La svolta heel di Jon Moxley ha cambiato completamente il volto della AEW. Il suo tradimento ai danni di Bryan Danielson, culminato con la vittoria del titolo mondiale e con il rebranding ufficiale del BCC in Death Riders, ha promesso una nuova era, in cui nessuno della vecchia guardia può sentirsi al sicuro. E proprio di questa nuova era Mox ha parlato con il New York Post, in un’intervista ricca di informazioni e di spunti.
“È il Giorno Zero”
Moxley ha parlato in maniera piuttosto criptica di cosa l’ha spinto a rientrare con questa nuova attitudine, dopo i due mesi di stop forzato per un infortunio all’anca.
“Tutto quello che è successo fino a questo punto non è importante. Questo è il Giorno Zero. Iniziamo da qui, e potrebbe non sembrare troppo diverso ora, ma lo sarà, e le cose si ottengono un passo per volta, facendo in maniera continua piccole cose. Ed è così che si fanno grandi cambiamenti nel tempo. I miei obiettivi da qui in avanti sono forse i più ambiziosi che abbia mai cercato di raggiungere. E sai, sulla carta, usando la logica uno potrebbe dire che sono impossibili, ma ce la faremo. Raggiungeremo tutti i nostri obiettivi.”
E come ha definito il tradimento di Bryan Danielson e la fine del Blackpool Combat Club? “Il più bel funerale che abbia mai visto coi miei occhi”. Parole da vero heel per l’uomo che sta mettendo a ferro e fuoco tutta la AEW.
La visione del campione per la AEW
Moxley ha parlato anche di quella che è la sua visione per la federazione di Tony Khan, criticando anche l’attitudine di alcuni wrestler nel backstage.
“Ho un sogno, una visione, qualcosa che riesco a prefigurarmi. Vedo un mondo dove ognuno riesce ad avere successo, dove il talento e la crescita sono incoraggiati, e i giovani vengono formati per il successo e per crescere e diventare tutto ciò che possono diventare, dove i loro punti di forza sono messi in evidenza e utilizzati, e noi tiriamo fuori il loro valore e diamo loro l’opportunità di essere qualsiasi cosa possano essere.”
Cosa che, in passato, secondo Mox, non è accaduta. E anzi, prima del suo ritorno, c’era “una montagna di me**a”.
“Ci saranno un sacco di cose che non saranno parte di questa AEW. Per esempio, all’inizio dell’anno, stavo parlando, o meglio, ho sentito una conversazione… insomma, quest’anno ho sentito una persona che lavora dietro le quinte che parlava di interviste o comunque di segmenti pre-registrati. Era una situazione in cui dei giovani wrestler non erano messi nelle condizioni di avere successo a causa di una mancanza di preparazione, di metodo e di cose simili. E questo qui ha detto: ‘Va beh, ma non è importante, è una storyline secondaria’. È una storyline secondaria, non è importante. Riesci a credere che qualcuno dice una cosa del genere? Dai, ca**o, sei licenziato. Sì, sei licenziato, ca**o. Vai a lavorare da Sunglass Hut. Dovresti prendere un calcio in testa per aver detto una ca**ata simile. Chi è al top oggi è stato più in basso in passato. Funziona così. C’è una scala da salire. Vedi un sacco di frustrazione e confusione da parte di alcuni di questi ragazzi perché non c’è nessuna ca**o di scala. non sanno cosa fare. Sono lì che camminano nel deserto. E noi li prenderemo per le spalle e daremo loro una direzione.”