Il turbolento viaggio di Keith Lee dal roster di NXT a Monday Night RAW ha avuto fine recentemente quando la WWE lo ha congedato insieme ad un nutrito gruppo di Superstar che comprende Karrion Kross, Ember Moon, Nia Jax e altre. Poco tempo prima del suo licenziamento, Lee è stato oggetto di un repackaging del personaggio, venendo rinominato Bearcat Lee. Il rebrand è venuto fuori all’improvviso, e ha visto Lee atteggiarsi in maniera più “animalesca” del solito, con tanto di ringhi ed espressioni facciali alquanto selvagge. Ora che è libero dal controllo creativo della WWE, Lee ha ammesso che l’idea non è arrivata da lui.
La smentita di Lee
Dopo che Lee è stato licenziato dalla WWE, i fan sono accorsi in massa sui suoi account social per supplicarlo di firmare con la All Elite Wrestling. In un post su Instagram in cui un fan esortava Lee ad andare in AEW, Lee veniva ritratto nella sua gimmick da Bearcat e uno dei commenti sotto alla foto diceva “tutta la gimmick del Bearcat è stata una sua idea”. Al commento ha risposto Lee stesso, scrivendo “No. Non lo è stata. Lol”.
La WWE e il controllo creativo
Il fatto non sorprenderà troppo i fan della WWE, ormai nota per la sua abitudine di imporre ai propri lottatori e lottatrici delle gimmick spesso di dubbio gusto. La gimmick del Bearcat è perfettamente in sintonia con il trend, e sebbene Lee avrebbe probabilmente avuto più controllo sul suo personaggio in un ipotetico futuro, alla federazione di Stamford piace avere più controllo possibile sui propri personaggi. Per esempio, ci sono voluti diversi mesi prima che il New Day (Big E, Xavier Woods e Kofi Kingston) riuscisse a dare la propria personale interpretazione alla gimmick, trasformando la stable da un trio di predicatori gospel al gruppo di amici inseparabili che conosciamo oggi.