Rieccomi qui con un nuovo appuntamento con l’editoriale dedicato alla scena italiana, questa volta vi racconto quello che si può tranquillamente inserire fra gli appuntamenti più importanti e attesi di questo 2015 nel Wrestling italiano e nel nostro paese: la terza edizione della Super8 Cup , che si è tenuta lo scorso 5 Dicembre a Almenno S.Bartolomeo (BG).
Parto la mattina presto dalla mia Toscana diretto verso Bergamo, in treno mi ripasso la card, le ipotesi di come potrà andare il Torneo e gli incontri a contorno della cosa; arrivato a Bergamo incontri alcuni amici con cui ho già condiviso in passato il bordoring, facenti parte della pattuglia degli Indyvidui, questo gruppo di appassionati che sta cercando, supportando anche l’ASCA (di cui i membri fondatori degli indyvidui sono fra i responsabili della promotion, Ndr), di far fare il salto di qualità alla scena italiana, iniziando proprio con la nascita dell’ASCA e dal 2013 della gestione della seconda edizione di questo Torneo, che è stato fra i migliori show di quell’annata ….. diversi show dopo posso dire che, a parte qualche passo falso, il progetto sta prendendo un’ottima direzione.
Raggiungiamo dopo un lungo viaggio Almenno (una delle poche critiche che muovo a questo show e che muoverò nel corso del report: Almenno S.Bartolomeo ha sì un ottima struttura come La Quarenga, ma è davvero difficoltoso raggiungere lo show con mezzi di trasporto pubblico e anche privato, in futuro va trovata una casa più accessibile al pubblico in qualche grande centro urbano, mio personale consiglio) e già quasi tutti i partecipanti allo show, sia gli atleti che gli spettatori (quasi 150 spettatori alla fine, ossia quasi tutti i posti previsti e messi in vendita online andati via molto prima del tempo)e dopo un po di attesa finalmente entriamo e prendiamo posto; in questa avventura con me a seguire lo show per ZW anche i prodi Andrea Cesana e Antonio “The Rabid”.
Prima sorpresa della serata: a presentare sarà l’attuale D.G della ICW Kobra, a riprova della ormai stretta collaborazione fra ASCA e ICW, che ha portato i migliori atleti della storica federazione a lottare negli show della promotion…ma il tempo delle parole è finito perché si parte subito:
Match #1 – Extra Side
Mark Fit Vs Damian Dunne
Primo Match che è … un rematch: infatti è dal 2014 che il wrestler inglese meditava vendetta sull’atleta ICW, da quella finale della WIT Cup andata in scena a “Ready To Start” dove Fit lo beffò rubandogli vittoria e trofeo.
Ottimo Opener, veloce, con ampi scambi di mosse aeree da parte dei due atleti, l’inizio adatto per questo show; il finale vede prevalere stavolta Dunne, che “ricambia” in qualche modo Fit della sua stessa medicina di allora con un colpo basso non visto che gli permette di chiudere il Match ….. nota personale: Dunne aveva un Look molto simile a quello attualmente sfoggiato da La Sombra, ex luchador CMLL approdato a NXT:
Vincitore: Damian Dunne
E dopo questa partenza sprint, entriamo subito nel vivo del Torneo:
Match #2 – Super8 Cup – Quarti
Kyo Kazama Vs Trent Seven
Primo quarto del Torneo: da una parte uno dei Regular ASCA italiani, Kyo Kazama, dall’altra un veteran degli show ASCA, l’inglese Seven, reduce da un ottima performance in CHIKARA nel King Of Trios e sopratutto con la voglia di rifarsi dall’edizione 2013, dove fu eliminato nei quarti.
E dopo un match all’insegna delle mosse aeree, passiamo invece a un vero Strong Style party all’europea: Kazama e Seven non si risparmiano colpi su colpi (Seven infligge una serie di Chop a Kazama che probabilmente sono state avvertite in Svizzera), facendo infiammare già al secondo match il pubblico dell’ASCA Dome.
