Come abbiamo visto durante la scorsa edizione di Royal Rumble, Kofi Kingston è stato protagonista di un botch durante il Royal Rumble Match maschile. Prima di poter provare un salto springboard dalla zona dell’apron ring, Kofi è stato spinto e ha tentato di evitare l’eliminazione lanciandosi sulla barricata. Tuttavia, i suoi piedi hanno toccato terra e l’atleta è stato di fatto eliminato dal match. Il momento ha scatenato le reazioni deluse di tantissimi fan, e per questo Kofi si è recato sulle proprie piattaforme social per rispondere alle critiche.

Il discorso di Kofi

Su Instagram, Kofi scrive: “Negli ultimi giorni nei social media, ho ricevuto molti messaggi che mi dicevano ‘come ti viene in mente di pensare che sia possibile?’ e ‘perché mai dovresti provarci?’. La risposta a queste domande è semplice: per il potenziale risultato. Cosa succede quando qualcuno riesce nel superare un ostacolo che viene definito impossibile? Il senso di soddisfazione che si prova quando riesci a fare qualcosa contro ogni probabilità di successo, è estasiante. Le domande della gente poi cambiano in ‘come diavolo ci sei riuscito?!’ e ‘non avrei mai pensato che fosse possibile’, ma come abbiamo visto, questa volta non era destino“.

Il fallimento come ricompensa

Kofi continua: “Tuttavia, anche nel fallimento c’è una ricompensa; una che potrebbe valere anche più del successo. Quella ricompensa è la crescita. La forza vera. Il fallimento ti costringe a guardarti dentro e ad imparare a conoscerti. Ti intristisci e ci piangi sopra? Ti nascondi, e ti addolori per te stesso? Forse, per un po’. Penso sia naturale. Ma poi usi queste emozioni come dei catalizzatori per spingere te stesso più avanti, e guidarti verso la versione migliore di te“.

Chi non rischia, non vince

I castelli del successo sono costruiti sulle fondamenta del fallimento…” ha detto Kofi. “In ogni caso, questa non è una richiesta di messaggi compassionevoli o cose del genere lol. È solo che ho visto quest’occasione come un’opportunità per incoraggiare le persone che si sentono in dubbio sul tentare qualcosa per via dei rischi, o per paura di fallire. Buttatevi, provateci anche se sapete che è rischioso. Nel mio caso, ogni rischio si è avverato: infortuni, il peso dell’aver deluso qualcuno disattendendo letteralmente le loro aspettative, il rischio di venire deriso e preso in giro per aver deciso di tentare l’impossibile. Se mi fosse data la possibilità di tornare indietro, non cambierei nulla. Chi non risica non rosica. Chi non rischia, non vince. Chi dorme, non piglia pesci. E tutti gli altri proverbi… Molte ricompense arrivano a chi si spinge oltre i limiti“.