QT Marshall ha sorpreso un po’ tutti quando ha annunciato di essere in procinto di abbandonare la AEW a fine anno. Alcuni report ipotizzano che QT fosse infelice della sua rimozione da Collision su richiesta di CM Punk e che, inoltre, fosse convinto che la compagnia stesse pian piano cambiando rotta, avvicinandosi sempre di più alla NJPW. Parlando con Liam Crowley per Comic Book, Jon Moxley ha parlato dell’importanza per la AEW di attenersi sempre a ciò che doveva essere inizialmente, prendendo come esempio di ciò che può differenziare la compagnia dal resto del mercato il recente Texas Death Match fra Adam Page e Swerve Strickland.

Qualcosa che nessun altro sa fare

“Quando si parla di match come quello, si tratta di una piccola cosa che possiamo fare meglio di chiunque altro. Questa è una cosa che ricordo di aver detto a Tony Khan

quando sono venuto in AEW: ‘Se hai intenzione di mettermi in quel tipo di match, fa attenzione a ciò che desideri, perchè non sono uno che ci va leggero’. Non sono quì a sputare slogan tipo ‘Ti schiaccerò il cranio con le dita e ti strapperò gli occhi’ per poi non farlo. La AEW è stata in grado di mantenere un alto livello sotto questo aspetto. Penso sia fondamentale per tutti noi ricordarci perchè la compagnia esiste, ovvero per fornire un’alternativa all’interno di questo settore. Dovremmo sempre cercare di differenziarci. Dovremmo sempre cercare di fare qualcosa che nessun altro sa fare. Altrimenti saremmo soltanto un’altra compagnia di wrestling come tante. Non dico che in ogni match la gente debba cercare di mozzarsi la testa a vicenda. Ma è già una piccola cosa, e mi sento di dire di aver fatto la mia parte per questa piccola area del business. Se non puoi essere il primo di una categoria, creane un’altra in cui puoi esserlo”.