Gli avvenimenti accaduti a Minneapolis riguardanti l’uccisione di George Floyd ad opera di un poliziotto hanno risvegliato la rabbia di un popolo, quello Afro-Americano, che più volte è stato vittima di soprusi e ingiustizie. Molti personaggi illustri hanno abbracciato la causa in modo da sensibilizzare la problematica della disuguaglianza etnica grazie all’hashtag #BlackLivesMatter

Anche il mondo del wrestling ha espresso la sua solidarietà alla causa, in particolare l’NXT North American Champion Keith Lee, che in un lungo post su Instagram ha raccontato la sua brutta esperienza avuta con la polizia.
Vedere di recente colleghi, estranei e amici abbracciare una causa come #BlackLivesMatters è qualcosa che scalda il cuore. Reputo veramente triste il fatto che tutto ciò sia emerso in questa estrema circostanza. E ancora oggi c’è gente che non ha ben compreso la frase. Sono una persona che è stata fermata dalla polizia durante una passeggiata, jogging, o addirittura per aver guardato le stelle la notte (il cielo limpido non è sempre visibile in città). Nonostante queste esperienze non ho mai considerato tutti i poliziotti come gente cattiva, perchè pensieri come questo sono esattamente tanto ottusi quanto il razzismo. In qualità di uomo che sostiene l’umanità, credo che tutte le vite valgano. Veramente. Spesso, sfortunatamente, le persone che usano questo hashtag pensano che solo le vite delle persone di colore valgano davvero. Secondo me, miei cari umani.. i miei amici, la mia famiglia la gente sui social.. desiderano soltanto che valgano ANCHE le vite delle persone di colore. Nient’altro. E’ semplice, ma dice tanto. #BlackLivesMatterToo.

Da questo post è emerso un pensiero profondo che dimostra la caratura morale del texano.