Rieccomi di nuovo con voi dopo una lunga pausa estiva per raccontarvi del wrestling italiano, ma stavolta lo facciamo con una puntata oltreoceano: infatti mai come quest’anno i nostril atleti italiani sono sbarcati in diverse occasioni sui ring della scena Indies USA.

 

Questa intervista multipla è la prima di una serie dedicata appunto ai nostri connazionali della “seconda generazione” del wrestling italiano che hanno calcato questi ring e che potrebbero ricalcarli con maggiore costanza in futuro: in questa prima intervista ho avuto il piacere di intervistare dei ragazzi che ho visto crescere sui ring dello Stivale di match in match: Karim Brigante, Chris Steel, Dave Blasco e Willy G.

 

Enrico: Innanzitutto grazie per aver concesso questa intervista a ZonaWrestling… a qualche mese di distanza dal vostro debutto negli USA, quali sono le impressioni che avete avuto sulla vostra "prima volta" americana?

 

Karim Brigante: Grazie a te Enrico e a ZonaWrestling per averci concesso quest'intervista.

La mia impressione e quella di essermi sentito per la prima volta a "casa" con grandi persone che concepiscono e intendono ciò che amo, il Pro Wrestling , come va inteso. Con la giusta serietà, rispetto, dedizione e professionalità.

Stare li e' una crescita continua come pro wrestler e come uomo, non vedo l'ora di tornarci e continuare la mia carriera li.

Dave Blasco: Grazie per questa opportunità di essere intervistato.

La cosa più bella e' essere stato trattato da essere umano e parte della famiglia fin dal primo giorno.

Se un individuo vuole diventare UN PROFESSIONISTA e' da Mr. Race che deve andare.

In meno di una settimana si è vista l'enorme differenza tra gli Usa e l'Italia.

E' un'esperienza da ripetere assolutamente perché se si vuole ambire ai grandi palcoscenici la World League Wrestling e' il posto da dove partire.

Si cresce in tutto e questo e' quello che conta a differenza di altri contesti.

Chris Steel: Innanzitutto grazie a te Enrico, e a tutto lo staff di ZonaWrestling per questa opportunità che ci avete concesso.

Per quanto mi riguarda, la prima cosa che mi viene da riportare, e il fatto di essermi sentito anche io "a casa" dopo pochissimi giorni, grazie all'ambiente serio in cui mi trovato, e grazie soprattutto alle bellissime persone che lo circondano, che trattano il Pro-Wrestling con il rispetto e la serietà che merita.

Cosa che se devo essere sincero, qui mi è venuta un pò a mancare nei miei trascorsi.

È stata una prima volta che mi ha aiutato moltissimo a crescere sotto ogni punto di vista, dal lato "in-ring" tanto quanto nel lato "umano".

Willy G: Grazie a voi di zona wrestling per darci l'occasione di condividere con i vostri lettori questa esperienza unica.

Gli States sono la patria dei sogni, è un mondo a parte.

Sicuramente un'esperienza positiva ho capito molto sullo sport che amo ed il modo in cui lo insegnano è estremamente serio e professionale.

 

 

Enrico: Pochi conoscono i retroscena, ma ci volete raccontare come siete entrati in contatto con Harley Race e cosa vi ha spinto a fare questo passo? Come è arrivata l'opportunità?

 

Karim Brigante: Volevo un grande nome per la mia carriera e un grande punto di partenza in USA, per arrivare al top devi essere forgiato da un top, era un pò l'idea di tutti quanti, avevo già avuto altre esperienze internazionali importanti ed ero pronto al grande passo negli USA, e' una cosa che io è mio fratello Chris volevamo fare da quando eravamo piccoli: siamo cresciuti insieme a pane e wrestling,quindi non c'è stato qualcosa che ci ha spinto a farlo, solo la nostra passione!

Ce lo eravamo promesso e lo abbiamo fatto! Ed è stato solo l'inizio!!!

Tra l'altro devo confidare che proprio dalla sua mente è uscito il nome di Harley Race.

