JTG, ex lottatore WWE, intervistato durante il podcast The Two Man Power Trip of Wrestilng, ha commentato così l’addio di Cody Rhodes alla federazione di Stamford:

“Quand’ero in WWE, Cody era uno di quelli che obbediva all’autorità. Ora, non posso avere certezza di ciò che è successo nell’ultimo paio d’anni ma, in base al modo in cui si è espresso in quella lettere e nei tweet che ha pubblicato, posso dire tranquillamente che egli abbia attraversato quella fase vissuta anche da altri lottatori, una fase in cui diventano frustati e iniziano a cercare gli autori, ne parlo anche nel mio libro How To Play The Game. Ed è proprio quando bisogna obbedire all’autorità che ci sono 10 modi per comportarsi, nonostante si venga ripetutamente ignorati ed evitati dagli autori. A Cody Rhodes deve essere successo questo, anche se non concepisco come gli sia potuto succedere, avendo lui un certo peso nel backstage con un padre come Dusty Rhodes e un fratello road agent nonché futuro Hall Of Famer come Goldust. Immagino che gli autori lo ignorassero in base ad una direttiva proveniente dai piani alti, chissà.”

FONTEEWrestlingNews.com & ZonaWrestling.net
Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.