Un altro importante merito di Triple H, per continuare il discorso aperto settimana scorsa su queste colonne, è quello di dare risalto anche alle storyline secondarie. Anche se non gravitano attorno ai titoli più importanti, molte rivalità “marginali” riescono, proprio per come sono portate avanti, a catturare l’attenzione dei fan. Ciò rende quasi tutta l’intera puntata dello show imperdibile per molti. Quella che andremo ad analizzare oggi è, però, una di quelle relative alle cinture principali della WWE, ossia quella che riguarda Tiffany Stratton e la campionessa Nia Jax. Nata più sui social che sul ring, l’amicizia tra le due lottatrici ha preso una piega differente da quando la bionda ha vinto la valigetta del MITB, e la cugina di The Rock la cintura femminile del brand blu. Infatti, com’era prevedibile, il loro sodalizio è stato messo a dura prova dalla loro, per così dire, comunione di intenti: Entrambe, infatti, vogliono dirsi campionesse della divisione.

Nonostante le ultime puntate settimanali abbiano cercato di fuorviare il pubblico, paventando la possibilità di incasso di Tiffany ai danni di Liv Morgan (campionessa mondiale a Raw), la convinzione comune è che le due amiche, presto o tardi, finiranno per risolvere questa loro questione sul quadrato. Penso che la motivazione principale che ha portato la Compagnia a non deviare dal loro percorso originario, quindi evitando questo scontro fatale tra le due, siano le qualità della Stratton. Con ciò non intendo solo riferirmi a quelle tra le corde, peraltro oggettive, ma ad una sua abilità di connettersi col pubblico. Ha una personalità forte, ma ancor di più, sembra essere davvero brava nel rendere al massimo sia da buona che da cattiva. Ciò nonostante non sia mai stata presentata come face dal suo arrivo nel Main Roster. Ciò che riesco a scorgere è una certa empatia del pubblico, in primis del sottoscritto, verso la ginnasta bionda, per le angherie subite per mano della più imponente collega.

Questo non è tuttavia scontato, e non è garanzia di successo. In queste dinamiche, più che il “cinismo” della cattiva, è fondamentale l’attitudine della presunta buona. La Stratton riesce ad interpretare alla perfezione il suo personaggio, ottenendo la solidarietà del pubblico, che desidera, ciecamente, che arrivi il giorno in cui si ribellerà alla prepotenza di Nia. Cosa che credo sarà inevitabile, come lo sarà una sua vittoria del titolo. Resta solo da capire quando; Crown Jewel, dove la Jax affronterà Liv Morgan, e dove già ci sarà tanta carne al fuoco (Con Rhea, Rodriguez, Dominik, e magari pure Bayley), potrebbe essere prematuro per questo ribaltamento dei fronti. Spero che si lascino del tempo per far metabolizzare al pubblico ciò che io ho percepito (magari anche sbagliandomi), in modo tale da rendere, quel sentimento di vicinanza alla Stratton, unanime. E prego perché a Crown Jewel non si decida di fare come già fatto negli scorsi PLE, ossia che non si decida di riempire ogni match di colpi di scena che, paradossalmente, finiscono per “svuotarti” emotivamente. Insomma, mi auguro che ci vadano cauti per questa strada. It’s Tiffy Time, si. Ma è appena iniziato.