La fase conclusiva dell’incontro vede prevalere Seven, che mette KO Kazama con un Piledriver ben assestato:
Vincitore & accede alle semifinali: Trent Seven
Seven sfata quindi la maledizione dei quarti, mentre per Kazama la corsa alla Super8 finisce qui; neanche il tempo di riprendere fiato che siamo già al secondo quarto:
Match #3 – Super8 Cup – Quarti
The Greatest Vs Zack Gibson
Secondo quarto per due atleti al debutto nel Torneo: da un lato il fondatore dell’FCW The Greatest, alla sua seconda esperienza in ASCA dopo “Best in Italy”, dall’altra Gibson, al suo debutto assoluto in Italia.
Match molto classico come impostazione, con Greatest che prova a combinare varie chiavi articolari con le sue mosse aeree, ma si trova di fronte una impressionante muraglia come quella dei muscoli di Gibson (che credevo molto più piccolo come fisico dalle foto e i video visti, dal vivo impressiona molto) che sfoggia la sua potenza in diverse occasioni (nel corso del Match solleva con estrema facilità più volte Greatest, addirittura reggendolo per un solo braccio sospeso a mezz’aria); tuttavia, nonostante l’evidente dominio nel Match, è Greatest a sorpresa a vincere, grazie a una fulminea reazione che gli permette di chiudere con il suo classico Asai Moonsault su Gibson a centro ring che gli vale il conto di tre:
Vincitore & accede alle semifinali: The Greatest
The Greatest è quindi il primo semifinalista italiano della serata, prima vera sorpresa della serata per gli spettatori, contro i pronostici che davano Gibson come favorito.
Match #4 – Fatal 4 Way for Titoli di Coppia FCW
Headhunters (Entertrainer & Kronos) (c) Vs Italian Fight club (Veleno & Fernandez), Horus l’Assoluto & Shock e Brutus & David Graves
Unico incontro titolato della serata, per la prima volta in ASCA vengono difesi i titoli di coppia della Frontier Championship Wrestling, in un Match a quattro Team.
I primi ad entrare sono i toscani dell’ IFC, Veleno & Fernandez, seguiti poi dalla “strana coppia” Horus & Shock, dal duo Hardcore della FCW Brutus & Graves e infine dai Campioni in carica, gli Headhunters.
Prima parte del Match buona, con i tre team che alternano mosse singole e in combo sui campioni, che vede poi IFC e Horus/Shock collaborare contro i campioni, seconda parte, specie dopo la rissa generale scattata sul ring, molto caotica e con diversi scambi a vuoto dei vari team, specie fuori ring (ma con una spettacolare e devastante Splash dal paletto di Kronos sugli altri fuori ring); il finale vede gli Headhunters approfittare della confusione per sorprendere Graves e finirlo con la loro finisher per il pin vincente:
Vincitori & mantengono i Titoli: Headhunters
Ma Entertrainer e Kronos hanno poco da festeggiare perché vengono attaccati dagli IFC (in un attacco forse tirato troppo per le lunghe e con uno spot finale non ben eseguito che mi ha fatto sudare freddo per Veleno) al quale si aggiungono Horus e Shock a dare manforte al pestaggio, fino a quando Fernandez prende il microfono (altra critica: dotarsi di un gelato è meglio, perché vedere ogni promo fatto a ridosso dell’angolo sia dall’announcer che dai lottatori – che dovevano anche passare sotto al filo – nel 2015 è un po ridicolo, altra delle poche critiche organizzative che devo fare a questo show) e presenta il loro Maestro, colui che ha guidato le loro ultime azioni: JIMMY HAVOC!!
E l’ex PROGRESS Champion sale sul ring a infierire sugli Headhunters, per poi consegnare le cinture agli IFC e cacciarli dal ring, per prepararsi al suo incontro, il terzo quarto del Torneo:
Match #5 – Super8 Cup – Quarti
Jimmy Havoc Vs Mr.Excellent
Terzo quarto, entrambi al debutto nel torneo (e Havoc anche al debutto in ASCA), uno frag li atleti più violenti del panorama UK contro un maestro della tecnica e fondatore della ICW.
