"Idioti! Quelli della TNA sono degli idioti, inetti, supportati da una tv italiana altrettanto idiota che gonfia i suoi ascolti per far passare una bugia come verità. Idioti! Devono morire presto!"

No, non sono impazzito tutto in una volta. Capisco che Bound For Glory e la sua costruzione e il suo esito siano stati molto insoddisfacenti ma non ho nulla da imputare alla TNA, e se volete proprio saperlo non mi interessa nemmeno come sia andato il ppv. Mi interessa invece l'acrimonia che si è scatenata sul web da parte di mark della WWE, sempre in attesa come falchi che la TNA faccia un passo falso per scoperchiare tutto il loro odio verso una promotion che ha avuto l'ardire di voler competere con la loro beneamata. Lo chiamo odio poiché sì, si può sfottere la TNA per quanto successo recentemente ma non essere aggressivi nei suoi confronti né segnalare con perizia e godimento e acrimonia repressa ogni singolo errore. Insomma, c'è chi sfoga i problemi di una settimana buttando bombe carta allo stadio, e chi lanciando bombe carta verbali nel web.

Cosa viene imputato alla TNA (e a Nuvolari) prima, durante e dopo Bound For Glory? Tre punti: minutaggi scarsi, poca affluenza per il ppv, troppa (falsa) affluenza per la Hall Of Fame.

Partiamo dal primo punto: lungi da me farvi la lista di tutti quelli che mancavano dato che gli altri siti italiani hanno scritto praticamente tutti le stesse cose in fotocopia, e alla lunga hanno stancato. Sappiamo che la TNA si è disinteressata in buona parte dell'evento, ha mandato quelli che avevano voglia di e potevano andarci, e così abbiamo assistito ad un nuovo one night only. Punto.

Gli atleti presenti erano in buona parte midcarder,quando lowcarder: i minutaggi bassi sono normali, nessuno poteva permettersi di più, neanche dal punto di vista della qualità. Molti si aspettavano tanto dal match per l'X Division, ma in realtà non c'era nessuna attesa: Samoa Joe è un atleta in declino continuo che ha smesso di dare il meglio parecchio tempo fa, Hayashi idem, Low-Ki non è mai stato a suo agio nei match a tre e non poteva certamente salvare la baracca. Gli altri incontri hanno viaggiato tra il mediocre e il sufficiente, cosa che è già di per sé una vittoria.

Scarsa affluenza allo show? La TNA ha un mercato scarso in Giappone, e se non ti presenti con qualche top, la paghi. E paghi fare ppv con una promotion che non conta nulla e vive di vecchi stronzi, come segnalato dal nostro perfetto Marco Giannelli nella review, che si sarebbero dovuti ritirare almeno dieci anni fa. Bound For Glory è stato un ppv della Wrestle-1 con numeri della Wrestle-1. Numeri tristi? Per quel che è stato proposto, sono numeri fin troppo alti. Per questo la TNA ha gridato alla vittoria quando li ha letti: non si potevano aspettare più di 1500 spettatori, che è già un miracolo.

Nuvolari domenica ha poi segnalato che una folla di persone ha atteso la premiazione del Team 3D (si parlava di 200/300 persone compresi membri delle due promotion). Un punto: è avvenuta in un albergo, in una sorta di sala ristorante. Io per lavoro faccio il giornalista sportivo, e se 200 o 300 persone si presentano in un albergo, si parla di folla. Provate voi a stare così numerosi in un albergo. E' una bugia che si tratti di una folla? No. Semplicemente è qualcosa di diverso dalla solita Hall Of Fame della WWE dove di certo però non sono presenti migliaia di persone e per giunta tutte fans.

Questi le tre accuse. Nulla sull'incoerenza della card con una Velvet Sky promossa a contendente per il titolo ad  cazzum dopo che giusto quattro giorni prima Madison Rayne aveva vinto un match per poter poi sfidare Havok per il titolo. O che dire della decisione di fare un ppv in un mercato dove la TNA non è praticamente presente quando sbaraglia la concorrenza in Gran Bretagna e ha in essere il British Boot Camp con un nugolo di atleti da 15 minuti ciascuno? In Inghilterra si sarebbero potuti permettere anche qualche big in più. L'errore dove sta? Nella voglia della TNA di voler sfidare la GFW di Jarrett senza che questa abbia emesso alcun gemito. Solo che la GFW si affida alla NJPW, non alla prima puttanella che trova per strada.

Queste le accuse. Però nulla da dire sulla WWE che tutto fa e tutto si può permettere. Ad esempio di rilasciare l'unico ring announcer decente da quindici anni a questa parte dopo che questi ha reagito ad un ennesimo episodio di bullismo verbale da parte di Michael Cole – che da qualche tempo ha imparato il sarcasmo repubblicano dei McMahons e lo mette in pratica certo che nessuno gli torcerà un capello. Per lo stesso motivo (e per una sana paura di vedersi scavalcato), Cole è riuscito a far rilasciare Matthews poco tempo fa. Così, a seguire quanto subìto da Del Rio e Rodriguez e tanti altri, la WWE continua ad essere incoerente nella coerenza: fanno tante belle campagne di facciata ma poi si macchiano dei torti che quelle campagne cercano di contrastare.

E che dire di coloro (gli stessi che hanno insultato la TNA) che erano tanto esaltati per l'eventuale ritorno di Kurt Angle in WWE e dopo un giorno, quando l'eroe olimpico ha rifiutato la proposta di Triple H, lo hanno bersagliato come fosse un lowcarder qualunque della storia del wrestling? Gli stessi che minimizzano l'ennesimo Cena vs Orton con l'assunto che fa guadagnare soldi, quando l'unica cosa che fa guadagnare è la via del bagno per una bella pisciata o del letto qualora dovesse essere il main event. Che versione è questa? La 15.345? Quante volte li abbiamo visti contro e quante volte dovremmo sorbirceli? Ormai non interessa più a nessuno né chi vince né chi perde. Come gli incroci continui alla nausea, tra Raw e Smackdown, tra Cena e Ambrose da una parte e Orton, Rollins e Kane dall'altra.

Ma l'importante è minimizzare, la WWE può fare tutto, no?. Questi cari ragazzi del web dopo tutto rimangono coerenti alla casa madre. Ma incoerenti per tutto il resto.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.