Nuovo appuntamento con l’editoriale dedicato alla scena italiana, questa volta ho il piacere di intervistare un’atleta della nuova generazione che sta calcando i Ring italiani che nell’anno appena passato si è fatto notare sui palcoscenici internazionali, specie nel Sol Levante: sto parlando di Massimo Italiano.
Enrico: Allora innanzitutto grazie di essere ospite del nostro sito….. il 2014 appena trascorso è stato un anno ricco di soddisfazioni per te, concordi?
Massimo: Ciao a tutti e grazie a voi per l'interesse di fare questa intervista. Sicuramente il 2014 è stato il mio anno migliore, ho viaggiato e mi sono allenato nelle migliori scuole di wrestling al mondo tra Canada e USA e mi sento molto più un professionista in confronto a prima.
Questo sicuramente è dovuto alla super esperienza in Giappone che mi ha fatto crescere tantissimo come lottatore ma come uomo prima di tutto e per questo sono molto felice del mio 2014.
Enrico: Facciamo un passo indietro nella tua carriera: qual è stato il tuo primo contatto con il Wrestling? E quando hai deciso che volevi intraprendere questa carriera?
Massimo: Ho iniziato nel 2010 ad allenarmi, tramite una persona che gestisce una pagina inerente al wrestling su facebook, mi sono fatto dare quei pochi contatti che servono e poi è iniziato tutto velocemente.
È sempre stato il mio più grande sogno ed obiettivo essere un pro wrestler, quindi ti direi da sempre.
Enrico: Hai lottato in varie realtà italiane: TCW, UIW, BWT, WIVA …. Che idea ti sei fatto della scena italiana?
Massimo: Tra queste 4 realtà in una di queste (la WIVA) ci lotto ancora.
Che dire, il livello in Italia non è per niente come quello straniero ma posso dire che l'unica che ha una mentalità più europea e britannica in particolare è la WIVA, ed è sinceramente quella in cui mi diverto più di tutte lavorare.
Però ricordo anche con molto piacere quando lottavo in TCW nel vecchio "Dardodromo", dove i fan erano completamente matti !!!
Enrico: Sei stato il primo italiano a lottare in Giappone per la ZERO1, come è avvenuto il contatto fra te e questa realtà?
Massimo: Mi trovavo in Florida ad allenarmi all’Academy del Team 3D, quando camminando un sabato in giro per andare a fare colazione vidi che la ZERO1 teneva un contest per andare a lottare in Giappone.
Subito mi fiondai a iscrivermi e nelle ore in cui non mi allenavo con Dann o Devon, partecipai a questo contest e lo vinsi!
Conclusi i miei 3 mesi in USA dal Team 3D, partii diretto per il dojo della Zero1.
Enrico: Che differenza hai notato fra il metodo di allenamento proposto in Italia e quello giapponese? Come si svolgeva una giornata tipo di allenamenti con la ZERO1?
Massimo: Prima di tutto voglio chiarire una cosa, molti pensano che fossi andato in Giappone solo per allenarmi ed è anche stato scritto da qualche parte che io fossi andato lì per un lungo stage… Ma non è così, io sono andato lì perché ho vinto un contest per lavorare e quindi lottare più match possibili.
L'allenamento in Giappone è tutta un'altra cosa, non mi sono allenato con un professionista in Italia quindi non si può fare questo paragone.
Una giornata tipo era 3 ore di allenamento tra esercizi di cardio e resistenza ed allenamento sul ring, il problema è che non si ha nemmeno 1 minuto di riposo in totale, poi quando non c'erano show in programma ognuno continuava per conto suo con i pesi, mentre quando avevamo tanti match l'allenamento giustamente ne risentiva, specialmente quando c'erano i tour che potevano durare anche una settimana.
Enrico: Hai combattuto in Giappone contro atleti come Jason Lee o Hideki Suzuki, fra i protagonisti della divisione Jr. Heavyweight della ZERO1, che impressione ti hanno fatto?
Massimo: Si, hai fatto questi due nomi ma ce ne sono di altri e anche un pò più conosciuti.
Sinceramente ho ottimi ricordi di entrambi, due lottatori eccelsi con cui ho avuto il piacere di lavorare.
Ho lottato svariati match con entrambi e con Suzuki feci il mio debutto in Giappone davanti 3000 persone a Yamagata ed è stato fantastico.
Enrico: Nel 2015 hai debuttato in UK lottando in SWE e nella Scottish Wrestling Alliance (nota anche come ZERO1 Scotland), dove hai avuto anche la possibilità di partecipare a uno stage con l’Ex WWE Drew Galloway …. Impressioni sul tuo debutto nella scena britannica e sullo stage con Galloway?
Massimo: Devo dire che la scena britannica mi ha sempre affascinato con il loro stile molto tecnico, per quanto riguarda il mio debutto tra SWE ed SWA ho preferito leggermente il secondo incontro anche se la cornice era un pochino più piccola ma ho trovato leggermente più preparato il secondo atleta, ed anche perché il suo stile flyer si amalgama bene con il mio… Però posso dire di essermi abbastanza piaciuto in entrambi gli show.
Per quanto riguarda lo stage con Drew Galloway è stato fantastico, ho trovato un ragazzo super genuino e molto disponibile, ho apprezzato ogni istante dell'allenamento con lui e posso dire che anche lui ha apprezzato il mio lavoro sul ring.
Ho imparato tantissimo e sono felicissimo di tutto ciò.
Enrico: Nel 2015 ti danno come uno dei favoriti per il futuro Torneo che assegnerà il titolo di Campione d’Italia WIVA che sta per cominciare…. Senti il pronostico dalla tua parte?
Massimo: Fa molto piacere sentirsi il favorito di molti a vincere una cintura tanto ambita.
Sicuramente sono uno dei ragazzi con più esperienza nel backstage WIVA e sicuramente porterei lustro alla cintura in giro per il mondo nei miei vari viaggi intercontinentali.
Per il momento non so dirti molto, ma posso dire che la WIVA è la federazione italiana che mi fa sentire più a casa e anche il "solo" lottarci fa sempre un grandissimo piacere.
Enrico: I tuoi fans e i nostri lettori vogliono sapere se ti rivedremo presto in ZERO1 o in altre realtà giapponesi, puoi svelarci i tuoi prossimi impegni in tal senso?
Massimo: Questo purtroppo non so e non posso dirtelo. Però sicuramente ci saranno delle sorprese.
Enrico: Che consigli dai a chi vuole avvicinarsi a questa disciplina? Quali sono i primi passi da fare in tal senso?
Massimo: A chi vuole avvicinarsi al wrestling dico prima di tutto di iniziare facendosi le ossa, anche in Italia, ma se poi se si vuole fare quel passo in avanti c'è bisogno di viaggiare per aggiornarsi ed allenarsi con alcuni dei migliori al mondo.
E soprattutto bisogna volerlo davvero.
Foto © WIVA, Massimo Italiano & Enrico Bertelli “Taigermen”
Appuntamento al prossimo numero
Il Fuoco divampa sui Ring italiani ….
Enrico Bertelli “Taigermen”