Il brano di oggi è Kingdom, realizzato dai Downstait e utilizzato come tema di ingresso per Cody Rhodes in giro per il panorama mondiale del wrestling.

ChristiaNexus: Così come i Rise Against (trattati ieri), anche i Downstait sono una garanzia; a ottime basi musicali, la band di Fort Wayne ha sempre coniugato ottimi testi, conditi da un evidente talento canoro delle due voci del gruppo. Scendendo nel merito di Kingdom, questo è un brano creato appositamente per Cody Rhodes dopo l’addio di questi alla WWE; il testo (egregiamente interpretato), non a caso, esprime tutta la rabbia di Cody nell’essere stato costretto ad intraprendere una nuova carriera al di fuori della federazione che l’ha visto crescere e, al tempo stesso, l’adrenalina derivante dall’esibirsi presso queste nuove piazze molto calde. Non mancano, poi, vere e proprie stoccate ai precedenti datori di lavoro quali “adesso vi inchinate a me (chiaro riferimento al ‘bow down to the king’ di King Of Kings)” e “mi avete tolto i sogni ma non il mio nome (cosa solo parzialmente riuscita, comunque)”, senza dimenticare il doveroso omaggio al compianto padre Dusty, e alla sua frase “tempi duri forgiano uomini migliori”. La base strumentale, dal canto proprio, riesce a esprimere tutti questi sentimenti, tra la rabbia e la malinconia. Insomma, il brano è veramente ben fatto e, pur essendo legato a doppia mandata a Cody Rhodes, Kingdom non teme confronto con altre canzoni dello stesso genere provenienti da ambiti diversi.

Mauro Chosen One: Ritornano i Downstait insieme alla attuale theme song di Cody (cognome che non può essere pronunciato a causa di problemi legali) usata praticamente in ogni singola federazione in cui Cody ha lottato dopo aver lasciato la WWE. Theme rock e che esprime perfettamente la rabbia di Cody, spiegata anche dallo stesso lottatore in un paio di interviste, per come stava andando la sua carriera a Stamford. Il testo è pieno di riferimenti alla WWE a partire dall’evidente “you took my dreams but not my name”, una “piccola” frecciatina a Triple H ed infine una fantastica citazione al padre Dusty Rhodes, riprendendo il celebre promo degli “Hard Times” del buon Dusty. Ovviamente Cody non poteva chiedere una theme migliore per l’inizio della sua carriera post-WWE. I Downstait non deludono mai quando si tratta di produrre una theme per un wrestler e ci son diversi ottimi esempi al riguardo. E fortunatamente, per la nostra rubrica, i pezzi dei Downstait non sono ancora finiti.

Mauro Chosen One e ChristiaNexus

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.