Bryan Danielson goes to All In. Si conferma particolarmente ghiotto di tornei (in precedenza fece suo l’Eliminator e arrivò in finale nel Grand Slam), e interessato a vincere quel titolo mondiale che fin qui è stato una chimera. Dopo tutto aveva dichiarato un mese fa di riporre tutte le sue fiches su questa competizione in modo da garantirsi una opportunità d’oro per avvicinarsi alla cintura. Che è in mano a Swerve Strickland, finora protagonista di un regno di altissimo profilo e grandi difese.

Qualcuno ha lamentato la sconfitta di Hangman Page. E’ vero, era previsto vincesse, almeno nelle idee di tutti. Era ritornato per distruggere tutti e magari finire la storia con Swerve, vincendo finalmente il feud che hanno iniziato tanto tempo fa. Ma questa sconfitta rimescola ulteriormente le carte in tavola. Perché il cowboy non voleva ritornare nell’Elite ma è stato obbligato ad associarvici ancora una volta per poter mettere le mani sul campione.

Un triple threat a All In? Per alcuni non va bene. Ma non va bene neppure Swerve vs Danielson. Perché sarebbe face vs face, nonostante Bryan abbia agito fin qui da tweener di convenienza, passando da heel a face (e viceversa) a seconda di ciò che gli conveniva (appunto). Ma se anche fosse così, l’inserimento di Page andrebbe a riequilibrare la situazione. I tre, infatti, sono collegati tra loro da diverse storie che si sono ripetute nel tempo, e i presupposti per costruire poco più di un mese di narrazione.

Intanto Page deve vincere il Blood & Guts. Qualcuno consiglia un finale molto “strong” per consentirgli di far cedere Strickland e quindi conquistarsi – anche col beneplacito dei Bucks – la title shot tanto agognata. Quindi lì partirebbe la sfida a tre. Con tutti e tre che avrebbero le stesse chances di vincere e di perdere.

Se Swerve perdesse, non succederebbe nulla. Lo status è alto. Ha una storia parallela in atto con l’Elite. C’è un MJF con cui avviare un feud. Ci sono diversi attori con cui confrontarsi. Se Danielson perdesse, non succederebbe nulla. Anzi continuerebbe la sua “losing streak” nei momenti più importanti, proseguendo così la storia portata avanti nell’ultimo anno. Se Page perdesse, non succederebbe nulla. Può proseguire il discorso con l’Elite, magari distaccandosene definitivamente dopo anni di assoggettamento. Attendendo il ritorno di Omega per ricomporre il team e sfidare i Bucks da un altro punto di vista.

Se Swerve vincesse, non ci sarebbe nulla di male. Il suo regno proseguirebbe come un treno, con una nuova grossa difesa. In attesa magari di MJF come sfidante. Se Danielson vincesse, non ci sarebbe nulla di male. Anzi coronerebbe un sogno prima di concludere definitivamente la carriera da full time a WrestleDream. Se Page vincesse, non ci sarebbe nulla di male. Potrebbe iniziare un nuovo regno, aggiungendo una cintura in più al palmares bello gonfio dell’Elite.

La soluzione è dunque win-win-win. Si spera che la AEW non sbagli il percorso. Ma ultimamente di errori ne sta facendo veramente pochi.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.