E tirano fuori un match con ottime punte di comedy!
Infatti i due mantengono le loro attitudini da Heel, dando origine a delle situazioni di empassy e di “scorrettezza annulla scorrettezza” che strappano un sorriso, ma mantenendo un alto tasso di competizione all’incontro (come la serie di low blow fra i due che si ritrovano poi entrambi al tappeto e l’arbitro che non sa che pesci pigliare, ad esempio); nel finale a spuntarla è Havoc, con un colpo basso più forte di quello di Excellent che gli vale il pin vincente:
Vincitore & accede alle semifinali: Jimmy Havoc
Dunque abbiamo il terzo semifinalista, manca solo un quarto per chiudere la prima fase del Torneo :
Match #6 – Super8 Cup – Quarti
Iceman Vs Zack Sabre Jr.
Ultimo quarto che vede Iceman voglioso di rifarsi della finale persa nel 2013 contro End e Sabre al debutto sui ring ASCA e in Italia, che mi ha riservato molte sorprese: per la scioltezza con cui Iceman e Sabre si sono affrontati, sembravano lottare da una vita; una serie di mosse e Mat Wrestling di alta scuola, oltre a una parte Strong Style notevole;
Nel finale più di una volta Sabre è sembrato sul punto di far cedere Iceman, complice anche un infortunio alla gamba (tenetelo a mente), ma alla fine è stato il Wrestler ASCA a vincere mettendo KO Sabre con una GTS e chiudendo il pin vincente, seconda grande sorpresa della serata:
Vincitore & accede alle semifinali: Iceman
E con un altro pronostico ribaltato si chiudono i quarti del Torneo e la prima parte dello show, che si ferma per una pausa dove la gente assalta il bar-buffet e il tavolo del Merchandise, dove trovo anche Sabre che dispensa autografi e foto con i fans.
Ed eccoci di nuovo pronti per la seconda parte dello show:
Match #7 – Extra Side
Doblone Vs Damian Dunne
Ritorna in ASCA il Pirata della ICW, che si trova davanti il vincitore dell’Opener della prima parte dello show, Dunne.
Match che, oltre ad offrire un ottimo lottato fra i due, riserva forse il segmento comedy migliore della serata se non dell’Anno, con Doblone che si litiga con Dunne la fiaschetta del Rhum, in una contesa a colpi di chiavi, ribaltamenti e mosse aeree.
A vincere alla fine è proprio il Pirata, che reversa la mossa con cui Dunne si accingeva a chiudere l’incontro:
Vincitore: Doblone
Vittoria del Pirata della ICW, applaudito dal pubblico e che festeggia con abbondanti bevute di Rhum con il pubblico
Match #8 – Extra Side
Brutus Vs Extreme Panther
Altro rematch dello show, fra due amici/rivali che si sono affrontati spesso negli anni passati e ora si affrontano in ASCA, con l’Ex campione Hardcore FCW che cerca rivincita sul Luchador mascherato dell’ICW.
Match dal giusto minutaggio, qualche botch fra i due, ma nella sostanza un buon match, che oltre alle tecniche aeree di Panther e di sottomissione (La Mistica è sempre un belvedere per il sottoscritto), ha mostrato un Brutus decisamente “tecnico”, un evoluzione per un lottatore conosciuto soprattutto per il suo lottato Hardcore; il finale vede Brutus reversare un tentativo di Piledriver (la finisher di Brutus) tentata da Panther per poi infliggerla a lui e farsi fare il conto di tre vincente:
Vincitore: Brutus
Rivincita dunque per Brutus, anche se a questo punto una “bella” fra i due ci starebbe tutta… Ed eccoci giunti alla prima semifinale della Super8 Cup:
Match #9 – Super8 Cup – Semifinali
The Greatest Vs Jimmy Havoc
Di fronte The Greatest, tecnico e con uno stile “classico”, contro Havoc, più brutale e diretto nel suo stile di lotta.