Chris Steel: Come ha appunto detto Karim, fin da piccoli avevamo questo grande sogno, e quando arrivammo alla conclusione che era tempo di fare il grande passo, mi sono mosso per cercare quella che poteva essere la migliore soluzione per tutti noi. Cercando tra le varie scuole nel suolo Americano, ho scelto e contattato l'accademia di Mr. Harley Race, non solo per il blasone che porta la scuola in questione, ma anche perchè qualcuno diceva sempre: "to be the man you gotta beat the man", e allo stesso tempo io pensai: "To be the best, you have to be trained by the best".

Questo, è quello che l'accademia di Mr. Race è per me, e per tutti noi che abbiamo avuto l'immenso onore di farne parte.

Il posto migliore, per chi vuole diventare il migliore in questo business.

Dave Blasco: Come detto precedentemente avevo bisogno di dare una svolta per andare avanti in questo business.

Dopo l'esperienza in Italia avevo bisogno di un cambiamento.

Alcuni talenti in giro per gli Usa sono usciti dalla Race Academy.

Quindi la migliore destinazione era il Missouri; tutti quanti stavamo cercando la possibilità migliore, cercando tra le varie accademie in America.

Chris l'ha trovata e mi ha trovato d'accordo subito, perché l'accademia di Mr.Race è la migliore per imparare e perfezionarsi in tutto.

Willy G: È Chris Steel l'artefice di tutto. Stavamo cercando una buona accademia per poter accrescere il nostro bagaglio e metterci alla prova. Un giorno Chris mi contatta a mi parla della Harley Race Wrestling Academy, il mio si è stato immediato, e cosi abbiamo subito contatatto gli uffici di Harley.

 

 

Enrico: Bene, ora prima di raccontarci la vostra esperienza americana, facciamo un passo indietro: qual'è stato lo stimolo che ha azionato nel vostro cervello l'interruttore "voglio diventare un Wrestler"? E che sensazione avete provato la prima volta che siete saliti su un ring?

 

Willy G: Io guardo Wrestling da quando ho 5 anni e ricordo molto bene le domeniche mattina su un canale chiamato Tmc trasmettevano la WWF commentata dal mitico Dan Peterson, io e mio fratello ci siamo appassionati subito!

Poi crescendo e l'avvento di internet hanno trasformato il semplice seguire il Wrestling in una ossessione, pensai che volevo di più, così trasfomai la mia passione nel mio sogno.

E poco tempo dopo iniziai gli allenamenti a Roma.

La prima volta che sono salito sul ring è stato elettrizzante ed ho capito che stavo facendo la cosa giusta ed ero pronto ad affrontare tutto per ottenere ció che mi ero prefissato ovvero diventare Pro-Wrestler.

Karim Brigante: Da quando siamo piccoli io è Chris abbiamo sempre e solo voluto diventare  Pro Wrestler: era il nostro sogno,essendo nati la notte di Summerslam 91,io dico sempre che il wrestling ha scelto noi e noi abbiamo detto di sì, come fosse un matrimonio.

È 'tutto ciò che amo ,lo vivo ,lo respiro ,lo rispetto ,lo venero , mi scorre nelle vene ci penso ogni secondo della mia vita e quello che ho sempre voluto fare, quello che faccio e quello che farò per sempre.

Ogni volta che salgo sul ring per me è come la prima volta, la sensazione é sempre la stessa,  come se ogni volta il mio sogno si realizzi di nuovo.

Sono emozioni e sensazioni forti, pesanti, indescrivibili a parole.

Dave Blasco: Il wrestling lo vidi in tv nei primi anni 90, collezionavo le varie action figures dell'epoca.

Poi purtroppo essendo visibile nei decoder a pagamento ho ripreso a vederlo dalla Royal Rumble 2003.

Il wrestling è parte di me, quando debuttai ero felice per il fatto di avercela fatta dopo tanti sacrifici.

Esibirsi davanti a tanta gente e' da orgasmo: l'atmosfera che si respira e' incredibile.

Cercando su internet trovai questa palestra a Roma per praticarlo e da li il sogno che avevo fin da piccolo si era riacceso.

Chris Steel: Tutto è cominciato quando avevo 9 anni circa, facendo "zapping" tra i canali della Tv, fino ad imbattermi in una puntata di RAW.

Rimasi subito affascinato da quel mondo, e da quel momento in poi, insieme a Karim, non abbiamo mai smesso di seguirlo e di sognare di essere un giorno noi, quelli che erano per noi dei veri e propri eroi sotto ogni punto di vista.

