Quando Jinder Mahal è diventato il campione nel corso del 2017, la WWE ha faticato parecchio nel tentativo di tenere alto l’interesse dei fan nei confronti del lottatore indiano.
Nel corso della faida tra Jinder e il Legend Killer, la compagnia ha deciso di rispolverare una stipulazione speciale che era stata abbandonata da quasi un decennio; il Punjabi Prison Match, caratterizzato dalla presenza di un’enorme gabbia costruita con canne di bambù.
Mahal, nel Main Event di quel Pay-per-Wiew, ha difeso con successo il suo titolo dall’assalto di Orton, in un match che Jinder stesso ha ammesso di odiare profondamente.
Il ricordo di Jinder
“Il Punjabi Prison Match è stato uno schifo. È stato terribile“, ha detto il Modern Day Maharaja a Chris Van Vliet nel podcast Insight.
“È stata veramente dura. Potevi colpire la gabbia con tutta la forza del mondo, ma non avrebbe mai fatto rumore. È stata veramente un’esperienza terribile. E poi la folla, era spenta, disinteressata; le persone non riuscivano nemmeno a vedere chiaramente cosa stesse accadendo dentro alla gabbia, a causa della sua struttura. È stato anche un match incredibilmente doloroso, per via dell’utilizzo dei kendo stick e dei colpi sferrati con l’uso delle sedie“.