La svolta creativa dopo la pausa

Jon Moxley ha rivelato che il periodo di pausa gli ha permesso di sviluppare una visione creativa completamente nuova per la AEW, una visione che secondo lui “nessun altro può vedere”. Le sue ambizioni per il futuro sono, come lui stesso ammette, “probabilmente le cose più ambiziose che abbia mai tentato”.

I Death Riders e il nuovo corso

Il cambio di rotta si è concretizzato quando Moxley ha dichiarato a Tony Schiavone “questa non è più la vostra compagnia”. Un messaggio che si è tradotto nella creazione dei Death Riders, una fazione composta da Claudio Castagnoli, PAC, Wheeler Yuta e Marina Shafir, che sta letteralmente tenendo in ostaggio la federazione.

Uno stile più grezzo e diretto

La nuova direzione ha portato a momenti controversi, come il tentativo di soffocare Bryan Danielson con un sacchetto di plastica, un’azione che ha attirato alcune critiche dai fan. “C’è molto rumore nel mondo, e a volte devi fare qualcosa di drastico per far sì che tutti si fermino e guardino nella tua direzione per fare un punto”, ha spiegato Moxley, difendendo questa nuova linea più cruda.

Storytelling innovativo

Una delle caratteristiche distintive di questa nuova era è l’approccio allo storytelling. Le trame si sviluppano attraverso tutti i programmi della AEW, con segmenti non convenzionali come i promo registrati dal retro di un pickup durante il viaggio verso l’arena. “Può essere quello che vogliamo che sia, non ci sono regole”, ha affermato Moxley, “Il wrestling è in continua evoluzione. Devi evolverti con esso, o rimani indietro”.

Rispetto per la tradizione

Mentre alcuni fan hanno paragonato elementi della storyline attuale – specialmente quelli che coinvolgono Danielson – al celebre turn heel di Terry Funk su Ric Flair nel 1981, Moxley mantiene un approccio originale. La sua visione sta già portando all’elevazione di talenti come Darby Allin e Orange Cassidy, con quest’ultimo che affronterà Moxley per il titolo mondiale AEW a Full Gear il 23 novembre.