa da loro sponsorizzata e messa in palio nel torneo che vede come finale Mark Fit e Morgan Webster, ma a fare il suo ingresso durante la presentazione è Damian Dunne!

Che pretende li sia data la possibilità di partecipare a questa finale perché eliminato dopo una palese scorrettezza!

Alessandro e Michele si mettono d’accordo e ufficializzano il Three Way Match! L’opener è spettacolare come lo ci si poteva e doveva aspettare e Mark Fit mostra una maturità grandiosa nell’interpretare al meglio gli stili dei due inglesi.

Da buon opportunista, entra sul quadrato al momento più opportuno per sferrare la sua neckbreaker risolutrice che gli permette di far sua la coppa!

 

 

Nonostante l’indole da Heel, anche Mark non può che lasciarsi andare alla commozione e ringrazia il pubblico presente, ma la scena più bella del weekend, almeno per me, avviene all’interno del quadrato: Damian Dunne e Morgan Webster alzano le braccia del vincitore e i tre si abbracciano, un momento da fotografare e incorniciare.

Uno dei matches più attesi è il secondo della serata: Mr.Excellent vs. Jack Gallagher, i migliori tecnici d’Europa.

La sfida si imposta tutta al tappetto e per gli amanti di questo stile è una perla: l’inglese però non ha tempo da perdere, nessuno la sa se non noi del booking team, ma a seguito avrà un altro match, così chiude “L’eccellenza del wrestling italiano” in una boston crab tiratissima, che non lascia scampo alla superstar ICW.

 

 

The Great Requiem e Kyo Kazama sono protagonisti del terzo match della serata, un Falls Count Anywhere Match.

Mentre fanno la loro entrata, rido e mi preparo al peggio/meglio; so poco di quello che succederà in realtà, ma le anticipazioni mi hanno semplicemente fatto raggelare il sangue.

Dopo una bella fase in-ring, Kyo decide di spostare l’azione al di fuori del quadrato “Seguitemi!” e tutto il pubblico presente esce dalla discoteca per raggiungere i due atleti nel retro, un grande spazio edile.

 

 

L’atmosfera è quella di un Tournament Of Death se l’avete presente: “The Great Carrello” mitizzato dai fans viene utilizzato per sbattere più volte al muro Kyo, che si riprende la propria rivincita eseguendo un volo d’angelo da una serie di pannelli di compensato all’altra e una facebuster su un…bidè.

Sì, esatto, La situazione si fa seria; i due raggiungono il tetto di un edificio poco lontano e sopra ad adesso Kazama mette a segno una DDT che mette KO momentaneamente l’avversario. Kyo raggiunge noi fan e staff e indica di lasciargli spazio. Prende carrelli, sedie e una tavola spessa di compensato. La struttura alla fine è diabolica e penso già alla sfortuna dell’atleta che dovrà finire su quella tavola e su quelle sedie al di sotto. Purtroppo per Kyo, nonostante un tentativo di suplex, Requiem rinviene e con un incredibile sforzo riesce ad eseguire una Falcon Arrow!!! Il “tavolo” si spezza nel mezzo e nella grande confusione, l’atleta mascherato finisce sopra Kazama, che subisce lo schienamento finale, segue un bellissimo abbraccio reciproco.

 

 

Diamo al pubblico il tempo di rifiatare e torniamo prepotentemente all’azione con il Three-Way per il Titolo di Campione Italiano Wrestling ICW fra Charlie Kid, detentore della cintura, Flavio “Iceman” Pantaleo e Jack Gallagher, introdotto a sorpresa, riceve la standing ovation del pubblico.

 

 

Il mix di stili sul quadrato fa si che la contesa spazi dallo strongstyle alle sequenze più disparate, ma anche fuori dal ring lo spettacolo è garantito; i fans presenti inneggiano all’eroe “di casa” ASCA: “Che ce frega di Uhaa Nation, noi c’avemo Pantaleeeeo” per poi sbeffeggiare il campione: “Le mucche fanno muu, ma Charlie fa muu muu”.

