John Cena ha affrontato Bray Wyatt nel famoso Firefly Funhouse match a WrestleMania 36, un incontro che è stato ben accolto da tutti, dai fan ai lottatori stessi. In una recente intervista a Den of Geek, Cena ha parlato del processo creativo relativo al match cinematografico che l’ha visto protagonista.
La storia giusta
“E’ un grande esempio di quando ti danno un’idea, e poi quando chiedi ‘beh, che cos’è questa idea?’ la risposta delle persone che te l’hanno data è che non lo sanno. Quindi, e amo questa cosa, posso sprecare l’intera giornata parlando con voi di quella performance. Perché significa molto per me, ed è una di quelle cose che è davvero speciale. E’ un ottimo esempio di come bisogna non fermarsi, e continuare ad attaccarsi a qualsiasi cosa per raccontare la storia giusta”.
“Abbiamo colto un’opportunità”
Cena ha aggiunto che non venne fornita loro alcuna direttiva riguardo il match. Ogni volta che Cena e Wyatt lo chiedevano, gli veniva detto dal creative team della WWE che non erano a conoscenza di quale fosse il piano.
“Non ci è stata data alcuna direttiva. Ci è stata data questa cosa, e poi l’abbiamo tirata fuori dal nulla, perché la risposta a tutte le nostre domande era sempre ‘non lo so’. Quindi, invece di accontentarci e rimandare il problema, abbiamo colto, non so come, un’opportunità. E credimi amico, quando lo stavamo facendo, tutte le persone coinvolte erano tipo ‘o sarà fantastico o farà schifo’. Nessuno lo guarderà con indifferenza e andrà a prendere i popcorn. Non sapevamo di avere qualcosa di speciale”.
“[E se non piacerà] andremo a fondo con la nave, ma non commettiamo l’errore di essere troppo cauti, siamo coraggiosi e facciamo qualcosa di diverso. E se non lo capiscono, almeno lo sapremo subito, e lo sapremo perché il nostro pubblico è molto rumoroso quando non gli piacciono le cose”.
Il Firefly Funhouse match ha avuto riscontri per lo più positivi. A voi è piaciuto?