La Rumble ha perso ormai la sua magia. Oppure è la WWE a farla sembrare un incontro come tutti gli altri?

Daniel Bryan Vs. Bray Wyatt: 8
Se solo tutti gli opener fossero così… Ritmo, tecnica, intensità: tutti gli ingredienti per un piatto bello saporito, speziato che farebbe vincere ad un qualunque chef una qualunque edizione di Masterchef o dei programmi a lui simili. Andiamo con ordine. L’esito: giusta la vittoria di Bray. Bryan era alle prese con una commozione cerebrale e una sconfitta avrebbe affossato lui e la sua Family. Danielson ha la scusa dell’infortunio, aggravato dalla Sister Abigal sul bordo ring che lo ha messo di fatto ko. L’American Dragon inoltre potrebbe perdere 365 incontri di fila contro Doink The Clown e resterebbe nettamente il più tifato. Mentre a Bray la vittoria serviva come il pane (e con una prestazione così vale doppio) per essere un avversario credibile a Wrestlemania: non so se sarà John Cena il suo avversario (e a quel punto mi aspetto che dietro alla Wyatt Family ci sia qualcuno di leggendario, o che al fianco di Cena si schieri Hulk Hogan), ma è evidente che il “momentum” di Bray sia buono per presenziare da protagonista al ppv più importante dell’anno. Il match prende un bel voto bello tondo per l’interesse che ha suscitato nel pubblico, molto attivo e partecipe (pure troppo visto le trollate a seguire): Bryan over come un piatto di pasticcini assortiti in una stanza piena di obesi famelici a digiuno da settimane, Wyatt “calcolato” alla grande e con qualche momento di apprezzamento per ciò che stava facendo sul ring. E’ evidente che il futuro prossimo sia qui. Quasi quanto il più clamoroso presente, targato American Dragon. Arene così accese di amore sconfinato per un solo wrestler non si vedevano dai tempi di Stone Cold.
Winner: Bray Wyatt

 

Big Show Vs. Brock Lesnar: sv
Di fatto ingiudicabile. Il match vero dura appena 121'’. Giusto il tempo di far tirare un pugno da Big Show a Brock per dare un attimo di suspense ad un duello che, si sapeva, avrebbe avuto un unico esito possibile. Scopo riuscito: Lesnar sempre più macchina da guerra (come se ce ne fosse bisogno, apro una colletta per far pagare a Vince un contratto da lavoratore full-time e i bonus da campione del mondo) e a Big Show riesce quello che gli viene meglio, mandare over gli avversari.
Winner: Brock Lesnar

 

WWE World Heavyweight Championship – John Cena Vs. Randy Orton: 5
“Ditemi cosa sta facendo il pubblico e ti dirò come sta funzionando un feud”. E se l’arena, nell’ordine, acclama Daniel Bryan, l’usurpato del trono di Spade, Kurt Angle, Randy Savage, Chris Jericho e poi inizia ad intonare il più classico dei “boring”, evidentemente la direzione tracciata non è quella giusta. Mancavano solo Macchia Nera, il Commissario Basettoni e la Nonna di Nonna Papera per completare il quadro, prima che altri cori “End this match”, arrivato dopo lo scoccare del 10’ “di gioco”, e “This is Awful”, cantato poco dopo, finiscano l’opera. Assassinando l’orgoglio di Cena e Orton, ovviamente amareggiati per una situazione venutasi a creare non esclusivamente a causa loro. Sia chiaro: i due hanno evidenti colpe. Sono la copia sbiadita di gimmick ormai stantie, trite e ritrite, personaggi che hanno fatto il proprio corso e che hanno frantumato la sacca scrotale a fuori di occupare abusivamente il main event. E i tentativi di rendere i loro match meno uguali ai precedenti risultano vani: questa volta c’è stato lo scambio della trademark move (Orton sa fare una Stf meglio di Cena), poco utilizzato in generale ma non quel qualcosa che cambia il corso degli eventi. L’interferenza della Wyatt serve a giustificare la sconfitta di Superman e confermare le discrepanze tra Orton e l’Authority.
Winner and STILL WWE World Heavyweight Champion: Randy Orton

 