Ed Havoc infatti mostra finalmente il lato Hardcore che bene ci ha fatto vedere in UK, massacrando The Greatest, che oppone per quel che puole una resistenza stoica, ma a spuntarla è Havoc, che mette KO Greatest, ridotto a una maschera di sangue:
Vincitore & accede alla finale: Jimmy Havoc
E’ l’inglese Havoc dunque il primo finalista, in attesa di sapere chi sarà il suo sfidante, che uscirà dal prossimo Match:
Match #9 – Super8 Cup – Semifinali
Iceman Vs Trent Seven
Seconda semifinale, che mette di fronte Iceman e l’inglese Seven.
Personalmente uno dei match che mi ha colpito di più fra quelli della serata, probabilmente quello che ha raccontato la storia migliore sul ring, con Seven che, intuito l’infortunio avuto precedentemente da Iceman nei quarti, ha lavorato a lungo sulla gamba infortunata del lottatore, che ha resistito stoicamente e addirittura in un paio di occasioni sembrava vicino alla vittoria, nonostante la gamba e il lavoro di Chiavi e mosse di sottomissione di Seven.
Durissima la parte Strong Style, con i due che si sono dati a una Chop Battle violentissima (e sonora a livelli da inquinamento acustico!), alla fine è stato Seven a strappare la vittoria, con un finale da cardiopalma:
Vincitore & accede alla finale: Trent Seven
Quindi finale per la prima volta nella storia ASCA tutta british, con Seven che affronterà Havoc; Iceman, dolorante, riconosce il valore dell’avversario e i due si abbracciano ….ma quando Seven lascia il ring, Havoc e la sua Stable (che abbiamo scoperto dopo chiamarsi Arcadia) attaccano Iceman; in soccorso arriva l’amico e compare negli Spaghetti Strong Style Kyo Kazama…. Che si schiera A SORPRESA CON HAVOC!! E attacca anche lui Iceman!! Solo l’intervento di Brutus, Seven ed Headhunters salva Iceman da sorte peggiore, intanto la dirigenza stabilisce, annunciando al pubblico, che nessun membro dell’Arcadia sarà a bordo ring nella finale, pena squalifica di Havoc!
Una breve pausa per sistemare alcune cose e siamo pronti per il rush finale, intanto un paio di grossi annunci nella serata: al prossimo Show 2016 dell’ASCA, “THIS MEANS WAR”, in programma Sabato 25 Giugno, ci saranno due star internazionale: l’attuale PROGRESS Champion WILL OSPREAY e l’attuale ICW ZERO-G Champion DAVEY BOY!
Ed eccoci pronti per il rush finale:
Match #10 – Extra Side
Lupo Vs Zack Gibson
Finalmente scopriamo l’avversario del Maschio Alpha di ASCA e ICW, è l’inglese Gibson, che viene accolto con grande pop dal pubblico.
Davvero un ottimo match fra i due, che non si erano mai affrontati prima: Lupo ormai sempre più calato nel ruolo di Heel #1 della scena italiana, mentre Gibson riesce a dimostrare un ottima attitudine Face anche (dopo aver avuto uno status da Heel contro The Greatest) e con una tecnica pulita (esegue una perfetta Romero Special su Lupo), ma Lupo dimostra la sua esperienza e approfittando della distrazione di Gibson gli sferra un tremendo Silver Kick che gli vale la vittoria:
Vincitore: Lupo
Ma non sazio della vittoria Lupo prende il microfono e invita uno dei promoter della federazione a salire sul palco, sfidandolo ad affrontarlo, poi lancia una sfida a Charlie Kid per il prossimo Show ASCA, che la dirigenza accetta e trasforma in un 2 Of 3 Falls Match fra i due per “THIS MEANS WAR” il prossimo 25 giugno!
