Ladies and Gentlemen, torna l’Italians Do It Better, la rubrica che scopre le carte e rivela i “segreti” delle promotion italiane di wrestling. Dopo il tour in quel di Almenno ci spostiamo a centinaia di chilometri più a sud, per la precisione in quel di Frosinone nella casa della I.W.A. (esteso Italian Wrestling Association)
La realtà, nata nel 2016, ha già spopolato nel sud Italia, facendo numeri ottimi e proponendo wrestling di qualità in una location solitamente molto avversa al nostro sport. Oggi parleremo con il fondatore e numero uno della promotion, Diego Piacentini.
- Ciao Diego e benvenuto qui su ZonaWrestling! Partiamo dal principio: cos’è la I.W.A, perché l’hai creata e, allo stesso tempo, cosa ti ha spinto ad entrare nel mondo del wrestling dal lato attivo, in questo caso nel complesso mondo della gestione di una promotion?
Ciao Giuseppe, grazie dell’introduzione e un saluto a tutti i lettori di Zona Wrestling. La IWA è un sogno tenuto nel cassetto forse per troppo tempo, ossia trasformare la mia passione, il wrestling, in un lavoro. L’anno scorso è poi esplosa la voglia di aprire una mia promotion, dopo anni di tentennamenti, per provare a vedere se la mia idea di gestione del prodotto potesse funzionare. Ad oggi, i dati prodotti, sembrano dire di sì.
- Dall’esordio, ovvero dal Settembre scorso, è quasi passato un anno. 365 giorni in cui sono stati prodotti tre show con il quarto in arrivo. Come sei riuscito a dare una costanza così, passami il termine, maniacale? Qual è, secondo te, il segreto dell’I.W.A?
Sono un perfezionista di carattere, quindi ho solo portato questo aspetto della mia personalità nella IWA. L’aver trovato dei validi collaboratori come Matteo Pagliarella, Riccardo Russo e Luigi Di Tofano, ha solo agevolato il percorso della promotion. Programmazione e oculatezza, questi gli aspetti che hanno permesso lo svolgimento di un numero abbastanza cospicuo di spettacoli per essere il primo anno di vita.
- Il 17 Settembre prossimo, presso gli studi di Extra TV (una vittoria già questa) porterete un performer come BT Gunn a Frosinone. Un’impresa che sembrava impossibile, soprattutto per via dei fan della zona. Sei riuscito a rendere la tua fan base abbastanza matura per far si che il wrestling venga apprezzato anche in una zona pressoché “vergine” di conoscenza della nostra disciplina?
Avere un territorio “vergine” a disposizione ha i suoi pro e i suoi contro. Abbiamo cercato di gettare il cuore oltre l’ostacolo sin da subito e questo la gente lo ha capito. Anche perché si trova di fronte ad uno spettacolo serio, ben fatto e credibile. Si può benissimo parlare di fan base IWA. Il capitolo Extra TV e la chiamata di BT Gunn sono poi l’ennesima dimostrazione della nostra voglia di crescere. Gradualmente ci stiamo ritagliando il nostro spazio nel panorama italiano.
- Passando al lato pratico, secondo te qual è la tua visione di wrestling che stai cercando di dare alla tua promotion? La congiunzione di diversi fattori e nomi che, messi assieme, possono fare bene o altro? Cosa porta un fan a tornare sul seggiolino la volta successiva?
Chiaramente ci ispiriamo al modello americano, ma non siamo così sbadati da non osservare il wrestling a livello europeo e mondiale. Principalmente offriamo un prodotto per famiglie ma con un occhio anche a quello che io amo definire fan “criticone”, colui che porta anche l’occasionale al coro e allo sfottò. I nostri fan tornano perché ad ogni nostro show succede qualcosa di magico, come ottantenni che urlano assieme a bambini di due anni oppure mamme che sono partite scettiche ma che, a fine serata, hanno fatto foto con i wrestler. Non riesco a spiegarmelo ma comincio a pensare che siamo onesti e bravi nel nostro lavoro, tutto qui.
- Ma la tua crociata è anche legata alla creazione di un polo. Dal mese prossimo, infatti, l’I.W.A avrà a disposizione un proprio ring. Così facendo potrai creare, immagino, un’Academy e quindi una nuova prospettiva. Quanto è importante un fattore come il ring? Oltre che ad avere atleti qualificati ad allenare i ragazzi, che è importante allo stesso modo?
Il ring è fondamental ,ma non lo chiamerei polo… piuttosto scuola. Così come i nostri non li definirei maestri ma formatori. Non insegniamo arti marziali ma le basi per questo fantastico sport spettacolo. Abbiamo scelto Karim Brigante, Dave Blasco, Flavio Augusto e Chris Steel perché vogliamo che i nostri allievi siano in futuro capaci di stare sul ring in sicurezza, sia personale sia nei confronti dei propri avversari. La scuola porterà molti volti nuovi in IWA, questo sicuramente possiamo garantirvelo.
- Cosa, per te, è fondamentale in un evento di wrestling? E’ tutto importante in egual misura o c’è un qualcosa per cui investire più tempo?
Tutto è importante. Niente va trascurato. Dalla sedia dove il fan si siederà fino ad arrivare alla pulizia della location, senza trascurare l’accessibilità. Per noi dell’IWA il fan è sacro e va trattato con i guanti. Così come i wrestler. Vogliamo essere sinonimo di eccellenza in tutti i campi, offrendo sempre un qualcosa in più per rendere i nostri spettacoli ” speciali”.
- Chiudo nuovamente con il capitolo economico, discussione toccata anche dai precedenti ospiti. In Italia si potrà guadagnare mai con il wrestling (tolte alcune eccezioni, in Italia attualmente non si può)? Per quanto tempo sarà un hobby a tempo perso o peggio ancora un hobby a soldi persi? Cosa manca al movimento per divenire importante come tante altre realtà?
È hobby se tu, promoter, lo tratti come tale. Smette di esserlo nel momento in cui, 24 ore su 24, respiri wrestling. Se si improvvisa ovvio che vai sempre in perdita, così come se il tuo obiettivo è portare l’amico allo show. Per me non è business e non lo sarà mai. Il passo fondamente è diventare promoter, non più fan. Il lato economico è fondamentale. Se lo trascuri chiudi o battenti, prima o poi. Detto ciò arriverà prima o poi una svolta, ma solo per chi avrà operato in maniera professionale. Siamo in tanti, nonostante tutto, qualcuno prima o poi centrerà il bersaglio!
Ringraziamo Diego per l’intervista e vi diamo appuntamento a Frosinone, il 17 Settembre, per IWA Divide Et Impera. Grazie ancora ed alla prossima con un altro protagonista del wrestling italiano! See you soon!