Di lì in poi ci siamo sempre ripromessi ogni giorno che avremmo fatto di tutto e di più per diventare Wrestler, fino al momento in cui scoprimmo dell'esistenza di un polo di allenamento in quel di Roma, dove subito ci precipitammo, e cominciammo il nostro cammino per diventare Pro-Wrestler.

Io debuttai nel mese di Maggio 2011, e ricordo perfettamente quel giorno come se fosse ieri, davvero.

Tutti mi parlavano di cose tipo "tensione" o "ansia da debutto", ma io non ho mai sentito questo tipo di pressioni.

In quel momento c'ero solo io, i miei boots, il pubblico, e il Ring.

Aprii la tendina, e mi sentii subito "a casa mia", nel posto in cui senti di appartenere.

È cosi che ancora oggi mi sento in ogni momento, quando mancano quei due, tre minuti al tuo ingresso.

È come un fuoco che in pochi sanno, che non potrà mai spegnersi.

 

 

Enrico: Come si svolge un allenamento tipo negli USA? come è strutturato la giornata? Seguite un alimentazione e una cura del corpo specifica?

 

Karim Brigante: Praticamente ci allenavamo 7 giorni su 7,(cosa che personalmente ho sempre fatto anche in Italia e che dovrebbe essere scontata se vuoi fare il Pro Wrestler) a volte anche due volte al giorno tra body building,crossfit e wrestling on ring, non tralasciando anche il lato teorico…promo,interviste ecc.

Spesso la mattina era dedicata al body building poi il pomeriggio 4 ore sul ring il tutto ovviamente sotto la super visione di Mr.Race.

Era tutto basato su una grande preparazione atletica e un ottima tecnica e psicologia sul ring; per ottenere i massimi risultati abbinati a questi allenamenti seguo una dieta iper-proteica per avere una grande crescita della massa muscolare.

Poi ovviamente la dieta varia a seconda dei periodi e del tipo di allenamento svolto.

Chris Steel: La giornata d'allenamento si svolgeva esattamente come ha detto Karim, 7 giorni su 7, ad alta intensità e continuità.

Per quanto riguarda l'alimentazione, come ogni atleta che si rispetti, io seguo una dieta rigidissima, a detta di molti quasi "maniacale, praticamente da 6 anni ormai, perchè sapete bene quanto sia importante l'aspetto fisico per un Pro-Wrestler, e l'impatto visivo che esso deve avere sul pubblico, che secondo la mia modesta opinione è uno degli aspetti basilari.

Dave Blasco: La settimana era molto intensa.

Si partiva dalla mattina fino alla sera: l'allenamento era completo, alcune volte guardavamo DVD per studiare la psicologia delle più grandi superstar di tutti i tempi soprattutto i match di Mr. Race.

Ovviamente il bodybuilding e questa novità del crossfit che è molto utile.

Gli allenamenti erano molto duri con un mix di ring e tantissimo cardio….queste sono le basi per iniziare ad essere un Pro Wrestler poi ognuno ci mette il suo per migliorarsi.

Willy G: Generalmente mattina si stava in palestra dove si faceva Body Building o un'allenamento funzionale dove si sviluppavano fiato resistenza e forza.

Il pomeriggio era dedicato all'allenamento sul Ring dove ogni singolo giorno apprendevi moltissime nozioni nuove, il tutto sempre rigorosamente seguito da Harley Race.

 

 

Enrico: Che ricordi avete del vostro primo match di wrestling? c'è qualche aneddoto che vorreste raccontare?

 

Karim Brigante: Il mio primo match singolo di wrestling fu contro Axel Fury ed è un incontro di cui vado molto fiero,fu un match di 15-20 minuti,dopo 2 o 3 minuti Axel mi ruppe 3 denti sbattendomi la faccia sull'apron ring,cominciai a sanguinare ma ovviamente continuai il match,combattei al massimo per tutta la durata dell'incontro facendo un gran bel match e mi presi ben 2 "pedigree".

Ho un gran ricordo di quel match.

Chris Steel: Ho un ricordo veramente bello, anche perché in pochi sanno quanto io abbia dovuto sudare più di molti altri per arrivare a debuttare ufficialmente, per via di alcuni miei comportamenti all'epoca considerati a volte "inappropriati".

