Jeff Jarrett, nel corso di un'intervista rilasciata al podcast del sito "Voc Nation", ha espresso la propria opinione in merito all'eventualità per la quale AJ Styles dovrebbe rinunciare alla Styles Clash, la celebre mossa con la quale questi è solito concludere i propri match fin dall'inizio della propria carriera, alla luce della sua presunta pericolosità eccessiva, ultimamente venuta in rilievo diverse volte in quanto, nel corso del 2014, ha rischiato di infortunare gravemente Roderick Strong nel match che ha segnato il ritorno del "Phenomenal One" in Ring Of Honor e , lo scorso novembre, ha finito per infortunare al collo Yoshitatsu in occasione dell'iPPV della New Japan Pro Wrestling, ovvero "Power Struggle":

 

 

"Non voglio mancare di rispetto ai lottatori che si sono infortunati ma, quando ho sentito questa cosa, ho pensato di non avere altra scelta se non quella di scoppiare a ridere. Anzi, a dirla tutta ho riso. Questa disciplina, come dice Jim Ross, "non è danza classica". E' necessario apprendere come proteggere sé stessi e, qualora un wrestler non riesca a proteggere sé stesso, o ti ritiri o non corri certi rischi. Non è il caso di puntare il dito contro AJ. Ricordo che, una volta, nell'Asylum (la Tennessee State Fairgrounds arena che ha ospitato gli eventi della TNA dal 2002 al 2004, ndr) Frankie Kazarian subì la mossa in maniera sbagliata e so che, in questi casi, il segreto è quello di piegare il mento per proteggere il collo. Per questo credo che vadano colpevolizzati gli avversari di AJ, e non quest'ultimo, neanche lontanamente. Secondo il mio parere, sarebbe ridicolo che qualcuno gli dicesse: "AJ, questa mossa deve essere bandita". L'ha eseguita per 12 anni e, se un alto lottatore non sa proteggersi, non è mica colpa di AJ."

 

Fonte: 411Mania.com, VocNation.com & ZonaWrestling.net

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.