Kurt Angle approdò in TNA nel 2006, dopo aver “servito” la WWE per quasi sette anni in cui ha conquistato tutto ed ha regalato numerosi match a 5 stelle al pubblico di tutto il mondo. Allora, l’arrivo alla corte dei Jarrett dell’eroe olimpico, unito anche a quello del Team 3D, Christian Cage, Booker T e Mick Foley, diede un impulso alla crescita della federazione tanto da divenire la maggiore competitor della WWE. Non fa stupore quindi il fatto che Angle fu subito inserito nelle storyline di punta, e usato come volto della compagnia almeno fino al 2012. Quell’anno infatti, vuoi per un cambio ai piani alti della dirigenza, vuoi per degli acquisti rivelatisi controproducenti, vuoi per delle scelte poco azzeccate della compagnia, si rivelò un vero e proprio “annus Horribilis” per il lottatore di Pittsburgh, per via delle innumerevoli sconfitte patite e di periodi di inattività eccessivamente lunghi.
È tempo per i giovani
Nel suo podcast “The Kurt Angle show”, il Wrestler ha specificato a riguardo che: “Con l’arrivo di Hogan, Flair e Bischoff, persone con le quali non ho avuto problemi, fu deciso che era giunto il tempo per i giovani. C’erano volte in cui addirittura io non venivo inserito negli show. Addirittura non avevo neppure parti pre-registrate, promo o alcun match. Non ero per nulla inserito negli show e fu lì che i iniziai a perdere qualche colpo”. Kurt Angle ha poi chiarito che non ha mai avuto problemi nel cedere il passo ai giovani talenti, ma secondo lui c’era uno sperpero di denaro nel non far vincere i lottatori della compagnia che venivano pagati di più. Inoltre, secondo lui, la compagnia voleva metterlo da parte nel 2012, e che secondo lui è ironico che tanto lui, quanto Samoa Joe, dopo la loro storica rivalità nel 2006-2008,hanno iniziato ad occupare posti sempre più bassi nella card.