Il mio primo match comunque, fu contro il Colonnello Jackson Quake, e fu per me una grande gioia debuttare contro di lui che ho sempre considerato una grande persona sia dentro che fuori dal Ring.

È una persona con un grande cuore e se mi è concesso, colgo anche l'occasione per salutarlo, e anche ringraziarlo, perché fu una delle persone che più mi seguii nei miei inizi, e che mi è stato vicino in momenti a volte anche "neri" Wrestling parlando.

Dave Blasco: Io vorrei sorvolare su questo argomento perché fu un match squash alquanto ridicolo.

Siccome parliamo di wrestling quindi io con orgoglio ricordo soprattutto i match contro Karim il quale pure essendo giovanissimo ma parecchio preparato mi ha aiutato molto a migliorarmi e anche Willy G sempre molto disponibile.

Willy G: Come Chris anche io avuto l'onore di disputare il mio primo match contro il colonello ed ho un bellissimo ricordo di quel match.

Fu esaltante e ricordo che ci fú da subito un'ottima connessione col pubblico.

Un' aneddoto intetessante riguarda l'EPW: inizialmente ne presi parte semplicemente come staff, data la mia poca esperienza, poi invece la mattina delle riprese mi dissero che avrei disputato un match contro D3.

Per me fu molto importante apparire in uno show insieme alle più grandi stelle europee.

 

 

Enrico: E veniamo al vostro primo Match negli USA… raccontateci come la avete vissuto

 

Dave Blasco: Più che il match é stato fantastico tutto il viaggio e le persone con cui l'ho fatto.

Il pubblico americano non è paragonabile a quello italiano: erano impazziti per gli "Italiani"e hanno tifato noi e ci hanno trattato alla grande.

Era un nell'ambiente tutto organizzato come si deve.

Nel match avevo già lavorato con Willy G quindi è stato più facile.I

 nostri avversari erano molto bravi come tag team; il resto e' storia.

Willy G: È stata una lunghissima avventura ed abbiamo attravesrato quasi 3 stati per arrivarci, per me é stato uno dei momenti piú felici della mia vita, il pubblico americano (di tutte le età) è fantastico sono attivi al 100% .

Il match è andato alla grande io e Dave siamo usciti vittoriosi al nostro primo match oltre oceano, meglio di così!

 

 

Karim Brigante: Era tutto quello che io e Chris avevamo sempre voluto e sognato, credetemi proprio tanto, il tutto si è svolto in maniera rocambolesca quasi incredibile e alla fine ha reso tutto più bello.

Lo show capitava di 22 Marzo a Nashville Tennessee, noi partimmo il 21 di tardo pomeriggio da Saint Louis Missouri per arrivare all'hotel dove avremmo dovuto alloggiare, dovevamo affrontare ben sei ore di viaggio "on the road".

Nel Pick-up eravamo io, Steel, Blasco, Willy G ,Leland Race, la campionessa femminile WLW Stacy O'Brian e la figlia del leggendario Ken Patera, Heather.

Il viaggio procedeva alla grande fin quando un guasto alla macchina dopo 3 ore di viaggio ci fece quasi schiantare nel bel mezzo del niente nell'Illinois.

La macchina era da buttare e dopo un viaggio in un carro attrezzi passammo la notte in un motel li vicino in 7 in una stanza.

 Il giorno dopo quando tutto sembrava perduto solo l'arrivo del Leggendario Harley e del Pro Wrestler Dustin Bosworth ci permise di raggiungere il posto dello show (un uomo di 70 anni che si fa 12 ore di viaggio in totale e' incredibile), dove io e Chris non solo vincemmo il match ma anche i titoli di coppia UCW davanti gli occhi di Harley Race.

Per me e mio fratello e stata la cosa più grandiosa che ci potesse capitare: è un grandissimo onore per noi poter dire di essere i primi italiani veri dopo Bruno Sammartino a vincere dei titoli in USA (anche se indy).

Nonché i primi della nostra generazione, penso che per me e lui sia stata una delle emozioni più grandi della nostra vita.

Chris Steel: Non mi sento di dover aggiungere altro che non abbia già perfettamente descritto Karim.

Un'emozione UNICA.

Un sogno che si è realizzato nel modo più rocambolesco possibile.

Se me lo avessero detto il giorno della partenza, mai e poi mai avrei creduto potesse succedere qualcosa di simile.

