Mentre il mondo si ferma per cercare di contenere la pandemia globale del Coronavirus, gli Stati Uniti sembrano guardare con circospezione al fenomeno, rifiutandosi di cedere alle misure più drastiche.
Sebbene siano stati già rinviati alcuni grandi eventi nel territorio americano, come il celebre festival di Coachella, il commentatore di Raw e leggenda del wrestling Jerry Lawler non pensa che sarà il caso di WrestleMania 36: “Non credo che possa in qualche modo influenzare WrestleMania. Non voglio sottovalutarlo affatto, è come un ciclo, è già accaduto in passato e non c’è niente che si possa fare se non reagire nel modo migliore che possiamo – ha spiegato il Re di Memphis – Mi ricordo altri tipo di influenza. Ogni anno ci sono vari tipi di influenza ordinaria che uccidono molte persone. Per quelle puoi vaccinarti e fare quello che è in tuo potere. Tutti provano ad essere più in salute possibile ma è qualcosa che può sempre capitareti. Ci fu l’influenza aviaria, quella di Hong Kong, quella suina, la SARS. Sono cose che capitano di tanto in tanto. E’ solo una di queste cose che riusciremo a superare, la vita è così”.
Le parole fin troppo rassicuranti di Lawler sembrano stridere con la realtà dei fatti in tutto il mondo. Domani è prevista un importante riunione a Tampa in cui il sindaco e gli altri ufficiali responsabili dell’ordine pubblico cercheranno di capire cosa fare con i grandi eventi in città dopo che in Florida si sono registrati 21 casi di positività al Covid-19. Negli Stati Uniti sembra intanto prendere piede la possibilità di mettere al bando i viaggi in ingresso dall’Europa per cercare di rallentare l’avanzamento del virus negli States.