Come riporta The Allentown Morning Call, Jimmy Snuka ha testimoniato per un’ora nel processo sull’omicidio di Nancy Argentino, avvenuto nel maggio del 1983, per determinare se la sua presunta insanità mentale può essere considerata o meno un’attenuante.

Nel corso dell’udienza, il giudice ha interrogato Jimmy Snuka, il quale, pur seguendo regolarmente i notiziari, non ha saputo nominare alcuna personalità politica o sportiva e non ha saputo dire se ci saranno le elezioni negli Usa quest’anno. Inoltre, ha dichiarato che credeva che il giudice si sedesse al banco della giuria durante il processo.

Quando il discorso si è spostato sul wrestling, Snuka è apparso più vivace. Ha affermato di essere consapevole che i promoter decidono i risultati dei match, ma che il wrestling, per lui, è vero, poiché gli infortuni sono reali. Ha anche detto che, in passato, non si è lamentato dei propri infortuni perché sarebbe potuto capitare anche a lui di infortunare i suoi avversari. Riguardo Nancy Argentino, Snuka ha dichiarato che fosse un’amica che aveva incontrato durante gli eventi di wrestling.

Quando il giudice ha chiesto a Snuka se farebbe qualsiasi cosa il suo avvocato gli ordini, incluso saltare da un edificio, Snuka ha risposto di aver già saltato da un edificio in passato, provocando le risate da parte di coloro che erano presenti in tribunale. Mentre, quando il giudice ha sbagliato il soprannome di Dwayne Johnson, chiamandolo “The Stone”, invece che “The Rock”, Snuka non ha obiettato. Infine, in base a quanto è stato riportato, Jimmy Snuka non è stato capace di ricordare il nome della madre ed era confuso riguardo i propri dati personali.

Al termine dell’interrogatorio, non è stata presa alcuna decisione in merito alla sanità mentale dell’ex wrestler. La prossima udienza è fissata per il 21 giugno.