Brock Lesnar vs. Samoa Joe. Lo avrete già visto, lo starete guardando o lo guarderete prima o poi. Un match che cinque anni fa sarebbe stato difficile da pensare quando Brock si prendeva cura di Triple H mentre Joe era impelagato in TNA con gli  Aces & Eights. Ed anche con la firma per la WWE, pareva impossibile che questo ragazzo potesse feudare proprio con “The Next Big Thing”.

Non so quale che sia il risultato del ppv. So che certi sogni diventano veri. So che Brock Lesnar vs Samoa Joe è stato un feud ben costruito, intelligentemente gestito, con battaglie spesso sorprendenti per come eravamo stati abituati a vedere i due. Hanno cercato di ammazzarsi di botte, di dare sentimento a ciò stavano raccontando. Una costruzione, per importanza, simile a quella tenuta con John Cena, The Undertaker e Goldberg. E che ha risentito di quelle precedenti sfide in maniera decisiva, tale che il campione fosse grande sì, ma abbastanza vulnerabile da poter cadere sotto i colpi di un avversario credibile. Oggi è un uomo, non una macchina senza scrupolo. È un uomo forte ma fragile, talvolta distratto ma certamente rabbioso. Crollare con Joe non poteva essere una utopia ed infatti non lo è stato.

Joe è grosso e rabbioso quanto Lesnar. Ha capacità, ha carisma, ha lo stile per essere un heel o un face cazzuto, che non si tira indietro ed anzi sorprende una stella e lo sottomette, lo rende nudo davanti a milioni di persone e lo colpisce laddove nessuno pensava potesse crollare. Con Cena e Goldberg ha giocato un brutto scherzo la distrazione, con Undertaker la forza sovraumana di un personaggio. Con Joe non c’era forza sovraumana né distrazione. C’era una sfida face-to-face, colpo su colpo, senza soluzione di continuità. Nessuno si era mai permesso di sfidare Lesnar andandolo a rincorrere. Di solito il campione ha azzannato le sue prede, questa volta è stato azzannato. Joe è diventato una minaccia per lui come per l’intero roster di Raw.

Nell’ultimo mese e mezzo ha battuto Rollins più volte, poi Bray Wyatt e Finn Balor, ha vinto il main event di Extreme Rules e sconfitto persino Roman Reigns. Ha battuto tutto il circolo dell’upper-main event carding ad eccezione di Braun Strowman. È arrivato alla sfida con la massima credibilità per battagliare con Lesnar alla pari. Magari avrà perso, perché si sa che la WWE vuole che sia Reigns a battere Lesnar a Summerslam, ma intanto Joe si è preso in un mese e mezzo un feud di straordinaria potenza. Quello che arriverà dopo questo ppv sarà più importante del ppv stesso perché la WWE dovrà dimostrare di continuare ad avere fiducia in lui.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.