 

 

Enrico: Quali sono i vostri prossimi progetti? Tornerete a breve negli USA? Ci saranno possibilità per i vostri fans di rivedervi su un ring italiano?

 

Chris Steel: Per quanto riguarda progetti futuri, questo è un business dove purtroppo, le pause nuociano parecchio, e non bisogna mai essere fermi. 

Ci siamo messi in contatto con diverse Promotion Europee, e siamo tutt'oggi in contatto con Harley Race e il figlio, non voglio dire nulla, ma sicuramente qualcosa salterà fuori dopo l'Estate.

Per il discorso del Ring Italiano, a meno che non mi venga proposto qualcosa che sia PROFESSIONALE, e sopratutto SERIO, fatta da gente QUALIFICATA e altrettanto SERIA, escludo categoricamente qualsiasi altra collaborazione da parte mia.

Dave Blasco: Quoto tutto quello detto da Chris.Sul discorso America spero di ripartire insieme a loro e al più presto stare fermi più che al corpo fa male alla mente.

Karim Brigante: Sul fatto del ring italiano mai dire mai, ma Steel ha praticamente detto tutto e in maniera splendida.

Spero i fan capiscano la situazione e che tutto quello che facciamo é per amore e rispetto del pro wrestling.

Comunque sia Presto ci saranno delle gran belle novità…non voglio anticipare nulla…ma saranno molto interessanti!!!

La mia carriera ormai é in America o comunque non qui, ho intrapreso una strada e la percorrerò al massimo, fino alla fine impegnandomi umilmente e cercando di arrivare sempre più in alto.

Come ho sempre detto le cinture che abbiamo vinto in America sono solo un punto di partenza.

Sentirete ancora parlare molto presto di noi in USA.

Infine voglio spendere due parole di elogio per la NWE, fino ad ora la federazione che ha fatto anche show in Italia più qualificata per cui abbia mai lavorato e che mi ha dato la possibilità di combattere di fronte a migliaia di spettatori paganti.

Willy G: Io personalmente  sto valutando parecchie opzioni, tornare negli States è la prioritá assoluta!

Per quanto riguarda i ring italiani vediamo cosa accadrá più avanti come ha detto Karim mai dire mai!

 

 

Enrico: Negli ultimi tempi in Italia sembra che il Wrestling sia tornato ad essere considerato molto, le TV stanno ritornando a trasmetterlo in chiaro e anche diverse federazioni italiane stanno sbarcando sugli schermi televisivi italiani….. come giudicate l'attuale situazione italiana? sta maturando o deve fare ancora molta strada?

 

Chris Steel: È vero che molti canali stanno tornando a trasmetterlo in chiaro, ma parliamo di quello che noi conosciamo meglio.

Ma se parliamo di territorio italiano, non mi sento di parlare di processo di maturazione, se fatto a passi così piccoli, perché ci vorrebbero anni, forse troppi.

Come ho già detto, ci sarebbe bisogno di un "progetto comune", dove tutte le federazioni del nostro territorio comincino ad unirsi per tirare fuori qualcosa di grande e di concreto, prendendo i migliori lottatori che la nostra penisola può offrire, anziché prendere i primi che passano, infilandogli una tutina e due gomitiere e improvvisarli Wrestler per tappare i buchi di un improbabile card.

Quando si comincerà a ragionare sotto un punto di vista, dove tutti quanti remiamo verso la stessa meta, potremmo cominciare a parlare di un'eventuale maturazione.

Dave Blasco: Quoto quello detto  da Chris.

Sperando che un giorno non molto lontano l'Italia sia quasi al livello dell'Inghilterra.

Karim Brigante: Sono pienamente d'accordo con Chris: quello sarebbe un grande passo, serve collaborazione,ma oltre quello che dice lui secondo me manca un discorso di qualificazione e professionalità; il problema sta alla base: cani e porci possono "combattere", "fare eventi" e cosa peggiore "allenare" e nessuno sa che questo  è sbagliato, c’è  una disinformazione su ciò che il pro wrestling é realmente qui in Italia assurda!

Questo é uno dei tanti veleni della situazione; ci dovrebbe essere un "ente professionistico "che racchiuda tutti e tutto dicendo: tu puoi, tu No.

Chi e in grado farebbe il Wrestler, chi No se veramente lo vuole fare, migliorerebbe.

