John Cena, ai microfoni del sito Caller, ha spiegato cosa lo spinga a portare avanti ogni settimana la Open Challenge nella quale mette in palio il Titolo degli Stati Uniti contro qualunque Superstar decida di affrontarlo:

 

"Non penso che lo United States Championship abbia goduto del prestigio che merita. E' il trofeo che rappresenta più d'ogni altro la nostra nazione. Inoltre, voglio concedere un'opportunità alle nuove Superstar, forse a quelle che sentono di essere condannate a non avere alcuna chance. Sotto questo profilo, uso Daniel Bryan e tutto ciò che egli ha dovuto attraversare come l'esempio più calzante. Penso che ci siano numerose personalità e voglio usare il Titolo degli Stati Uniti quantomeno come un trampolino per dare a questi ragazzi l'occasione di assumersi una responsabilità (quella di sfruttare al massimo un'opportunità, ndr)."

 

Fonte: LordsOfPain.net & ZonaWrestling.net

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.