Parliamo oggi di Sheamus: il tag team con Cesaro gli risolleverà la carriera?
Il caso di Sheamus è particolare. Ha fisico, sul ring è un buon brawler e la sua pelle pallida unita al rosso dei capelli lo ha sempre reso riconoscibile a occhio rispetto alla totalità del roster. Nel corso della sua carriera ha vinto un po’ di tutto, tra titoli minori, mondiali, money in the bank, king of the ring, royal rumble ecc… Ma il palmares di tutto rispetto non è bastato per lanciare definitivamente la sua carriera.
Nel suo percorso da face era diventato anonimo a dir poco, passando da una faida all’altro senza lasciar il benché minimo ricordo. Il passaggio a heel è stata una naturale conseguenza, anche se a conti fatti il transito tra i cattivi non ha portato l’attesa svolta. Le premesse erano anche buone, con la sua crociata personale contro gli underdog, ma con il successivo passaggio nella sfigatissima League of Nations si è arenato nuovamente.
L’incontro fortuito è stato quello con Cesaro, altro wrestler in cerca di una via. Così l’uno contro l’altro puntando sulla loro buona chimica sul ring hanno riacceso un po’ di entusiasmo verso i loro nomi, mettendoli poi in tag-team hanno fatto la mossa giusta, passando da un face in coppia con un heel, a due face, a due heel tutto in modo coerente.
La domanda che ora vi faccio è: quando prima o poi il tag team tra l’irlandese e lo svizzero avrà termine Sheamus sarà in grado di dire ancora la sua in singolo o ripiomberà nello “sticazzismo”?
Dei due è quello che più mi preoccupa, perché Cesaro nonostante una gestione scellerata ha conservato sempre una buona fan base che non aspetta altro che vederlo scalare le gerarchie verso il main event. L’irlandese non gode dello stesso trattamento, inoltre dal nuovo taglio da moicano in poi si è attirato dietro il coretto “you look stupid” che difficilmente si scollerà di dosso.
Oltre a questo discorso c’è quello dei volti nuovi. La gente ha voglia di vedere con il titolo da campione WWE alla vita wrestler a cui non è ancora capitato, come Nakamura, Strowman, Samoa Joe, Zayn, Roode o lo stesso Cesaro; Sheamus ha già vinto tutto, un suo regno da campione del mondo non sarebbe quella ventata d’aria fresca che tanto si attende.
I wrestler che ho citato non sono di primissimo pelo, come lo stesso irlandese, ma in ottica dei fan WWE-centrici sarebbero una novità assoluta in certe posizioni delle card, cosa che per Sheamus non può più essere.
Credo che una volta terminata questa parentesi Sheamus potrà ancora dire la sua tra Raw e Smackdown, ma non con ruoli di primissimo piano. Sul ring picchia duro e in generale mi piacciono i suoi incontri, potrà essere un ottimo trampolino di lancio per tanti atleti che vogliono affacciarsi alle zone più alte. Meglio lui piuttosto che tanti jobber da due soldi, dato che per fisico, palmares e bravura sul ring rimane su un livello più alto. E’ brutto il termine, ma quello del jobber di lusso può essere un ruolo giusto per lui. Se leggesse queste mie parole mi rifilerebbe un Brogue Kick in due secondi, ma spero che d’italiano conosca solo la Sampdoria di cui è fan e nessuno si azzardi a tradurgli il mio articolo.
E voi cosa ne pensate di Sheamus? A differenza mia credete che l’esperienza di Sheamus possa risollevargli la carriera tornando un giorno campione? Ditemi cosa ne pensate e per chi è in vacanza buone ferie!
Sergedge – EH4L