Jack è il primo ad essere eliminato dopo un German Suplex Hold di Flavio e finalmente abbiamo il definitivo confronto fra i due simboli dell’ASCA e dell’ICW con in palio niente meno che il titolo più importante d’Italia.

Iceman, come da soprannome, non dimostra alcuna paura reverenziale, timore o emozione e va più volte vicino alla vittoria, ma Charlie Kid lo sorprende con una Spear, che atterra Flavio, che può comunque essere fiero di quanto fatto nella tre-giorni di ASCA e il pubblico gli riserva il giusto tributo.

 

 

In un “blink of an eye” siamo all’ultimo match dell’evento, il quindicesimo presentato dall’ASCA in questo pazzo pazzo weekend, e non potevamo di certo chiudere meglio secondo me.

30 Minutes Ironman Match: Dave “The Bastard” Mastiff vs. Trent Seven.

 

 

Il pubblico è tutto dalla parte del secondo che entra sotto le note di “Seven Nation Army” degli White Stripes.

Le sorti del match però non pendono in suo favore…infatti Mastiff lo piazza subito all’angolo e connette con una devastante cannonball, a cui segue una powerbomb e ancora una cannonball, 1,2,3. 1-0. Il pubblico è basito, i bambini spaventati, “La signora” impressionata.

Trent con il supporto di tutti i fans presenti tenta il comeback, ma non riesce mai davvero a mettere in difficoltà Mastiff. I due si spostano addirittura all’esterno del quadrato dove “The Great Carrello” viene ancora utilizzato per la gioia dei fans e un tavolo del Merchandising viene distrutto.

 

 

30 Minuti passano in un respiro e la vittoria di Dave sembra in cassaforte, ma Trent riesce a trovare la forza di buttarlo al tappetto e salire sul paletto per una frog splash che gli consente di pareggiare i conti ad un minuto dalla fine.

Mastiff è imbufalito e chiude in una crossface Trent che è sul punto di cedere quando suona la campanella indicando la fine del tempo; Dave con prepotenza chiede all’arbitro, sempre Matteo Di Fina, “Five More Minutes” e li ottiene.

Va subito per la Powerbomb, ma Seven lo atterra e con un bridge-pin sorprende l’inglese che non riesce ad alzare le proprie spalle in tempo!!!

Il pubblico esplode e si riversa sui bordi del ring per battere le mani, come in wXw si usa fare.

 

 

Daniele Raco lascia spazio a Trent per poi impossessarsi del microfono e far salire sul ring tutti coloro che hanno contribuito come staff e economicamente alla riuscita dell’evento: Andrea Tagliabue, Silvio Saccomanno, Mirko Canesi, Michele Meardi, Matteo Di Fina, Alessandro “Mag” Magazzù, Andrea Guida, Eugenio Calafato, Marcello Noschese e Bernadith Zamora; Applausi anche per i Cameraman e il fonico e finale con Daniele Raco protagonista.

 

 

Nel post-evento giovani, anziani, insomma tutti fanno i complimenti direttamente agli atleti facendo anche il nome di “Bruno Sammartino”.

Insomma dopo tutto, abbiamo organizzato qualcosa di grandioso e ce ne rendiamo conto forse solo ora; sono fiero di me stesso e del mio gruppo.

Prima di lasciare la location per tornare a casa abbraccio tutti: mi viene così naturale, Non solo lo staff, ma tutti gli Indyvidui e ragazzi presenti.

Loro sono il cuore pulsante del nostro movimento e dell’ASCA ed è per loro che noi continueremo ad organizzare shows in futuro, richiamando talenti da tutto il mondo come abbiamo fatto in questo caso e regalando emozioni che difficilmente possono essere vissute in altre federazioni in Italia.

 

Foto © ASCA 2014

Appuntamento al prossimo Numero

Mirko Canesi

(Grazie a Giuseppe Cuozzo per questa splendida foto)