In un’apparizione nel podcast Oral Sessions con Renee Paquette, la star della AEW “Jungle Boy” Jack Perry ha risposto ad alcune domande su cosa si aspetta lui stesso dalla sua carriera negli anni a venire. Perry ha affermato di essere contento della strada che ha intrapreso nel suo lavoro sul ring, ma che c’è un aspetto in particolare su cui vorrebbe lavorare di più.

Jungle Boy e i promo

“Penso di voler continuare per questa strada”, ha detto Jungle Boy. “In termini di lottato penso di essere migliorato tantissimo rispetto a quando ho iniziato. E gran parte del merito è delle persone con cui ho lavorato, che sono molto più brave di me, è bello vedere gli altri aiutarti a crescere. La cosa che finora ho evitato sono i promo. Odio farli. È una cosa che non ho mai voluto fare e ho provato ad evitarli fino all’ultimo, in qualche modo finora ce l’ho fatta! E ora quando mi tocca farli e mi dicono di salire sul ring e parlare al microfono, mi viene voglia di nascondermi. Non è per niente nelle mie corde. Credo però di stare per arrivare a quel punto in cui mi toccherà mettermi l’anima in pace e mettermici d’impegno sul serio”.

Il sodalizio con Christian

Una cosa per cui la AEW è diventata famosa durante i suoi due anni di attività è il mettere wrestler leggendari accanto a volti nuovi come manager. Renee ha chiesto a Perry se è qualcosa che potrebbe interessargli. “Forse”, ha risposto Jungle Boy. “È figo, perché ora Christian ha in qualche modo preso le redini della cosa e io posso starmene zitto accanto a lui. Per quanto non mi piaccia fare i promo, so che una volta imparato a farli mi sentirò a mio agio, la supererò. Non vedo l’ora di arrivare a quel punto”.

“Guardate cosa faccio sul ring, e basta”

Parte della ragione per cui Jungle Boy non è molto forte nei promo, secondo lui, sarebbe il suo mancato apprezzamento della loro natura esagerata nei toni. Questo fatto, unito al suo carattere tranquillo, non gli rende facile buttarsi in questo aspetto particolare della disciplina. “All’inizio ho cercato proprio di escluderli dal mio personaggio. Volevo che la gente si concentrasse su quello che potevo fare sul ring, anche perché spesso la gente mi chiedeva di parlare di mio padre [Luke Perry], e io dicevo ‘guardate cosa faccio sul ring e basta’. Mi piace il personaggio di Jungle Boy per questo, mi permette di non parlare tanto e lottare. È quello che voglio fare”.

L’imbarazzo di Jack

Perry ha continuato: “E poi c’è anche il fatto che fondamentalmente, sono una persona molto mite. Mi imbarazza molto fare i promo, è una cosa molto esagerata per natura, si fa molto overacting. All’inizio pensavo ‘non ci riuscirei nemmeno se mi pagassero apposta’. Quindi di solito cerco di andare per la strada opposta e starmene tranquillo, ma ultimamente mi sembra di sembrare troppo indifferente, o di passare per uno a cui non importa. Invece è solo che non mi sento a mio agio! Ho parlato con Tony [Khan] in questi giorni e stiamo cercando dei modi per farmici abituare. Vedremo”.