Royal Rumble Match: 4,5

CM Punk (27): Resta tanto sul ring ma si vede poco. Si sapeva sarebbe arrivato in fondo, eppure non lascia segno
Seth Rollins (25): Prova convincente la sua che si dimostra ancora una volta il membro dello Shield più affidabile sul ring
Damien Sandow (1): MITB Jobber
Cody Rhodes (11): E’ iniziato lo split con il fratello che lo elimina: non sono un fan delle faide tra parenti
Kane (2): Il suo ingresso è funzionale solo per portare avanti il feud con Punk
Alexander Rusev (3): Meno legnoso degli altri big man della WWE. Ma ha bisogno di tempo per migliorare
Jack Swagger (6): Inconcludente. La storia della sua carriera
Kofi Kingston (7): Lo si segnala per il solo gesto atletico da urlo
Jimmy Uso (5): Partecipazione assolutamente inutile visto che il fratello entra 200 ore più tardi
Goldust (12): Si nota poco se non per far massa sul ring
Dean Ambrose (26): Sei mesi fa sembrava il più pronto dello Shield, ora sembra quello più indietro. Cerca di fare il furbo e RR lo mangia vivo
Dolph Ziggler (8): Grande pop al suo interno, ma deve essere drammaticamente inviso alla dirigenza
R-Truth (4): Dura da Natale a Santo Stefano
Kevin Nash (9): Avrebbe potuto fare piacere il suo ritorno.. Ma viene dato in pasto a RR in fretta
Roman Reigns (29): Abbiamo una star, parafrasando Hornby. Trattamento HBK per uno che nel giro di 8 mesi sarà campione del mondo. Probabilmente non è ancora pronto ad essere un vero main event, ma con un fisico del genere e il look giusto per far bagnare le signore Vince non si lascerà scappare l’occasione
The Great Khali (10): Per l’amor del Cielo venga rilasciato
Sheamus (28): Rientra a sorpresa e la WWE lo rende subito protagonista: bello avere amicizie in alto, eh?
The Miz (16): Altro wrestler che ormai ha ben poco da dire. E pensare che 4 anni fa era un main eventer che usciva vincitore da WM
Fandango (13): Next
El Torito (14): Ussignur
Antonio Cesaro (24): Turnatelo face e dategli un push: ha tutto per diventare un grande anche in WWE
Luke Harper (23): Meglio del socio Rowan ma non si guadagna la sufficienza
Jey Uso (17): Leggasi il commento per il fratello
John Bradshaw Layfield (15): JBL non aveva mai partecipato alla Rumble: giusto premio
Erick Rowan (18): Arinext
Ryback (19): “Fire me more”
Alberto Del Rio (20): Per oltre due anni ha occupato uno spot non suo. E ora subisce l’ovvio depush del caso: prima vittima di Batista
Batista: Doveva vincere da contratto. Era scritto e così è stato: come al solito dimostra di essere un wrestler mediocre e una persona misera (leggasi post-match)
Big E Langston (21): Comparsata poco nobile per l’IC. Figura barbina
Rey Mysterio (22): Speravano di tamponare l’assenza di Bryan mettendo un wrestler amato da molti: WRONG! Quando esce, un boato. Quando entra solo fischi. Il peggior modo di gestire un ex wrestler.
Commento: Rumble scadente per star power e per l’incapacità di essere ricordata tra qualche anno. Entrate a casaccio, eliminazioni mal gestite solo per dare il mega push a RR (ci sta in chiave WWE) e poco senno logico a legare l’inizio alla fine. Non discuto la scelta di fare vincere Batista, come posso arrivare a non discutere la scelta di non mettere dentro Bryan (se Batista doveva vincere, meglio proteggere l’American Dragon dalla sconfitta): semplicemente è indiscutibile la mediocrità di un match che ormai sembra aver addirittura perso la sua magia. Come se non ci fosse niente più da inventare. Lo stesso premio finale (il match per il titolo a WM) sembra aver perso un po’ di smalto, come la valigetta del MITB: per l’anno prossimo farei in modo di ripetere la situazione che fu in occasione della Rumble 1992. Sarebbe quantomeno una novità per i più giovani.
Winner: Batista

 

PPV: 5
Una delle edizioni peggiori di sempre. Non fosse stato per il gioiellino dell’opener starebbe parlando senza mezzi termini di una boiata pazzesca. Il quadro verso Wrestlemania si delinea sempre più: sarebbe bello però che per una volta almeno la WWE ascoltasse il suo pubblico. Dato per scontato che Daniel Bryan non sarà nel me di WM (né vincerà il titolo), la strategia mi pare chiara: i bookers vogliono fare infuriare il fan medio per poi farlo esplodere con la vittoria del titolo nel primo post WR (quando nella testa di Vince nel me ci può stare anche un “nanetto”). Eppure si rischia di cadere in una trappola: perché un match tra Orton e Batista non lo vuole vedere nessuno. Proprio nessuno. Sarebbe uno scempio. E si va verso un incontro in cui il pubblico inizierà a cantare per Superpippo, Paperoga e la Banda Bassotti. Per cui la WWE ascolti un fesso: faccia vincere il titolo a Brock ad EC e proponga un me con The Beast al suo interno (che si un threeway o un match tra singoli). A meno che non si annunci il ritiro di Undertaker. A quel punto virare d’obbligo Brock sul Dead Man, Ma questo Orton/Batista non s’ha da fare. Né domani, né mai.