Non sempre la strada facile è la strada migliore. Un copione di successo può essere un fallimento se si scelgono male gli interpreti. Ritratto di una federazione che si ostina nel non voler rischiare nell’articolo di inizio settimana di Serdgedge.Nel mio editoriale pre-ppv parlavo di Sheamus come un serio candidato a uscire a fine serata come campione. Penso che in pochi siano stati veramente sorpresi dalla cosa, non stupisce nemmeno il suo ingresso nell’Authority , mossa mirata a dare profondità a un personaggio che sta avendo scarso appeal nel pubblico. E’ stata una scelta tampone, ovvero mettere un campione transitorio in autunno, periodo tra i meno interessanti con i fuochi d’artificio messi da parte in attesa della Road to Wrestlemania.
Ci sono tante opzioni tra cui scegliere per giustificare la vittoria dell’irlandese: necessità di affiancare un nuovo campione heel all’Authority dopo l’infortunio di Rollins; mancanza di piani importanti per Sheamus a Wrestlemania preferendo averlo campione in un periodo comunque moscio; fargli rovinare la vittoria di Reigns per render più odiato l’europeo; voler danielbryanare (cit. Danilo) Reigns per poi farlo vincere in un palcoscenico più grande con il tifo dalla sua; scioccare il pubblico (nonostante la cosa fosse prevedibile per la fascia più smart).
Tutto giusto, la vittoria di Sheamus non si può dire fosse cosa campata per aria. Quello che però a mio giudizio emerge, nonostante tutte le possibili giustificazioni, è la mancanza di coraggio da parte della federazione. Se proprio volevo far incassare Sheamus c’erano due possibilità che avrebbero reso lo scenario attuale decisamente più interessante, e il flop di ascolti registrato si sarebbe evitato: il turn di Ambrose o Reigns. Proviamo ad analizzare i due casi.
Nel primo caso Dean frustato dalla sconfitta contro l’amico finisce per attaccarlo nel post match, con conseguente incasso di Sheamus. La frattura avrebbe dato una profondità maggiore ai due ex compagni di stable. La chiave di volta non sarebbe stata il vendersi all’Authority (che sarebbe stata incoerente con il personaggio), ma il suo temperamento instabile che dopo l’ennesimo fallimento non poteva sopportare di essere rimasto l’unico membro dello Shield a non diventare campione del mondo; il turn sarebbe stato decisamente sensato, così come era ostinato nel non voler far diventare campione Rollins, sarebbe stato una spina nel fianco per un Reigns sempre più solo nella sua lunga scalata per arrivare al WWE title. Ora invece ci ritroviamo Ambrose retrocesso nel midcarding.
Nel secondo caso poteva essere uno scenario simile a parti invertite, con Ambrose campione e Reigns che lo attacca nel post match. Per il cugino di The Rock sarebbe stata la goccia che fa traboccare il vaso questo ennesimo fallimento nell’assalto del titolo, ancora più marcato per il vedersi scavalcare dall’amico. A quel punto pure il vendersi all’Authority avrebbe un senso, per la serie “se non puoi batterli, unisciti a loro”. Reigns heel e magari campione unirebbe i fischi sia dei fan mark che di quelli smart, qualsiasi face contro il samoano avrebbe guadagnato un gran tifo.
Invece la federazione dimostra che se costretta dai fan può cambiare i propri piani, ma solo per posticiparli. Ambrose heel contro Reigns face penso sia un’idea scartata temendo che il pubblico finisca per supportare più il cattivo che il buono (e questo è sintomo che qualcosa non vada nel senso giusto nel percorso di Roman). Il turn di Reigns penso farà la fine di quello di Cena, con le dovute proporzioni. Se per Cena lo si invoca per rinfrescare un personaggio stantio (oltre all’importanza che potrebbe avere un evento simile in assoluto) qui avviene per la non accettazione di Roman come nuovo perno della federazione. In una recente intervista Rey Misterio giudicava incoerente il comportamento dei fan, che non vogliono più Cena al centro di tutto ma che quando gli viene proposto qualcosa di nuovo (Reigns) lo rifiutano comunque. Questa affermazione l’avevo sentita da qualche altro addetto ai lavori, ma caro Rey non prendiamoci in giro: quando nei piani alti si è visto qualcosa di nuovo come CM Punk e Daniel Bryan non ci sono state le critiche che colpiscono ora il samoano. Se come face di punta oggi ci fosse Ambrose la gente non lo fischierebbe come invece avviene per Roman. Non c’è nessuna incoerenza, solo si vuole far capire alla federazione che si sta puntando sul cavallo sbagliato. Lo stesso Sami Zayn sarebbe accettato, tanto per fare un altro nome, o soprattutto quando era più sulla cresta dell’onda Ziggler. Rollins una volta turnato potrà essere un grande face, ma per esserlo si è dimostrato un grande heel.
Io non ho la sfera di cristallo ma temo che salvo miracoli Reigns vs Lesnar II sarà inevitabile, ed è questo il vero motivo per cui si è scelta la strada facile, ma potremmo dire la strada noiosa, di imbastire un feud Regins vs Authority mettendo come avversario uno che per sue lacune non dovrebbe rubare tifo al samoano. Purtroppo quando il coraggio manca è difficile inventarselo, ma il risultato finale è davvero insipido, gli ascolti flop non possono stupire.
Sergedge – EH4L