Ysmsc ha voglia di parlare, parlare del tempo che passa.

Uh oh.

Esistono argomenti di cui sembra impossibile parlare senza finire col discutere pesantemente, per non dire con un sano litigio. Come la politica ad esempio, o la religione, basti rimembrare la ormai celebre news sul tweet di CM Punk riguardo il Papa, 600 (o 700 addirittura?) e passa commenti di tutti i tipi.

Anche i fan di wrestling hanno i loro argomenti scottanti, quelli dove impari a muoverti con le pinze. Come Chris Benoit.

Proprio per questo, forse perché non mi sento ancora pronta ad affrontare appieno un simile argomento, non voglio strettamente parlare della vicenda Benoit, non solo di lui almeno.

Qualche settimana fa, prima del match per l'unificazione dei due titoli principali della WWE, sono andati in onda, come di consueto, i promo che riassumevano la rivalità in corso, quella tra John Cena e Randy Orton, sulle loro carriere così simili, quasi speculari, dall'esordio sino al main event. E proprio in uno di questi promo è stato mostrato Randy che vince per la prima volta il (fu) World Heavyweight Championship, più precisamente, è stato mostrato Randy che schiena Benoit, di cui si vede chiaramente una gamba. Molti non si sono lasciati sfuggire questo particolare, forse perché la WWE è sempre stata attenta a non mostrarne neanche una ciocca di capelli o la punta di un dito, qualunque dvd, promo o raccolta pubblicizzassero. Insomma, su instagram, postando foto come al solito, mi sono imbattuta nel suddetto frame, con la didascalia di colui che l'aveva pubblicato: “did you see it?” L'avete visto?

E sotto, il primo commento: “see what?”, visto cosa?

Ovviamente ho appurato che non si trattasse di un commento scherzoso, l'utente in questione non aveva davvero la vaga idea di “cosa” avrebbe dovuto vedere in Randy che solleva quella gamba. Non lo sapeva.

Ecco, mi è venuta voglia di parlarvene, ovviamente non solo di questo. Ancora sto cercando di capire cosa mi abbia particolarmente colpito di quella conversazione, in un primo momento mi sono lasciata prendere da un amaro umorismo, immaginandomi la faccia compiaciuta che Vince McMahon avrebbe fatto alla vista di una simile ignoranza (“ignorante nel senso che ignora”, cit.). Dobbiamo prepararci a questo?

Chris Benoit è morto nel 2007, questo vuol dire che qualsiasi fan di wrestling sotto i sei anni (presumo esistano) ha il 99% di possibilità di non aver mai sentito parlare di lui, la percentuale resta altissima se si considerano tutti i bambini ed i ragazzini fino ai 12, 13, anche 14 anni, che erano troppo piccoli per ricordarsi di chi calcava i ring quando loro erano in fasce e non si sono ancora presi la briga di imparare la storia del wrestling prima del loro arrivo

In effetti non è mica d'obbligo, moltissimi fan (non mi sbilancio in una percentuale) conoscono la storia del wrestling dal momento in cui hanno cominciato a seguirlo, hanno alcune nozioni dei wrestler del passato più famosi, magari durante l'apparizione di Bret Hart nella puntata numero 1000 di Raw sono andati a rivedersi alcuni PPV degli anni 90, magari conoscono l'Era Attitude perché con le apparizioni di Stone Cold e The Rock in WWE gli è venuta voglia di informarsi su quel periodo di cui non possono avere dei ricordi veri e propri, ma in generale sono più ferrati riguardo gli avvenimenti che hanno vissuto in prima persona, è normale, è umano, non fanno parte di quel gruppo di fan (che io considero meno numeroso, ma spero di venire smentita) che una volta appassionatisi di wrestling ne sono rimasti talmente affascinati dal voler imparare la storia degli anni 90, 80, 70, quelli che se gli parli di Lex Luger non ti guardano come se avessi sbagliato a pronunciare il nome di Lex Luthor, per dire.

Tutta questa gigantesca premessa serve a rendersi conto che Chris Benoit può essere conosciuto solo da chi ha avuto l'occasione di seguirlo in tv, da chi ha voluto conoscere un po' di storia del wrestling e/o da chi, magari, aprendo la pagina di Wikipedia di Randy Orton si è trovato questo nome davanti. Come è capitato a me del resto, non con Benoit, ma di molti altri wrestler, passati e presenti, sono venuta a conoscenza quando, rileggendomi per caso la pagina di Undertaker, per cercare cosa mi fossi persa nei miei “6 anni di buio”, mi sono ritrovata una quantità di nomi mai visti né conosciuti, quella sensazione di “e questo chi è?” non se n'è ancora andata nonostante sia qui con voi ormai da più di un anno, continuo a ritrovarmi nomi di cui non ho idea e per questa mancanza probabilmente qualche fan un po' più grande di me mi considererebbe pazza, indegna di definirmi appassionata di wrestling se al pronunciare il nome di un wrestler degli anni 80 assumo l'espressione di chi ha appena subito una lobotomia.

