L’ex personaggio della WWE Jonathan Coachman è stato ospite speciale su Ad Free Shows per discutere della sua carriera nel wrestling. The coach ha affrontato ciò che ha portato alla sua transizione dal microfono al lavoro sul ring. Tra le tante questioni che ha trattato, la più curiosa è il fatto che Coachman aveva un rapporto unico con Vince McMahon, anche se a volte poteva essere, allo stesso tempo, fantastico e conflittuale. The coch ha ricordato che una volta fu malmenato in TV per aver rifiutato di presenziare all’evento Tribute to the Troops svolto in Afghanistan.
Le sue parole
“Nel 2004 o 2005, quando facevamo i nostri show in Afghanistan, doveva essere “se non vuoi andare, non sei obbligato”. Era a tua completa discrezione la presenza, perché stavamo andando in una zona di guerra e non potevano costringerti a farlo”, ha ricordato Coachman. “Questo è quello che ci è stato detto. Il mio primo figlio stava per nascere. Mia moglie all’epoca, e giustamente, non voleva che andassi nel mezzo di una zona di guerra. Così ho detto alle persone che hanno organizzato il tutto presso la WWE, ‘Non ci vado’. Fino a quel momento, non avevo mai detto di no a Vince, neanche una volta nella mia carriera, quindi hanno pensato che stessi scherzando”, ha proseguito The coach. “La settimana successiva, stavo commentando. Quando lo show finì, uno degli arbitri si avvicinò e disse: ‘Devi andare a colpire l’Undertaker da dietro’. Ho detto ‘Perché?’ e lui ha risposto ‘È solo quello che mi dicono’. Quindi in pratica, come punizione per non essere andato in Afghanistan, sono stato picchiato dal Phenom. Poi è risuonata la musica di Batista e ha finito il lavoro del becchino. Mentre mi prendevano a calci in c**o, pensavo, ‘Ne vale davvero la pena? Ho fatto tutto quello che potevo fare, e mi stanno facendo il c**o per aver rifiutato di andare in una zona di guerra anche se c’ero andato l’anno prima”.