Quel 29 Settembre all’Arena Mexico deve essere stato, per Stephanie Vaquer, la vera fine di un incubo e l’inizio della sua vera rinascita.
Per Stephanie il 2023 era iniziato nel peggiore dei modi: se sul ring i risultati erano stati tutto sommato buoni, sul fronte privato per La Primera era un incubo e un abisso.
La relazione con El Cuatrero, membro della N.G.D in AAA, si rìera rivelata una discesa negli orrori di violenze, maltrattamenti e abusi domestici, arrivati al culmine con un tentativo di omicidio.
Nel marzo di quest’anno Vaquer ha finalmente trovato, dopo quell’ultimo gesto, il coraggio di denunciare il compagno e gli abusi e violenze subite, che hanno portato all’arresto di Cuatrero.
Una denuncia che ha aperto anche ad altre lottatrici e partner – tra cui anche ex-partner di Cuatrero – a prendere coraggio e denunciare abusi e violenze nella Lucha Libre, che ha avuto conseguenze positive, portando alla ribalta la situazione in Messico delle lottatrici, amate dal pubblico ma spesso bistrattate e ostracizzate dai colleghi maschi.
Da lì, dopo una pausa per riprendersi, Vaquer è diventata fra le protagoniste della CMLL, fino alla doppietta di titoli centrata nel mese scorso.
Prima in coppia con la veterana Zeuxis i neonati CMLL World Tag Team Title femminili, appena istituiti, diventando le prime a vestire tali titoli; poi, quando Princesa Sugehit ha reso vacante il CMLL World Womens Title, che deteneva da oltre 1000 giorni, Vaquer ha avuto l’occasione di contendersi la vittoria della cintura con La Catalina.
Ed è arrivata anche quella vittoria e quella cintura, una cintura con una storia decennale, con nomi leggendari come Bull Nakano, Lady Apache, Marcela e Syuri, che ora vede inciso il suo nome su quella stessa cintura.
Una cintura che inizia un nuovo capitolo della vita di Stephanie, un nuovo inizio, una rinascita e la fine di una storia terribile di abusi, violenza e soprusi, che poteva – come purtroppo ogni giorno la cronaca ci ricorda – un finale tragico e amaro, ma che invece ha avuto un lieto fine.
E un nuovo, auguriamo, sereno e brillante inizio, dove La Primera potrà dimostrare che quei titoli e quelle vittorie sono meritate e sudate e non frutto del caso.
Alla fine, ha vinto Stephanie.
Enrico Bertelli “Taigermen”