Match #11 – Extra Side
Zack Sabre Jr. Vs Mr. Excellent
Ed arriviamo a quello che probabilmente è stato il Match MIGLIORE della serata (e anche dell’Anno per mio personale giudizio); di fronte due maestri del wrestling tecnico e delle mosse di sottomissione, l’inglese Zack Sabre Jr. con esperienze negli USA, Europa e Giappone, e Mr. Excellent, fondatore della ICW e fra i wrestler più tecnici della scena italiana.
Il match che ne hanno tirato fuori a mio giudizio è un piccolo capolavoro di tecnica, un autentico viaggio nel tempo sulla storia del Wrestling: forse esagero, ma per un attimo sembrava che su quel palco ci fossero Lou Thesz, Billy Robinson, Bruno Sammartino e altri grandi maestri della tecnica a contorno di questi due atleti, che si scambiavano con una naturalezza assurda una serie di mosse e contromosse da far impallidire, con un pubblico che si esaltava ad ogni chiave articolare, ad ogni mossa a terra, ad ogni ribaltamento.
Il finale ha visto l’esperienza di Sabre prevalere al termine di una durissima presa che ha costretto Excellent alla resa:
Vincitore: Zack sabre Jr.
E dopo un Match simile, l’hype per la finale è ancora più alto, che intanto ci viene annunciato sarà un NO Disqualification Match:
Match #12 – Super8 Cup – No DQ Match – Finale
Jimmy Havoc Vs Trent Seven
Ultimo atto della Super8 Cup, tutta dal sapore British fra Havoc e Seven, con una stipulazione, la No Disqualification, che sulla carta avvantaggia Havoc.
Match che parte subito di violenza, con i due contendenti che non si risparmiano colpi dentro (poco) e fuori il Ring (con un pestaggio che si trascina fino al Bar-Buffet).
Non si risparmiano l’uso di Sedie, oggetti contundenti, Pesi da palestra, persino il cibo diventa arma con cui colpire l’avversario: probabilmente uno degli incontri più violenti della breve storia dell’ASCA.
Alla fine a strappare la vittoria è Havoc, che riesce a ribaltare la situazione dopo essere arrivato a un passo dalla sconfitta uscendo indenne da una Piledriver e stendere Seven con una Jackhammer che gli vale la vittoria:
Vincitore & conquista il Torneo: Jimmy Havoc
E quindi Havoc il terzo atleta a iscrivere il nome nella storia della Super8 Cup, sul palco ad esaltare il suo trionfo arriva anche l’Arcadia, che risparmia il pestaggio a Seven, esanime e sconfitto, ma che dopo riceve un caloroso saluto dal pubblico dell’ASCA Dome.