Mi sono chiesta come reagirebbe un ignorante (“ignorante nel senso che ignora” 2° cit.) se gli parlassi di Chris Benoit. Mi sono quasi sempre confrontata con persone cresciute col ricordo del canadese, quelli che lo amavano, quelli che al momento della sua morte hanno versato lacrime e che poi hanno dovuto fare i conti con la realtà, che il loro idolo aveva ucciso la moglie e il figlio e poi si era suicidato. Alcuni non riescono più ad amare Benoit ripensando a quello che ha fatto, altri trovano giusto distinguere la vita privata dalla vita professionale di Chris, altri ancora credono che Benoit non sia realmente un killer ma che in realtà lui e la sua famiglia siano stati uccisi; più o meno tutti concordano sul fatto che la WWE abbia sbagliato a voler cancellare così drasticamente Benoit dalla memoria dei suoi spettatori, qualcuno pensa alle difficoltà che sarebbero potute sorgere se invece questa scelta non fosse stata fatta. Io mi colloco a metà, in quanto sapevo chi era Benoit, ma avevo ormai smesso di seguire il wrestling da più di un anno (dopo la morte di Eddie Guerrero) e già la mia mente di dodicenne stava rimpiazzando i ricordi del wrestling commentato da Valenti e Recalcati con qualche altra passione. Quando poi SmackDown smise di essere trasmesso in chiaro per me fu oblio totale. Quel che posso dire, per esperienza personale, è che mi fa strano, un po' come quando mi rivedo “Una pallottola spuntata” e vedo O. J. Simpson e ripenso alle accuse fattegli per l'omicidio della moglie, mi pervade una sensazione strana, simile a ciò che provo quando mi riguardo ad esempio la Royal Rumble del 2007 (indovinate perché proprio quella) ed entra Benoit col numero 17. Mi pervade, insomma, la sensazione di chi non riesce totalmente a dimenticarsi chi quel personaggio è nella realtà.

Sicuramente le cose vanno peggio per coloro che con Benoit ci sono nati e cresciuti, quelli che non possono far finta di niente, che non riescono a dimenticare tutte le emozioni che quel wrestler gli ha regalato.

E poi ci sono loro, i più giovani, o i più inesperti, quelli che vivranno Benoit come un qualcosa di lontano, di estraneo al loro mondo. Certe volte mi capita di partecipare a delle “challenge” mensili, sapete, quelle classifiche in cui il primo giorno del mese degli indicare il tuo wrestler preferito, il secondo la tua divas preferita, il quarto il wrestler che odi, l'undicesimo la miglior faida della storia, il diciottesimo il peggior match nella storia di WrestleMania e così via. E puntualmente la maggior parte dei partecipanti vota personaggi o faide vicini a loro, che conosce, che ama, magari per loro la miglior faida della storia della WWE è Daniel Bryan contro l'Authority o CM Punk vs John Cena, forse perché le faide del passato non le hanno vissute e anche se si prendessero la briga di andarle a riscoprire non raggiungerebbero le emozioni che hanno provato nel vedere le faide del “loro” tempo in diretta.

Arriverà un giorno in cui il mio caro Undertaker sarà considerato uno di quelli del passato, smetterà di apparire quell'unica volta all'anno o poco più e diventerà una leggenda in pensione, come merita di essere, tra un paio di decadi incontrerò tanti ragazzi che non riusciranno a comprendere appieno quanto sia stato grande, perché appartenente ad un passato ormai troppo diverso, in fondo possiamo dire che il wrestling degli anni 80 (parlando di WWE diciamo) sia uguale a quello dei primi del 2000? E chi può dire che tra 20 anni ancora non ci troveremo in un mondo (del wrestling) completamente diverso?

E allora chissà come questa nuova generazione di fan considererà Chris Benoit, se pian piano questa ferita ancora “fresca” in tutti noi non comincerà a rimarginarsi e non saremo in grado di parlarne con più tranquillità, chissà che qualcosa non venga cambiato proprio da quelli che gente come Benoit non l'avranno mai sentita nominare.

Su uno dei libri che, grazie al cielo, ho da poco terminato di studiare, c'era una frase che mi ha particolarmente colpito: le rivoluzioni non vengono mai concluse dalla generazione che le ha incominciate.

Staremo a vedere.

Buon anno a tutti, da Ysmsc.