John Cena e Summerslam, un binomio che  nell’ultimo lustro sembra davvero essere maledetto per il guerriero dal naso a patata: questa “streak” al negativo verrà protratta anche quest’anno? Più cruento dell’asta del fantacalcio, ecco a voi l’editoriale odierno!

Nonostante la fama da superman perenne vincitore che accompagna Cena da molti anni a questa parte, Summerslam non è stata propriamente foriera di sfavillanti vittorie per the face who runs the place. Senza andare troppo indietro nel tempo, per finalità di cronaca rimaniamo nell’ultimo quinquennio, partendo dal 2011.

Nel main event dell’edizione di Summerslam di quell’anno, John Cena perde il match valido per il Titolo WWE contro un CM Punk mai così over, con Triple H come arbitro speciale intento a rubare parte della luce emanata dai due contendenti. Il match è ben lottato ma decisamente non dello stesso profilo di quello disputato dai due a Money in The Bank qualche mese prima, ed il finale è leggermente sporcato: Punk effettua un pin su Cena, nonostante il piede del bostoniano sia sotto la prima corda. Nota di colore: a fine match Kevin Nash attacca inspiegabilmente Punk, dando il via ad uno dei feud con meno senso della storia dei main eventer della WWE, un feud che avrebbe potuto seriamente bloccare il momentum acquisito dall’oramai ex lottatore WWE.

L’anno successivo ai due contendenti si aggiunge anche Big Show, naturalmente destinato a beccarsi il pin risolutore: così infatti è, e nonostante la finisher assestata da Cena sul mastodonte, alla fine è proprio Punk a “fregare” tutti portando a casa la vittoria di rapina. Non si può parlare in questo caso di sconfitta di Cena in senso stretto, ma nemmeno di vittoria, oggettivamente.

Nel 2013 avviene, a mio avviso, uno dei capolavori più grandi mai messi su da Cena. Nel main event, nonostante un gomito in condizioni precarie, a Daniel Bryan viene concesso un pin pulito sul Campione, vincendo il titolo (poco prima dell’incasso di Orton supportato da Triple H che turna heel). Il main event nacque un po’ dal nulla, con Cena che offre la chance titolata a DB in modo totalmente arbitrario, al fine di assecondare il movimento nazionalpopolare che poi avrebbe portato il beniamino barbuto delle masse direttamente nel main event di Wrestlemania: nonostante questo il match fu splendido, così come il messaggio di Cena che, concedendo un job LIMPIDO, rese chiaro il concetto che Bryan fosse l’uomo in grado di raccogliere la torcia in quel periodo storico.

Lo scorso anno avviene poi l’imponderabile. John Cena, il Campione dei Pesi Massimi WWE, viene squashato da Lesnar in un incontro a senso unico, con pochissima offensiva concessa dalla Bestia: mai avremmo pensato di poter vedere Cena, il volto decennale della federazione, trattato come un Kofi Kingston qualsiasi, sballonzolato dai suplex di lesnar da un angolo all’altro del ring. La streak negativa continua, lasciando l’ultima vittoria di Cena (vittoria che fece MOLTO discutere per le modalità con cui avvenne) all’anno domini 2010, contro il novello Nexus.

Bene, il passato è stato percorso: ora passiamo al presente. Cena e Seth Rollins si daranno battaglia in quello che di certo sarà il co-main event valido per il Titolo degli Stati Uniti e per quello dei Pesi Massimi WWE. Ci sono notevoli interrogativi attorno a questo match, in particolare per quanto concerne il risultato finale.

Il fatto che non sia il main event, parliamoci chiaramente, apre in modo maggiormente possibilistico ad un finale non propriamente pulito. Se fosse stato l’ultimo match di una card di quattro ore un finale “sporco” sarebbe stato impensabile, ma essendo l’aperitivo prima della portata principale il booking team potrebbe evadere abbastanza agevolmente. Senza contare che una sconfitta di Cena vanificherebbe tutto quanto di buono fatto per ristabilire l’importanza di un Titolo sino a poco tempo fa totalmente dimenticato come quello US, in quanto Seth Rollins di certo non ha bisogno di questa cintura per guadagnare in prestigio e credibilità.

Allo stesso tempo, un John Cena con due Titoli assumerebbe nuovamente le sembianze di SuperCena, dopo gli innumerevoli sforzi volti a scrollarsi da dosso la fastidiosa aura di invincibilità, almeno parzialmente. John suscita sempre reazioni miste, è vero, ma se ci facciamo caso è davvero raro che il pubblico resti ostile verso questo performer una volta concluso il match settimanale, così come è sempre più raro trovare cori unanimi ed esacerbati verso Cena sulla rete, da sempre in grado di raccogliere efficacemente la frangia più ostile nei suoi confronti del pubblico WWE.

Come uscire da questa fastidiosa situazione di empasse, dunque?

L’ipotesi più probabile, nonché quella maggiormente indicata dai più, potrebbe essere un intervento, fruttuoso o meno, di Sheamus. Innanzitutto lo stesso guerriero celtico è impegnato in un match contro Orton (mi sanguinano i polpastrelli mentre lo scrivo) nel midcarding e potrebbe ravvivare la tradizione di sconfitti contro Orton che incassano nello stesso evento, per quanto poi potrebbe dare finalmente senso ad un ruolo da Mr. Money in The Bank, sino ad oggi, assolutamente non adeguato ne interessante.

L’alternativa a Sheamus potrebbe essere il ricorso alla J&J Security, da troppo tempo latitante, in modo da creare un finale per doppio count out o squalifica in grado di mantenere lo status quo delle cinture e dei Titoli. Intendiamoci, assistere ad un finale pulito in un match di così alto profilo sarebbe qualcosa di auspicabile, ma la WWE ci ha abituato a vie di fuga “laterali” in occasioni di questo genere, specie se il match in questione non occupa l’ultimo slot della card.

Residuale ma affascinante l’ipotesi Triple H, che potrebbe intervenire non solo per salvaguardare Rollins, ma anche per impedire a Cena di raggiungere il numero di Cinture collezionate dal suo mentore Flair, non casualmente tirato in ballo dal Campione US nell’ultimo promo lunedì a Raw.

E secondo voi come potrebbero uscire da questo bivio potenzialmente inestricabile?

Buona Summerslam a tutti!!!

Danilo