In un’intervista al PlaybackPodcast ha detto la sua riguardo le morti premature nel wrestling.
”Credo che tutto derivi dalle decisioni che si prendono, se si guarda al passato ci sono stati grandi intrattenitori che se ne sono andati troppo presto per colpa di alcune scelte sbagliate. Ci sono un sacco di ragazzi che fanno 200 date l’anno e stanno bene, poi ci sono un sacco di ragazzi che vivono senza mai pensare al domani e indovinate un pò? Per molti non c’è davvero il domani. Ci tengo a sottolineare che tutto ciò non è dipeso dalla professione in sè, ma da scelte meramente personali.”
Sul come la WWE tratti i propri talenti:
”Ciò che mi piace nell’odierna WWE è che loro si prendono cura di noi come fossimo una grande famiglia. Offrono assistenza finanziaria, assistenza sanitaria e anche dei corsi per imparare altre lingue. Se qualcuno si fa male lo pagano. Questo per farti capire quanto ci tengano a farci sentire protetti. Non sono cose che hanno la necessità di fare, ma le fanno lo stesso perchè gli importa di noi e anche di ciò che faremo una volta che non potremo più lottare.”