Durante il mese di giugno, ha preso piede una grande campagna social denominata #SpeakingOut, che cercava di smascherare i comportamenti sessualmente compromettenti che si verificano nel mondo del wrestling. Un vero e proprio terremoto mediatico che ha coinvolto tantissimi wrestler, a volte con prove molto solide. Un’iniziativa che ha portato alla chiusura della Chikara e al licenziamento di wrestler famosi come El Ligero, Michael Elgin e Joey Ryan. Quest’ultimo però non è molto contento di come sono andate le cose ed è passato al contro attacco. Il wrestler, infatti, ha fatto causa a chi lo ha accusato sui social di crimini sessuali in un dettagliato comunicato online in cui spiega l’enorme ammontare dei danni subiti a causa della campagna #SpeakingOut.
Ryan ha spiegato di aver:
- Perso su Twitter almeno 11.000 follower e un calo di nuovi follower di circa 1.000 fan al mese.
- 8.000 follower su instagram e un calo di nuovi follower di circa 1.000 fan al mese
- Perso la possibilità di far esibire la sua promotion indipendente (la Bar Wrestling) in varie location come il Bootleg Theatre di Los Angeles, la American Legion Hall di Baldwin Park e la Glass House di Pomona;
- Perso introiti della Bar Wrestling per 1.500$ al mese dallo streaming e per 4.000$ al mese per gli eventi dal vivo;
- Perso vendite per merchandising per 1.000$ al mese;
- Perse revenue da Patreon per 3.000$ al mese;
- Persi guadagni da Cameo per 500$ al mese;
- Persi guadagni su Twitch per 1.000$ al mese;
- Persi guadagni per ingaggi nel mondo del wrestling per una cifra tra gli 8 ei 10.000$ al mese.
Award Plaintiff, questo il vero nome di Joey Ryan, chiede quindi 200.000$ in danni economici a ciascuno dei suoi accusatori o l’ammontare delle perdite subite moltiplicate per i mesi che vanno dal 21 giugno 2020 alla data di oggi. Ryan chiede inoltre 5 milioni di dollari a ciascuno dei suoi accusatori per idanni morali subiti.