Nuovo appuntamento con l’editoriale dedicato alla scena italiana, oggi vi raccontiamo il ritorno della EPW, lo facciamo attraverso il racconto di un fan che era allo Show, Andrea Fossati:

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Sabato 8 ottobre si è tenuto al Palatlantico di Roma lo show EPW dal titolo New Rules.

Per l’occasione la federazione capitolina ha ingaggiato nomi importanti nel panorama del wrestling mondiale: stiamo parlando dell’ex Ecw Tommy Dreamer, dell’ ex-WWE (e ora in forza a Lucha Underground) John Morrison e dei lottatori della ROH Dalton Castle e Chris Sabin.epw-new-rules-1

A completare la card una garanzia come Mark Haskins, l’arabian superstar Hakeem Waqur, il francese Lucas Di Leo, Fabian Aichner (partecipante del Cruiserweight classic in WWE) e una fornita pattuglia di wrestlers italiani: Red Devil, Red Scorpion, Johnny Bono e Leon.

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Proprio loro 4 hanno dato vita ad un mini torneo in cui è stato assegnato il titolo Silver della Epw (Quindi non era, come ipotizzato da molti, un Fatal 4 Way Match, Ndr): nella prima semifinale Devil ha battuto Scorpion con il suo Springboard Moonsault mentre nella seconda Bono ha avuto la meglio su Leon grazie ad un Superkick e soprattutto all’aiuto del suo accompagnatore Mauro “The hammer” Cerilli.

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La finale Devil-Bono ha avuto un ritmo più alto (seppur di breve durata) e si è conclusa con la vittoria del wrestler genovese sempre grazie ad un Springboard Moonsault.

Nel post match i conduttori di Radio Globo, che avevano avuto dei dissapori con JB, si sono presi la soddisfazione di sbeffeggiarlo scattandosi un selfie davanti al wrestler ancora dolorante al centro del ring.

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La serata è proseguita con un 2 out of 3 falls fra Sabin e Aichner che metteva in palio una futura shot al titolo EPW con – a suggellare la stipulazione – pure una piccola valigetta da assegnare al vincitore (palese il richiamo al Money in the bank targato WWE).

Ebbene, l’incontro è stato davvero coi fiocchi, Sabin e Aichner non si sono minimamente risparmiati (Sabin ha subito un taglio sulla schiena per cui sono dovuti intervenire i paramedici nel post match): la prima caduta è andata al membro dei Motor city machine guns, poi il pareggio scontato di Aichner con submission, mentre la terza parte con stipulazione falls count anywhere è andata al wrestler italiano con una frog splash dopo una serie infinita di ribaltamenti di fronte.

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Fatta la pausa di metà serata è andato in scena un tag team match fra Tommy Dreamer e Vito Rea contro Lucas Di Leo e Hakeem Waqur (secondo cambio rispetto alla card annunciata: i quattro, che dovevano affrontarsi in due match distinti, si sono trovati assieme in questo Tag, Ndr).epw-new-rules-6

La contesa si è tenuta principalmente fuori ring con l’ausilio di sedie, bidoni, kendo stick ….. Match non molto tecnico, tuttavia quale migliore occasione per vedere in azione l’innovator of violence ora messosi in proprio con la sua fed House of Hardcore.

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Finale di serata con il triple threat titolato fra Morrison, Castle e Haskins. Buona l’alchimia fra i 3 in un match risultato davvero godibile e, lasciatemi dire, fantastici Morrison e Castle nel trovare l’interazione con il pubblico.

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Il titolo se lo aggiudica l’ex membro degli MNM ma il tutto dura pochi minuti perché, durante i festeggiamenti, interviene sull’apron ring uno strano figuro mascherato (quelli che hanno seguito EPW Overload, il Tv show andato in onda anni fa su Nuvolari – che potete recuperare su Youtube QUI) che richiama l’attenzione di Morrison facendogli il gesto del pollice verso…pochi instanti dopo il GM della serata Chris “the Bambikiller” Raaber (apparso a sorpresa a inizio show, Ndr), sobillato dall’individuo mascherato  attacca inspiegabilmente il campione ancora sul ring e lo schiena con la complicità dell’arbitro prendendosi il titolo.

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Scelta che condivido (anche se ha fatto storcere a diversi presenti il naso, specie a coloro che non avevano visto Bambikiller e il suo ruolo negli show precedenti) in quanto difficilmente rivedremo Morrison in Italia ed è giusto che a difendere il titolo sia un wrestler con la possibilità di partecipare con continuità agli show della compagnia.

Alcune note in ordine sparso: il meet and greet coi lottatori che la EPW aveva venduto parallelamente al ticket dell’evento si doveva tenere alle ore 18.30 di sabato. Arrivato alle 18 fuori dal palazzetto con amici, fino alle 20 non abbiamo potuto accedervi per questioni organizzative (non imputabili alla EPW ma al palatlantico). Una volta entrati ci è stato risposto che il M&G si era già tenuto (what?) e lo avremmo recuperato in seguito: per fortuna grazie alla disponibilità del board EPW siamo riusciti a fare foto e autografi senza problemi tra l’intervallo e la fine dello show.

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Tirando le fila abbiamo assistito ad un buon spettacolo con la possibilità di fare foto e autografi coi nostri beniamini (seppur con l’imprevisto descritto sopra).

L’augurio è di rivedere all’opera la EPW più spesso e non solo una volta all’anno.

Foto © Andrea Fossati

 

Appuntamento al prossimo numero.