Kevin Nash, intervistato dal sito "The Miami Herald", ha rivelato interessanti retroscena sulla nascita dell'NWO soffermandosi, in particolare, sul ruolo giocato da Hulk Hogan e sulla percezione dell'antieroe nella nostra società:

 

 

"In quel periodo, persino Hulk Hogan, l'idolo delle folle per eccellenza, si accorse che qualcosa stesse cambiando nel mondo del wrestling; infatti, io e Scott Hall, nonostante fossimo heel, eravamo particolarmente apprezzati dal pubblico. Perciò egli prese consapevolezza che quello fosse il momento giusto per sparigliare le carte in tavola. Ovviamente, il momento in cui egli passò dall'altra parte della barricata, fu uno shock per tutti, ma quello tsunami, da solo, permise di mandare avanti la baracca per i successivi tre anni. Pensate, invece, a John Cena: questi non fa altro che portare il scena la maschera del cavaliere senza macchia, ma i tempi sono cambiati; non basta più sventolare la bandiera americana come in passato. Credo che la nostra società sia piena di gente scontenta e arrabbiata e che, per questo motivo, abbia iniziato ad apprezzare gli antieroi, quantomeno dai tempi de "Il Corvo" con Brandon Lee. E, se chiedeste ad un sociologo quali siano le figure più apprezzate nell'attuale immaginario collettivo, essi vi risponderanno che si tratta dei bad guy dall'atteggiamento irriverente e spocchioso ma che, ciononostante, riescono a essere popolari fra la gente, quelli che nel wrestling chiamiamo "tweener". Tornando ad Hulk Hogan, ve ne dico un'altra: quando sente l'odore dei soldi, non ci mette molto a prendere una decisione e, poichè, in quel caso, l'idea di unirsi a me e Scott gli sembrava molto proficua, fece subito quella scelta."

 

Nash ha poi aggiunto qualcosa sulla DX e, in particolare, su Triple H:

 

"Sia l'NWO che la DX hanno annoverato membri della Kliq fra i propri componenti. La DX è ciò che ha realmente forgiato Triple H; fino ad allora era bloccato in quel personaggio del nobile dal sangue blu ma, di lì in poi, ha abbandonato quella figura ed è venuto fuori il vero Paul Levesque. Penso che abbia sfondato perché lui ha realmente un grande senso dello humour ed è un ragazzo molto divertente. E' chiaro che la WWE si sia inspirata all'NWO, ma i membri della DX erano più giovani di noi e, perciò, è venuto fuori qualcosa di più ganzo. E' la conferma che la WWE sia in grado di fare le cose meglio di chiunque altro."

 

Fonte: LordsOfPain.net & ZonaWrestling.net

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.