Oh it’s true! It’s Damn True! Questa volta lo hai detto davvero senza essere interrotto, ti ritirerai dal ring, e lo hai detto nella città che ti da dato i natali, lì dove hai portato la medaglia d’oro e dove e dove lo status di eroe non te lo leverà mai nessuno.

Non è facile per un fan che tanto ti ha acclamato e tanto ti ha difeso durante le tue scelte di vita, dal trasferimento in altre federazioni dove hanno scelto di far brillare la tua stella perché diciamcelo, in WWE avevi già creato la storia e farti ricominciare in un altro modo in un’altra casa sarebbe stato stupido. Rimarranno impressi nella memoria grandi match e grandi promo, perché tu anche con il microfono in mano eri uno dei migliori, nonostante le tua gesta sul ring erano impressionanti sapevi fare anche quello.  Probabilmente se il carisma di Brock Lesnar in quegli anni è cresciuto è stato grazie a te, e a te è toccato perdere per fargli vincere il WWE Championship nel main event di Wrestlemania XIX.

L’amore per la lotta Greco-Romana non ti abbandonò mai, tanto da riconsiderare l’idea di partecipare ai Giochi Olimpici di Atene nel 2004, perché probabilmente la gloria del Wrestling è favolosa, ma la gloria olimpica per un’altra volta ancora è un qualcosa che può capire soltanto chi le Olimpiadi le ha giocate. Quella medaglia l’hai pure messa in palio, e fa ridere che sia stato scelto uno come Eugene per portartela via in uno dei Kurt Angle Invitational più belli di sempre.

Decidesti che forse era arrivato il momento di prendere una pausa per i costanti problemi al collo che ti affliggevano da quando praticavi lotta libera, oppure la frattura più grande da risanare era quella tra le mura domestiche, perché la vita da Superstar WWE comporta questo, stare lontano da casa e non vedere i figli nascere e crescere. Passò poco e debuttasti in NJPW con stupore di tutti dove anche un altro ex-WWE era approdato regalando al pubblico nipponico match sensazionali contro Brock Lesnar.

Ma non è bastato, sei tornato negli States, la TNA è diventata la tua casa, per 10 lunghi anni hai vinto e stravinto tutto, lasciando l’amaro in bocca a fan come me che data la difficoltà nel suolo italiano di vedere altre federazioni, rimanevano a secco delle tue performance al microfono e soprattutto nel ring.

Gli anni passano per tutti, il wrestling lottato è una prestazione fisica costante dove non ci può fermare per nessun motivo al mondo, tu con testa alta sei tornato in WWE dove il ruolo di GM sembrava calzarti a pennello se non fosse stato per le scelte della stessa federazione sulle varie storyline. Sei tornato sul ring qualche volta, ma non era più come prima.

Il tuo ultimo incontro in Televisione lo hai fatto nella tua città natale e non ti nego che la lacrimuccia mi è scesa, vedere Apollo Crews che per ricevere i tuoi magici Suplex letteralmente saltava per aiutarti mi ha fatto male, perché tu quella manovra insieme a Chris Benoit l’hai resa grande e bellissima da vedere. Mi ha fatto commuovere il vedere un ‘’uomo’’ dire basta, sono arrivato.

Mi mancherà vederti rosso come un pomodoro mentre cerchi di spezzare le caviglie degli avversari, che ti levi la canotta per connettere l’Angle Slam, mi farà sempre sorridere il ricordo dell’idrante con il latte, mi mancherà vederti nel backstage con Brock, storyline che mi ha fatto innamorare del Wrestler Kurt Angle. Meriteresti John Cena a Wrestlemania, si proprio lui che hai inizializzato in WWE per concludere una carriera favolosa, vittoriosa e faticosa.

Perché questa volta purtroppo, è vero, è dannatamente vero.