Il Pro Wrestling come dico sempre non è per  tutti.

Che la wwe sia in chiaro conta poco, questo non comporta un miglioramento del livello.

Può solo far tornare un po di moda il vocabolo wrestling, tutto qua.

Detto ciò mi auguro sempre con tutto il cuore che il movimento qui in Italia cresca sempre di più.

Willy G: Sono convinto che trasmettere il Wrestling in chiaro sia un 'ottima cosa, il problema di fondo è che qui in Italia purtroppo non viene rispettato e venduto nella maniera che si rispetti.

La scena italiana non la conosco molto bene, ma forse rendere tutto piú professionale e molto meno buffonesco aiuterebbe sicuramente il nostro paese verso una spinta positiva per quanto riguarda il Pro-Wrestling.

 

 

Enrico: Quale sarebbe per voi il Dream Match dei vostri sogni?

 

Dave Blasco: Ce ne sarebbero un bel po' ma sceglierei tutta la vita Triple H.Grande Wrestler e uno dei Top degli ultimi 20 anni.

Willy G: Anche la mia lista è lunghissima , ma tra tutti scelgo Roddy Piper il Wrestler che mi ha fatto innamorare di questo sport.

Karim Brigante: Contro Chris Steel a Summerslam.

Chris Steel: Se devo guardare ai professionisti noti, sicuramente contro Punk, ma il sogno più grande, è anche per me contro Karim nella cornice di SummerSlam.

 

 

Enrico: Che consigli dareste a un ragazzo che voglia iniziare i primi passi sul Ring?

 

Karim Brigante: Di cercarsi una buona scuola per imparare,(possibilmente estera), di allenarsi sempre duramente, mai mettere se stessi prima del wrestling e soprattutto non smettere mai di credere in te e nei tuoi sogni!

Chris Steel: Di fermarsi, e riflettere bene.

Bisogna porsi non poche domande prima di entrare in questo mondo.

Quanto si ama quel Ring?

Quanto si crede in questo sogno?

Quanto si è disposti a dare, e a perdere per esso?

E molte altre ancora..

Una volta sicuri delle risposte, qualora se ne avesse la possibilità, la cosa migliore è prendere, e partire. Inghilterra,  meglio se Stati Uniti, ma non qui.

Non è oggi il tempo in cui è possibile crescere in Italia.

Bisogna muoversi.

Avere il coraggio di andare, perchè è solo ed esclusivamente in quei posti che si può imparare il Pro-Wrestling, e vederlo e trattarlo con il RISPETTO CHE MERITA.

Dave Blasco: Per prima cosa di essere umili e di ascoltare chi ha più esperienza.

Di credere in se stessi e di stare attenti perché è un mondo dove ci sono persone sgradevoli che possono creare problemi.

Io consiglio di allenarsi nel corpo e nella mente perché non è un gioco e ci si può fare parecchio male.

Se il gioco vale candela osate e sognate.

Willy G: Sii determinato e rialzati  sempre, anche quando sei sfinito.

 

Enrico: Un saluto e un messaggio per i lettori di ZonaWrestling?

 

Chris Steel: Un saluto da Chris Steel a tutti i lettori, e grazie a te Enrico e allo staff di ZonaWrestling per lo spazio che ci avete concesso e per averci dato l'occasione di raccontare la nostra esperienza.

Grazie a tutti!

#maketheDIFFERENCE

StayStrong.

Chris.

Karim Brigante: Un grazie a ZonaWrestling per quest'intervista e Un grande saluto e un abbraccio a tutti fan!!!

-Violence-

KB

Dave Blasco: Grazie a Enrico e allo staff di Zona Wrestling per l’opportunità di parlare con i suoi lettori.

Un saluto da Dave Blasco a tutti i fan italiani del wrestling.

Willy G: Un saluto.da Willy G .

Ringrazio ZonaWrestling per averci dato l'occasione di condividere questa fantastica esperienza con i propi lettori!! Continuate ad amare e rispettare il Pro-Wrestling.

 

 

Foto © Derrick O’Dell, UCW, Gabriele Scalet, RWA & Enrico Bertelli “Taigermen”

 

Appuntamento al prossimo Numero

Il Fuoco Divampa sui Ring Italiani …..

 

Enrico Bertelli “Taigermen”