Kevin Owens e Sami Zayn hanno una lunga storia alle spalle, e tutti sanno di quanto siano amici nella vita, e questo reciproco affetto è stato portato spesso on screen. Ma c’è un aspetto della loro amicizia piuttosto divertente, che ancora non era stato svelato.

Owens, durante un’intervista a ComicBook.com, ha rivelato che ama fare degli scherzi al povero Sami Zayn. Proprio un paio di settimane fa, Owens ha pubblicato un video sulla sua pagina Twitter dove si nascondeva sul sedile posteriore dell’auto di Zayn, nel tentativo di spaventare il suo amico. Sfortunatamenteper lui, Sami lo ha visto ed ha evitato lo scherzo.

KO ha deciso di raccontare un paio di scherzi fatti all’amico, evitando di raccontarne altri che preferisce tenere privati.

“Uno scherzo memorabile fu quando eravamo nella scena indipendente, viaggiavamo insieme, e molte volte guidavamo da Montreal ad Albany, perché i voli da Albany erano più economici se andavamo in California, o cose del genere. Le compagnie di wrestling per le quali lavoravamo ci chiedevano di farlo. Finivamo per guidare tutta la notte. Ci fermavamo nelle aree di sosta, per usare il bagno o altro. Era buio pesto, nel bel mezzo della notte, e non c’era nessuno lì. Per qualche motivo, in uno di quei viaggi, credo che Sami non sia riuscito a raggiungere l’area di sosta. Ha detto, ‘Accosta. Devo andare a fare pipì fuori’. Dico ‘Va bene’. Ci fermiamo, e mentre fa i suoi bisogni noto che è vicino a un mucchio di cespugli, alcuni alberi. Avevo una lattina di Monster in mano, ero vicino alla macchina, nella mia testa pensavo ‘Chissà se posso lanciare questa lattina in modo che finisca per colpire le foglie, fa rumore e spaventarlo’. Questo era il mio piano. L’ho fatto, ed è stato un lancio perfetto. È atterrato esattamente dove doveva atterrare, in modo che non lo vedesse. Era abbastanza vicino a lui che pensò davvero che qualche animale stesse uscendo dai cespugli. Si spaventò davvero. Molto! Una volta capito di cosa si trattasse, perché scoppiai a ridere, era piuttosto sconvolto. Per fortuna, il danno non era poi così grave. Lui era ancora in grado di fare quello che stava facendo senza problemi, e questo mi ha fatto davvero ridere molto”.

“Poi c’è stato un’altra volta, stessa cosa, siamo in una zona di sosta, è notte fonda. Stiamo tornando in macchina , e prima di entrare, mi fermo e dico: ‘Oh, che cos’è?’ E lui ‘Cosa?’ e guardo gli alberi in lontananza. Dico: ‘Guarda, c’è qualcuno lì!’ e lui ‘Dove?’ e io ‘Puoi vedere la sua faccia, ci sta guardando”, e lui mi dice di vederlo. Non appena lo dice, ho solo battuto sul tetto della macchina, e lui si spaventa a morte. Non c’era nessuno. È per lo più cose del genere. Non ha mai avuto la possibilità di rifarsi. Ha provato un paio di volte, ma non è così abile come me.”