Durante una recente intervista con Rick Ucchino per “Cincinnati’s ESPN 1530” l’AEW International Champion Jon Moxley ha parlato di diverse cose, entrando nello specifico sulla sua ultima conversazione con Vince McMahon e discutendo del suo match contro Orange Cassidy ad All Out avvenuto all’inizio del mese.
Le ultime parole di Vince
“Sono molto orgoglioso del nostro lavoro, della nostra etica lavorativa, degli standard che ci siamo imposti e del modo in cui facciamo il nostro mestiere. Il lato negativo di essere uno di quei ragazzi affidabili, sempre presenti è che è molto facile darti per scontato. Durante l’ultima conversazione che ho avuto con Vince McMahon, mi ha detto chiaramente ‘ti abbiamo dato per scontato’ […] Se vuoi avere successo nel wrestling, è molto raro che le cose vadano secondo i piani, devi essere pronto a cogliere l’opportunità quando c’è e quando le cose vanno male, quando l’onda cambia direzione, devi essere in grado di surfare su di essa e rimanere sulla tua tavola e devi essere in grado di seguire il flusso, per così dire. Ogni grande opportunità che ho avuto, probabilmente nella mia carriera, è arrivata completamente all’improvviso. Devi essere pronto a mettere insieme le tue cose e a battere il ferro finchè è caldo”.
Un match improvvisato
“Orange Cassidy ha offerto una prestazione straordinaria. Ha perso, ma ha offerto una prestazione straordinaria nel suo primo main event in un pay-per-view. Non era previsto da settimane, anzi, tutto avrebbe dovuto essere completamente diverso. Penso che Orange Cassidy abbia dato il 100%. Essere in un main event è diverso da tutto il resto, specialmente in un pay-per-view AEW perché sono sempre concitati. Spesso, contando “Zero Hour”, si parla di cinque ore di wrestling e di dover chiudere lo show. Non ho nessun controllo su tutto ciò che precede lo show. Uno show è di per sé come un’opera d’arte in continuo movimento, devi organizzarlo al meglio, con i suoi alti e bassi. [Se fai] gli incontri a mille miglia all’ora, con il piede sull’acceleratore, per dieci incontri di fila, rischi di bruciare l’attenzione del pubblico, sia a casa che nell’arena. Se sei nel main event, non sai come si sentirà il pubblico quando il tuo incontro sarà finito. Devi percepire quasi immediatamente il loro stato d’animo, che potrebbe essere più rilassato dopo l’ultimo incontro o due. Potresti dover iniziare un po’ più lentamente e cullarli in un senso di rilassamento, per poi riprendere il ritmo. Se il primo incontro fosse stato quello tra me e Orange Cassidy, sarebbe stato completamente diverso. Lo scenario sarebbe stato diverso. Non mi piace pianificare troppo in una situazione del genere, voglio valutare a che punto siamo e vedere cosa dobbiamo fare”.