Si susseguono da settimane le notizie secondo cui il backstage della All Elite Wrestling non è più l’eldorado che era fino a poco tempo fa. In particolare per gli atteggiamenti di Tony Khan che, presa in mano la gestione di tutto il progetto, sta provando a diventare un novello Vince McMahon senza averne effettivamente né le capacità e né l’autorevolezza. In passato Cody, Omega e i Bucks facevano da ponte d’equilibrio, oggi quel ponte non esiste più.

E le superstar ex WWE stanno facendo intendere di poter essere più grandi della AEW. Soprattutto ora che l’addio di Vince McMahon dall’altra parte ha aperto nuove vie d’uscita, svuotando la compagnia di Khan dall’essere l’unica alternativa presente sul mercato. I mugugni di Miro, di Andrade, degli FTR qualche tempo fa, di Punk ultimamente, fanno intendere che la situazione si sta surriscaldando.

Quando la bolla si avvicinerà ad esplodere, gli ex WWE andranno via. Sentiranno l’eco della sirena di Stamford e sapranno riprendere lo spazio che credono di meritare altrove. Il rischio? Che la AEW finisca come l’ultima Ring Of Honor con l’addio del gruppo Elite: ovvero a veder svuotato di importanza il main event e l’uppercarding, senza la possibilità di aver in mano dei successori pronti.

Ecco perché Tony Khan, oltre a smussare e ridurre la sua megalomania, deve iniziare a coccolare maggiormente i suoi giovani, i suoi pillars, i suoi talenti. Deve farli crescere più velocemente. È chiaro che la ricerca degli ascolti e dei risultati per garantirsi il rinnovo con la Warner impongano i grandi nomi. Ma nel lungo periodo rischiano di rimanere solo macerie.

Dunque dentro MJF, Jungle Boy, Darby Allin, Daniel Garcia, Wheeler Yuta, Wardlow, Swerve Strickland, Sammy Guevara, Brody King, e tutti gli altri nomi che guardano al futuro più che al presente. Altrimenti, a furia di star dietro agli atteggiamenti da primadonna delle troppe superstar presenti nel roster, il crollo sarà lì a certificare un rimpianto.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.