Con l’annuncio di Supercard of Honor avevo gioito, pensavo che il roster che la Ring of Honor aveva era giusto per loro, lottatori giusti nelle categorie giuste e tanti incontri interessanti che potevano esserci. Lo show arriva dopo una pausa che sembrava mettere l’ultimo chiodo alla bara, con un nuovo proprietario, grandi ritorni, e i titoli dati alle persone giuste. Tutto sembrava andare verso il meglio, se non che da quel momento in poi c’è stato un quasi vuoto.
I titoli vengono difesi, appaiono nei programmi AEW, ottengono visibilità, ma non c’è nessun programma attorno a loro, e sembra quasi che quei titoli non abbiano peso, che tra l’essere un lottatore della ROH o della AEW non ci sia alcuna differenza, quasi come se stessimo parlando di main roster e NXT nella WWE. C’è Samoa Joe che ha una sua faida in itere, ma il suo TV Title non ha peso all’interno della storia raccontata, se quel titolo fosse o meno alla vita di Joe non cambierebbe nulla. Wheeler Yuta è il PURE Champion, avere quel titolo alla vita ha senso per il suo personaggio? Assolutamente si, ma quanto valore ha il suo regno se non c’è nessun assalto?
C’è poi un’ultima incognita, ed è qualcosa che solo il tempo ci rivelerà, ed è quello che avviene ad IMPACT. Un gruppo di lottatori arriva nella compagnia, semina il panico in nome della loro provenienza, e continuano a dominare. Ma se i rapporti tra AEW e Impact sono finiti, dove finirà questa storia? Perché non c’è nessuna menzione da parte degli altri lottatori del roster di quanto avviene lì?
Dov’è davvero la Ring of Honor? È viva? È solo un bel ricordo che stiamo ancora vivendo? Chissà…