Due considerazioni finali:
- Ottimo Show dal punto di vista lottato, con quasi tutti i match in card ben oltre la sufficienza, due perle assolute come Iceman-Seven e Sabre-Excellent; unica pecca il 4 Way per i Titoli FCW, che ha avuto grosse difficoltà di gestione, specie nella seconda parte e un post-match forse troppo tirato per le lunghe dai protagonisti, unica sincera pecca di questa card
- Stupito della crescita qualitativa dei lottatori ASCA: Iceman e Kazama, grazie anche all’esperienza maturata su altri ring come FCW e PWE, hanno mostrato grandi progressi dall’ultima volta che li avevo visti live; buoni anche i progressi dell’IFC, sono riusciti a fare meglio le mosse combinate rispetto a quello che avevo visto lo scorso anno nei filmati ASCA, ma hanno bisogno di lottare più spesso, ci sono ancora decifit (come nella mossa fatta nel postmatch del 4 way) che sciupano il lavoro e i progressi fatti;
- Buona impressione dagli Headhunters, che non avevo mai visto live: i campioni di coppia FCW sono un team molto interessante: sia Entertrainer che Kronos al loro debutto mi avevano espresso dei dubbi, ma insieme e dopo un anno devo dire che la crescita del duo si vede e come, probabilmente una delle migliori novità di questo 2015 sulla scena italiana;
- Straordinaria la pattuglia straniera della Super8 di questa edizione: se quella 2013 era stata di alto livello, questa è stata ancora di più eccezionale, offrendo tecnici del calibro di Sabre, atleti Strong Style come Seven, ottimi performer virati sull’Hardcore come Havoc, atleti dallo stile pulito come Gibson e flyer come Dunne; per il 2016 l’ASCA ha già sfoderato i nome di Ospreay e Boy, che promettono altrettanto spettacolo;
- Riconferma in blocco degli atleti ICW per la qualità dei match che hanno tirato fuori e di quelli ASCA/FCW, che hanno mostrato, come Brutus o Graves, grande crescita anche nel campo di match tecnici, specie il primo è stata una piacevole sorpresa
- Ottimo lavoro degli arbitri nei vari match: bene veterani come Bonner, Puttini e Di Fina, garanzie assolute sul Ring, bravi al debutto in ASCA anche Fava, Malalana e Bossa, giovani ma con buon potenziale … unica osservazione in merito: probabilmente bastavano 3 arbitri, ma non è stato del tutto sbagliato concedere spazio anche a nuovi Referee;
- Uniche pecche di questo grande evento: poca pubblicità sul territorio (come sempre, devo far notare ASSENZA di manifesti a pubblicizzare l’evento, cosa che ho fatto presente in diverse realtà), la non facilità di raggiungere Almenno senza propri mezzi e con i mezzi di trasporto, cose penso entrambi migliorabili in futuro;
Vi lascio con le parole del mio amico e collega Andrea Cesana, che ha voluto scrivere un breve pensiero sulla Super8:
E’ davvero difficile parlare di questo show, poiché chi l’ha vissuto, come me, si è ritrovato coinvolto in un’atmosfera surreale per un qualsiasi show italiano.
Dal primo all’ultimo match abbiamo cantato e battuto le mani, creando un clima bellissimo e al pari delle migliori federazioni indipendenti al mondo.
La già altissima qualità degli incontri abbinata a tutto questo ha fatto si quindi che il risultato finale fosse fantastico.
Uno show davvero bellissimo dall’inizio alla fine. Zack Sabre, Jimmy Havoc, Trent Seven, Zack Gibson e Damian Dunne hanno fatto davvero faville e si sono dimostrato anche gentilissimi e disponibilissimi per le varie foto di rito, ma anche gli atleti italiani non sono stati da meno; come sostengo da tanto (e non per sentito dire) i nostri wrestler non sono per niente inferiori alla media inglese e ad ogni challenge internazionale lo dimostrano pienamente.
Eravamo in 140 circa e considerando la capienza della palestra e la totale assenza di occasionali il risultato è stato ottimo, ma comunque ancora troppo basso contando l’immensa qualità di wrestling proposto.
E’ sempre lo stesso discorso, finché nel nome non c’è WWE alla gente non piace. E’ praticamente certo che nel giro di un anno o due Zack Sabre Jr. andrà a Stamford e ci sarà gente che si strapperà i capelli quando verrà annunciato per l’house show in Italia.
Nel complesso davvero un grande grazie all’ASCA per quello che ha fatto e sta facendo per noi fan di questa disciplina.
Chi c’era ha passato una serata indimenticabile, chi non c’era si è perso davvero una delle pagine migliori del wrestling italiano. Al prossimo show ci sarà uno dei wrestler più in voga e spettacolari del panorama indipendente, Will Ospreay, e l’attuale Zero G Champion Davey Boy: impossibile quindi mancare per chi ama il wrestling.
Foto © ASCA & Enrico Bertelli “Taigermen”
Appuntamento al prossimo Numero
Il Fuoco divampa sui Ring italiani….
Enrico Bertelli “Taigermen”